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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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di-scepola, prese un'ascia e mise in pezzi il dragone e gli altri idoletti. Coi frammenti del primo fece fare l'in calice per la sua chiesa. Non pago dì ciò, il santo vescovo tagliò il famoso Noce di Benevento, a cui recavansi le streghe a cavallo ai caproni con torcie accese e cantando: sotto acqua e sotto vicnto
Alla Noce di Benevento.
L'albero sorgeva nella Piana della Cappella e dai suoi rami pendeva una pelle di animale. In capo a molti anni vi fu edificata una chiesetta detta &'anta Maria del l'sto di cui rintracciansi ancora i residui.
PALAZZI
J1 palazzo Arcivescovile con leoni all'ingrèsse! in piazza del Duomo, distrutto dal terremoto del 5 giugno 1G8S, fu fatto riedificare da Vincenzo Maria Orsini che divenne pei papa col nome di Benedetto XIII. È un edilizio spazioso, ma senza uno stile 1 en dichiarato, con un buon numero di sale e camere a cui si ascende dalla corte per una scala scoperta in pietra. Dalle pareti del salone di ricevimento pendono stemmi gentilizi e ritratti d'arcivescovi beneventani, con piante topografiche della città e della diocesi. Vedesi in ima cappella il ritratto dell' Orsini, con un dipinto che rappresenta la Caduta del palazzo pel terremoto, nella quale andò travolto fra le macerie l'arcivescovo stesso, ii quale fu però tratto fuori e salvato miracolosamente. Nella corte del palazzo è da vedere, fra le altre antichità, un bassorilievo della Caccia
Nell'atrio del palazzo Comunale, fra le iscrizioni e i frammenti che vi si veggono murati, è una testa marmorea, la quale si afferma essere la vera effigie di Federico IL
Il palazzo abitato anticamente dai Monsignori Delegati è oggi, com'è detto più sopra, la residenza del prefetto della provincia.
BIBLIOTECA CAPITOLARE
È proprietà del Capitolo arcivescovile, ma contiene pochi libri in una sala modesta. Di molto valore per contro sono i documenti e ì manoscritti dei tempi longobardi, preziosi per l'istoria medievica che si conservano nella stessa. Da questi documenti il cardinale Stefano Borgia trasse ili parte i materiali per la sua Storia di Benevento, pubblicata in Roma nel 1763. Contemporaneamente al Borgia alcuni archeologi pubblicarono, nel 1751-, in Roma, il Thesaurus Antiquitatum Beneventanarum, in 2 volumi. La prima parte tratta dei tempi romani, la seconda dei longobardi e medievici.
Era anche in Benevento un Gabinetto numismatico, ricco principalmente di monete longobarde, appartenente al marchese Pedicini; ma, nel 1857, fu derubato e non ve il ha più altra traccia che il catalogo pubblicato dal signor Colle De Vita.
ISTITUTI, INDUSTRIE, ecc.
Benevento vanta quattro istituti di beneficenza, coll'annua rendita Complessiva? di lire 38.249 e sono: l'Orfanotrofio di San Filippo, fondato nel 1823 per le povere fanciulle, con un reddito di lire 10,625; l'Orfanotrofio dell'Annunziata, anch'esso per le ragazze povere, con una rendita di lire 12,749; l'Ospedale di San Gaetano, per le donne, e il Monte di pietà, fondato sin dal 1G94, con un'entrata di lire 1(),G25. Vi ha inoltre un Ospedale per gli uomini, detto di San Giovanni di Dio, posto nell'interno della città alla strada Porta Rettore; una Casa di salute diretta dai « Fate bene fratelli » sorta da pochi ama lungo il viale della stazione ferroviaria e messa in pieno assetto moderno; un Ospizio di mendicità nell'antico convento di San Pasquale, con una sezione ad uso di Manicomio provinciale.
Liceo-Ginnasio, Scuola tecnica, Convitto nazionale, Scuola normale femminile provinciale pareggiata, Scuole comunali maschili e femminili.