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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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l'arie -Quarta — Italia Meridionale
e cornicione gotici, fabbricata con pietre calcaree di color giallo, aia liscie e cos'i ben commesse che la muratura sembra antica. In fondo alla torre schiudcvasi anticamente una porti per cui fissava la strada; questa porta fu poi murata e in seguito riaperta, per far servire da Museo Provinciale l'androne costituito da una vòlta a tutto sesto, così salda insieme ed elegante che la si toglie per opera romana. Una scala a chiocciola in pietra inette al piano soprastante.
Davanti al castello ergasi una colonna coperta di arabeschi curiosi con suvvi un Siltico leone in pietra: simbolo della vigilanza, della maestà e fortezza degli antichi Sanniti, dice un'iscrizione, la quale soggiunge che la colonna, rinvenuta fra le macerie del castello, fu rizzata dal Senato e dal popolo, nel 1040, in onore di Urbano Vili.
Il leone sembra un lavoro dei primordi! del medioevo e senza dubbio, osserva il Gregorovius, deve essere stato imo degli ornamenti del vecchio castello dei principi longobardi. Tutto infatti induce a credere che a quel tempo già sorgesse qui un castello e gli avanzi di mura sotto la piattaforma, come 1 pezzi di marmo adoperati nella costruzione, indicano chiaramente che l'odierno castello sorge sulle rovine di editizi esistenti anteriormente. In esso, dopo che fu ultimato, posero la loro dimora, come dicemmo, i Delegati pontifìcii rappresentanti il potere politico in Pene vento e vi rimasero per oltre 500 anni
Dal terrazzo intorno al castello si hanno stupende vedute delle valli del Sabato e del Calore e verso Moutesarchio.
ASPETTO DELLA CITTÀ, PIAZZE e MONUMENTI
Invece che nella campagna parecchi contadini abitano con le loro bestie ir. città e ciò contribuisce certamente a renderne le vie alquanto insudiciate; del resto Pene-vento è però in complesso migliore della sua fama e ad ogni modo la nettezza va crescendo ogni dì più. Il suddetto Corso, che dal ponte sul Calore sale verso il castello, è fiancheggiato ad intervalli da edilizi discreti e 11011 mancano 1 palazzi degli ultimi tempi del Rinascimento appartenenti a ricche famiglie patrizie, fra le altre i Pacca, dalla quale, discendeva il ben noto cardinal l'acca, clic accompagnò in carcere Pio VI e lasciò 1111 libro ih Memorie. I palazzi più notevoli sono: quello già del marchese I'edicini, oggi del senatore Polvere; l'altro già dei baroni dell'Aquila, oggi Bosco Lucarelli, dove ha pure sede la Panca di Peueveuto; quello dei conti Isernia, oggi Collenea; quello già del marchese Terragnoli, ora della Panca d'Italia e sede della Tesoreria Provinciale. Le case erano generalmente ad 1111 solo piano, forse per resistere meglio alle scosse dei frequenti terremoti, 11110 dei quali, nel IfiSS, atterrò quasi per intiero la città; ma oggi se ne ha a due e tre piani, meglio e più solidamente costruite, adoperandosi largamente il tufo tratto dalle cave di Dugenta, di Altavilla, di San Lancio e sostituendolo ai ciottoli, che prima erano quasi esclusivamente adoperati. I conventi naturalmente furono soppressi e 111 quello dei Gesuiti, di vaste proporzioni, fu trasferito il Liceo (!ialinone.
Oltre la suddetta piazza davanti al castello scliiudesi, lungo il corso Garibaldi, la piazza Principe Umberto, 0 piazza del Teatro, dal bel teatro Vittorio Emanuele e con la chiesa di Santa Solia. In mezzo alla piazza a destra sorge 1111 antico obelisco su quattro leoni romanici.
Da 1111 lato della Cattedrale stendesi la piazza Orsini con una fontana sormontata da ima statua di papa Benedetto XI11 (fig. tipe il palazzo Arcivescovile.
Sulla piazzetta di San Lorenzo, poco lungi dal nuovo Tempio della Madonna delle Grazie, sorge, sui un basamento, la statua granitica di un Toro di Api, anch'essa reliquia dell'antico culto d'Iside.
Grandi lavori edilizi furono iniziati negli ultimi tempi, per cui la città ne migliorò grandemente, in ispecie nel suddetto corso Garibaldi, ove Redolisi alcuni belli ed