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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
rienevento
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Fig. 21, — Benevento: Facciata del Duomo.
ingresso si ammira un rilievo, probabilmente del 680, sur un fondo in musaico rappresentante Cristo come Sapienza (Sofia) in trono; a sinistra Santa Maria e a destra San Maurizio die gli presenta e raccomanda il duca¦ Arichi in ginocchio.
Internamente la chiesa è una rotonda con sei antiche colonne corinzie sorreggenti in mezzo la vòlta della cupola; altre due colonne all'ingresso ed altre ancora in giro che sostengono la rotonda stessa. L'intiero edilizio ha un aspetto semplice e sobrio e solo le colonne centrali rammentano l'antica chiesa cristiana di Santa Maria Maggiore presso Nocera, la quale è però più ricca e grandiosa.
Santa Sofia formava il centro di grandi edilizi monastici, che furono demoliti in parte, cotalchè il vecchio campanile, addossato in prima ad uno di essi, è ora isolato e alcunché discosto dalla chiesa. Dei chiostri non ne rimane propriamente che uno originale con portici somiglianti a quelli di Monreale in Sicilia, con archi poggianti su colonnine, le quali vanno ornate di capitelli disuguali e caratteristici, vale a dire di tavolette di pietra alte e bislunghe con arabeschi di animali e lotte d'uomini armati di archi e di lande. Codesti portici furono tramezzati e ridotti a sale o scuola per gli Ignorantelii. Il monastero di Santa Sofìa fu per lungo tempo l'Istituto scientifico principale di Benevento. Nel secolo IX gli studi teologici, scolastici e grammaticali eranvi così in fiore che i cosidetti filosofi di Benevento andavano rinomati in tutta l'Italia.
Santa Maria delle Grazie. — Questa piccola ma ricca chiesa in addietro aveva nome San Lorenzo e vuoisi risalga al secolo VII. Par fosse abbandonata fra i secoliXII e XIV e fosse concessa, nel secolo XV, da papa Martino V ai Benedettini, dei quali è annesso alla chiesa un monastero. Una leggenda parla di una statua miracolosa in legno della Vergine trasportata da Costantinopoli dalla leggiadra donzella Artelaìde,