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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie -Quarta — Italia Meridionale
   Mandamento di ANDRETTA (comprende 3 Comuni, popol. 9130 ab.). — Il territorio tutto in montagna è fertilissimo, producente vino, cereali e copioso di selvaggina.
   Andretta (4483 ab.). — Siede ad 839 metri d'altezza, sopra un colle alto ed ameno ai ridente situazione e in aria salubre, a 27 chilometri a ovest da Sant'Angelo dei Lombardi. Il numero dei suoi abitanti variò assai nel corso dei secoli e, nel 183G, sali sino a 5000. Notevole una torre imponente per altezza ed antichità, che servi di campanile. Nel territorio sonvi una sorgente d'acqua ferruginosa, pietra da gesso di qualità mediocre e depositi di torba.
   Cenni storici. — Ignota è l'origine di Andretta, ma sembra fosse edificata negli ultimi tempi del dominio longobardo. Nei documenti più antichi si legge che Andretta era nn feudo della famiglia Folleville, dipendente dai Balbano di Gonza. I Folloville tennero il feudo sino al 1209, nel qual anno Carlo 1 lo diede a Giovanni Gagliardo in un con Sant'Angelo dei Lombardi, di cui Andretta era un casale. L'ebbero quindi una lunga serie di altri feudatari, ultimi i Beno,
   Coli, elett. Lacedonia — Dioc. Conza — P2 c T. locali, Str. ferr. a Gonza.
   Cairano (1621 ab.). — Ad 813 metri d'altezza, sopra una delle vette formanti sponda sinistra alla valle dell'Ofanto, a 0 chilometri da Andretta. Aria saluberrima, temperata durante l'estate, ma rigida naturalmente nel verno. Il fertile territorio produce cereali, vino di squisita qualità, canapa, legumi ed olio; nei declivi dei monti solivi pascoli ubertosi e folti boschi popolati di selvaggina.
   Cenni storici. — Fu antico castello della città di Conza, distrutto nei tempi di mezzo, ed all'epoca del feudalismo appartenne ai Cimadoro.
   Culi, elett. Lacedonia — Dioc. Conza — P2 e T. ad Andretta, Str. ferr. locale.
   Morra Irpino (3026 ab.). — Sorge ad 830 metri d'altezza, a 8 chilometri da Andretta e in territorio ferace, particolarmente di granaglie e \ ino. L'ebbero in feudo i Caracciolo.
   Uomini illustri. — Morra Irpino va superba di aver dato i natali ad un illustre contemporaneo, Francesco De Sanctis, patriota, letterato insigne e uomo di Stato. Nato il 28 marzo del 1817 studiò a Napoli sotto il celebre biologo purista Basilio Buoti ed insegnò: poi alla sua volta letteratura italiana nel Collegio militare della Nunzi a teli a. Aprì quindi ni Napoli una scuola privata ili letteratura, molto frequentata dalla gioventù; ma, nel 1818, fu travolto nel turbine della politica. Arrestato a Cosenza languì tre anni in Castel dclPQvo, confortato dagli studi letterari, compiendo parecchie traduzioni e scrivendo un Saggio critico su Schiller. Esiliato poi da Napoli sbarcò, nel 1852, a Malta, donde passò a Torino, ove dettò splendide lezioni sulla Divina Commedia. Nel 1856 accettò una cattedra nel Politecnico di Zurigo, ove rimase sino al 1860, pubblicando i Saggi critici su Vittor Hugo, La umiline ed altri scrittori francesi. Pubblicò inoltre la Storia della letteratura italiana in 2 volumi; un lavoro pregevolissimo sul Petrarca; uno studio sul romanziere francese Emilio Zola, e un gran numero di articoli sparsi nelle riviste e nei giornali. Fu il più acuto, il più filosofico e il più purgato dei critici italiani contemporanei.
   Non men luminosa fu la sua carriera politica. Fu segretario generale dell'istruzione pubblica col ministro Carlo Poerio, compilando vaili progetti che fruttarongli tre anni di carcere sotto la reazione borbonica. Nel 1860 fu inviato da Garibaldi al governo della sua provincia, Avellino, e subito dopo ministro dell'istruzione pubblica a Napoli e successivamente nel nuovo Regno d'Italia nel 1801, nel 1878 e nel 1881, finché inori il 29 dicembre 1883 a Napoli. Di lui scrissero Pasquale Villari e Femori (1887).
   Coli, elett. e Dioc. S. Angelo ile* Lombardi — P2 locale. T. a S. Angelo, Str. ferr. locale.
   Mandamento di AQUILONIA (comprendo 3 Comuni, popol. 12,025 ab.). — Territorio in collina con buon clima e produttivo di cereali, olio, vino, legumi e pascoli