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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Sant'Angelo de' Lombardi
   G9
   Mandamento di TEORA (comprende 3 Comuni, popol. 839G abitanti). — Territorio alpestre, bagnato dall'Ofànto e dal Sole clic nasce, come abbiamo visto, a Caposele, dalle roceie calcaree del monte Cervialto. Vino, olio, frutta; boschi, pascoli e molto bestiame.
   Teora (4088 ab.). — Sorge a GGO metri d'altezza e a 17 chilometri da Sant'Angelo dei Lombardi e v'ha di notevole un palazzo con un'antica torre rotonda, a cui furono aggiunti ai dì nostri varii moderni edilizi. Aria saluberrima e copiosa acqua potabile.
   Cenni storici. — Fu un feudo dei Mirelli col titolo di principato e, nel 1094, fu atterrato quasi per intiero da un terremoto.
   Coli, elett. S. Angelo dei Lombardi — Dioc. Conza — I'2 e T. locali, Str. ferr. a Conza.
   Coriza della Campania (1318 ab.). — Siede a 608 metri d'altezza, sulla destra dell'Ofanto e poco lungi dalie sue origini, a 8 chilometri da Teora, in luogo elevato. È sede vescovile con cattedrale cospicua, ornata di sculture e di vetusti mausolei. Cereali, viti, ulivi, alberi da frutta e pascoli,
   Cenni storici. — È l'antica Compact, città ragguardevole degli Irpini, non lungi dai confini della Lucania, di che Tolomeo la dice una città lucana. Livio, al contrario, la dice espressamente irpina e ciò è confermato da Plinio, mentre il Liber Coloniarum la comprende erroneamente fra le città dell'Apulia (Livio, xxn, 1; Plinio, ih, 11, 16; Tol., in, 1, § 70; Uh. Col., p. 261).
   Dalla sua situazione, su di un eminenza immediatamente sopra la valle dell'Ofanto, pare fosse un baluardo, di che Annibale, a cui schiuse le sue porte dopo la grande vittoria di Canne (21G av. C.), vi depose bagagli e bottino, mentre egli stesso si avanzò nella Campania. Fu però riconquistata dai Romani sotto Fabio Massimo in capo a due anni, nel 214 av. C. (Livio, xxm, 1 ; xxiv, 20). Secondo Vellejo l'atercolo (il, 68) fu in un assalto a Compsa che fu ucciso Milone rivale di Clodio; ma ciò sembra al fermo un errore, dacché ciò avvenne, al dire di Cesare, a Cosa ni Lucania (Ces., B. C., ni, 22).
   Altra menzione di Compsa 11011 occorre nell'istoria; ma noi apprendiamo da Cicerone (Fot., v, 61, G3) ch'essa godeva ai dì suoi dei diritti municipali e ch'essi continuassero sotto l'Impero Romano è attestato dalle iscrizioni, in una delle quali si legge: Res Fubliea Cossana, cotaldiè la confusione tra le due forme Cossa e Compsa pare fosse di data antichissima.
   La sua forte situazione la rese di grande importanza nel medioevo e fin dal secolo X divenne sede vescovile. Sotto i Normanni appartenne al conte Gionata e ad altri e in seguito ai Del Balzo e ai Mirelli. Fu rovinata dal terremoto nel 980 e nel 1G94.
   I soli antichi avanzi in Conza sono alcune iscrizioni e sarcofaghi dì data romana (Orelli, fuso-., 3108, 3854). Livio ricorda incidentalmente un tempio in agro Compiano dedicato a Giove Vicilinus, epiteto sconosciuto (xxiv, 44). Secondo 1111 antiquario locale alcuni avanzi di codesto tempio erano sempre visibili in un luogo detto Voghino ili vicinanza di Conza (Romanelli, voi. 11, p. 3G0).
   Uomini illustri. — Bidone di Conza, ricordato da Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata, fu mio dei capitani più valorosi della prima Crociata.
   Coli, elett. Sant'Angelo dei Lombardi — Dioc. Gonza — P2 a Galabritto, T. ad Andretta,
   Str. ferr. locale.
   SaniAndrea di Conza (2390 ab.). — Sorge a 640 metri d'altezza e a 11 chilometri da Teora, in amena situazione e 111 territorio ubertoso, producente principalmente cereali, foglia di gelso, frutta ed uve squisite.
   Cenni storici. — Appartenne in feudo alla famiglia Mirelli.
   Coli, elett. S. Ang. dei Lomb. — Dioc. Conza — P3 locale, T. a Calili 1, Str. ferr. a Conza.