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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Provincia di Caserta
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Monti. — Si possono classificare in sei gruppi: 1° monte Meta e sue ramificazioni; 2° gruppo del Matese; 3° monti Ausonìi ed Aurunci; 4° gruppo vulcanico di Roccamon-fina; 5 gruppo dei monti di Pietramelara e Cajazzo e 0° gruppo dei monti di Capua, di Caserta e di Maddaloni. Li descriveremo giovandoci deWn Geografia fìsica e politica del maggiore Foglia ni e del capitano Roggero, che gentilmente c'inviarono in dono il loro bel libro.
1. Monte Meta. Non è un gruppo di monti, sì una cresta sottile anzichenò che svolgesi dal Sangro al Volturno e sempre altissima con fianchi dirupati a picco e con molte vette che oltrepassano i 2000 metri, fra le quali il monte Meta (2241 m.), il monte Petroso (2247 ni.), la Metuccia (2167 in.), ecc. Forma tutta una regione aspra, selvosa in cui alberga l'orso. La parte meridionale addimandasi Le Ma inarem l'ai piovente orientale di questo gruppo piglia origine il Volturno e dall'occidentale nascono gli affluenti principali del Liri. vale a dire la Melfa e il Rapido. Alla provincia di Caserta non appartiene che il piovente meridionale della catena del Meta. I monti fra i due suddetti fiumi, la Melfa ed il Rapido, chiamatisi Monti di Montecassino (monte Cairo, 1669 in.) e Monti di Venaf'ro quelli fra il Rapido e il Volturno i quali hanno termine fra Migliano e Presenzino.
2. Gruppo del Matese. Parallelamente ai monti di Frosolone e di Campobasso nel piovente sud-ovest ergesi questo massiccio perfettamente isolato fra il Volturno ed il suo affluente, il Calore. Consiste di due alte catene parallele e vicine sì da racchiudere ira altipiano (900 in.) di altezza media con pendenze generali a sud-ovest con, sparse qua e là, vette e punte fra cui torreggia nel centro monte Miletto (2050 ni.). L'altipiano suddividesi in pianori e contiene un lago, il lago del Matese (all'altezza di 1007 ni. con un perimetro di chilometri 8.S). Il massiccio del Matese forma, coi monti di Frosolone e di Campobasso, appartenente alla dorsale apemùnica, un avvallamento di un'altezza media di 505 metri che va da Isernia, per Cantalupo, Bojano, Morrone, ecc., sino a Benevento, avvallamento percorso dal Biterilo e dal Tammaro. Il gruppo del Matese, con le sue ultime ramificazioni meridionali, stringe il fiume Calore contro i monti del Taburno (1393 ni.) nella stretta di Solopaca.
3. Monti Ausonii e Monti Aurunci. Pigliati nome dai due popoli antichi di cui abbiamo trattato nell'Introduzione ed occupano l'intiero spazio fra il Sacco-Liri-Gari-gliano ed il mare. 1 monti Ausonìi a nord (monte delle Fate, 1090 m.) e i monti Aurunci a sud (monte Petrella, 1533 ni.) compongonsi di tronchi di catene parallele in direzione nord-est, vale a dire transversali alla direzione dei Lepini, e rendono quindi agevoli i passaggi dalla valle del Liri al mare. Giungono al mare in due punti, a Terracina e a Gaeta.
4. Gruppo vulcanico di Roccamoiifiua, che elevasi fra Presenzano, Teano e Sessa, consiste in un gran cono con ampia cavità grateriforme entro cui adergesi un altro piccolo cono (monte Santa Croce, 1005 ni.) anch'esso con in vetta un cratere estinto. Il villaggio di Roccamontiiia giace sul fianco meridionale di questo monte, quindi tutto compreso nel grande cratere. Sui fianchi poco inclinati del grande cono ergonsi parecchi coni minori, i quali altro non sono che altrettanti vulcanellì innestati sul grande. Fra il gruppo di Roccamonfina e il mare sviluppasi una corta ed angusta catena di monti calcarei detta dì motite Massico (811 in.), rinomata nell'antichità romana pei vini Massica e Falerno che produceva.
5. Monti di Pietramelara e Cajazzo. Stendonsi lungo la sponda destra del Volturno, da Presenzano a Cajazzo, con altezza massima (monte Maggiore, 1037 in.) e sono separati dal vulcano estinto di Roccamonfina dalla depressione di Teano per cui già scorreva, come suo avvallamento naturale, il Volturno da Presenzano al mare.
6. Monti di Capua, Caserta e Maddaloni. Ergonsi in faccia ai precedenti coi quali formano la lunga stretta dì Cajazzo, attraversata dal Volturno ed al cui sbocco