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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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l'arie -Quarta — Italia Meridionale
Succursale della Banca d'Italia, Banca di Benevento e Cassa di risparmio, Banca Cooperativa operaia, Banca Saimitica, Società di assicurazioni.
L'industria è rappresentata in Benevento da fabbriche di candele di cera, di torrone, di carta a macchina, di laterizi, di letti, di marini, di olio, di paste alimentari. Tipografie, librerie, giornali, ecc.
11 bilancio preventivo del Comune di Benevento, pel 1895, dava i seguenti risultati:
Attivo
Entrate ordinarie.......L. 472,346
» straordinarie.....» 0,500
Partite di giro e contabilità speciali » 140,005
Totale L. (il 11,411
Passivo
Spese obbligatorie ordinarie . . . L. 209,617
» » straordinarie. . » 32,872
» facoltative.......» 37,160
Movimento di capitali.....» 132,010
Differenza passiva dei residui . . » 7,181
Partite di giro e contabilità speciali » 140,505
Totale L. 619,411
CENNI STORICI
1 Benevento sotto ì Romani. — Beneventani, Beneventamts, una delle principali antiche città del Sannio e, in un periodo posteriore, una delle città più importanti dell'Italia Meridionale. V'ha qualche discrepanza intorno al popolo a cui apparteneva; Plinio l'assegna recisamente agli Irpini; ma Livio par la consideri come appartenente al Sannio proprio distinto dagli Irpini e Tolomeo è del suo parere.
Tutti gli scrittori concordano nel rappresentarla quale una città antichissima; Solino e Stefano Bizantino ne attribuiscono la fondazione a Diomede, leggenda che sembra adottata dagli abitanti, i quali, al tempo di Procopio, mostravano le pretese zanne del cinghiale Caledonio in prova della loro discendenza.
Festo al contrario (s. v. Ausoniam) riferisce che Benevento fu fondata da Ausonio, figliuolo di Ulisse e di Circe, tradizione indicante ch'essa era un'antica città Ausonia prima della sua conquista pei Sanniti. Ma essa comparisce primamente nell'istoria quale una città sannita (Livio, ìx, 27), e doveva esser già una città forte, sì che i Romani non ardirono assalirla durante le loro due prime guerre contro i Sanniti. Pare però ch'essa cadesse nelle loro mani nella terza guerra, quantunque ne sia ignota l'occasione. Era al fermo in potere dei Romani nel 274 av. C., quando Pirro fu sconfitto in una grande battaglia combattuta nelle sue vicinanze immediate dal console M. Curio.
Sei anni dopo (2GS av. C.) i Romani cercarono assicurarsene il possesso deducendovi una colonia con diritti latini (Liv., JSpit., xv; Veli* Pat., 1, 14). Fu in quel tempo che assunse primamente il nome di Beneventani lasciando l'antico di Maleventum, considerato dai Romani (li cattivo augurio e cambiato con uh altro di buon augurio. È probabile che il nome osco o sannita fosse Maloeis o Alalieis, da cui derivò la forma Maleventum, come Agrigento da Acragas, SeHnuntum da S'elinus, ecc. (Millingen, Numism. de VItalie, p. 223).
Come colonia romana Benevento pare fiorisse rapidamente, e nella seconda Guerra Punica fu reiteratamente occupata dai generali romani come luogo importante a cagione della sua vicinanza alla Campania e della sua importanza come fortezza.
Nelle sue adiacenze immediate furono combattute due delle battaglie più decisivo di quella guerra: la prima nel 214 av. C., in cui il generale cartaginese Annone fu Sconfitto da T.Gracco; la seconda nel 210 av. C., quando il campo d'Annone, in cui aveva accumulato una grande quantità di grano e di altre provvigioni, fu assalito e preso dal console romano Q. Fulvio (Livio, xxu, 13; xxiv, 34, ecc.; Appiano, Atinib., 3G, 37). E quantunque il suo territorio fosse devastato più di una volta dai Cartaginesi, Benevento era sempre una delle diciotto colonie latine che, nel 209 av. C., furono