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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parto Qunrla — Italia Meridionale
   porzioni ragguardevoli (Mie antiche mura, del pari che rovine e fondamenta di terme, acquidotti, tempii, un anfiteatro ed altri edilizi furono tratti in luce, quantunque una gran parte sia poi perita; e 1 area intiera abbonda di monete, gemme, bronzi e di altre minori reliquie dell'antichità.
   Le iscrizioni rinvenute, in un con la situazione lungo la via Appia e la distanza da Benevento, chiaramente dimostrano essere quelle le rovine di 7uelamtm, di cui attestano in ]iari tempo lo splendore e l'importanza sotto l'Impero Romano. Esso continuò a fiorire sino al VII secolo; ma fu distrutto, nel GfÉÉ di Or., dall'imperatore Costante II nelle sue guerre coi Longobardi. Dalle sue rovine si alzò un'altra città, ch'ebbe il nome di Quintodecimin» dalla sua situazione a questa distanza da Benevento e che continuò ad esistere sino al secolo XI, in cui cadde in piena rovina e i pochi abitanti superstiti trasferironsi al castello di Mirabella, eretto dai Normanni sopra un colle vicino.
   Mirabella Eclano pati gravi danni pel terremoto del 1G88 e danni maggiori in quelli del 1G94 e 1732. Ebbe feudatari ì Visconti, ì Maccarelli, i Leonessa e i Gravina.
   Uomini illustri. — Vi nacque a Mirabella il valente archeologo Raimondo Guarirli, accademico ercolanese, autore delle Ricerche dell'antica città di Echino e di parecchie altre opere, morto nel 183.
   Coli, elett. Mirabella Eclano — Dioc. Avellino — P2 e T. locali, Str. ferr. ad Avellino.
   Foutanarosa (2930 ab.). — All'altezza di 490 metri, in luogo alpestre ma di aria salubre e con belle vedute a sud e a nord, a 9 chilometri da Mirabella Eclano per la rotabile, in territorio abbondante di vigne, ulivi, alberi da frutta, cereali, legumi e lino.
   Cenni storici. — Credono alcuni die il nome le venga dalla famiglia Fontanarosa che ne fu feudataria, ma è la famiglia che derivò appunto il nome dal paese, il quale risale al tempo dei Normanni. Nel 987 fu distrutta da un orribile terremoto, in cui rimasero morti quasi tutti gli abitanti.
   Come di ceni ino, Fontanarosa mena vanto a buon diritto di aver dato il nome ad una delle più illustri famiglie del tempo dei Normanni e degli Svevi, famiglia che coprì le più alte cariche del regno a tale che, al dire del Winckehnann, Giovanni ili Fontanarosa in prima e quindi Roberto di Fontanarosa furono grandi (-onestabili (la più alta carica del regno) sotto Federico II. Ultimo feudatario fu Giovanni Fontanarosa, nel 1340, ed a lui succedettero i Gesualdo, i Lndovisio e i Tocco.
   Uomini illustri. — \i nacque il popolarissimo cosidetto Padre Eontanarosa, ossia Michele Avvisato, sommo teologo, filosofo e sacro oratore. Vi ebbero inoltre i natali: Tommaso de Rosa e G. Cliioccarello, profondi filosofi.
   Coli, elett. Mirabella Eclano — Dioc. Avellino — P2 e Str. ferr. locali, T. a Mirabella Eclano.
   Taurasi (2454 ab.). — Giace a 380 metri d'altezza, sulla destra del fiume Calore e a G chilometri da Mirabella Eclano, con tre chiese e un ex-convento dei frati Domenicani. Il territorio, in monte e in piano, produce granaglie, frutta, olio, \ino, ortaglie; non mancano i boschi e i pascoli con bestiame numeroso.
   Cenni storici. — Taurasi o Taurasia fu un'antica città sannitica nel paese degli Irpini, situata sulla sponda destra del fiume Calore, a circa 25 chilometri sopì*» la sua congiunzione col Tamaro. Il nome della città è noto soltanto dall'iscrizione sulla tomba di L. Scipione Barbato, la quale la ricorda fra le città del Sannio prese da lui durante la terza Guerra Sannitica (Orelli, htscr., 550). Fu presa probabilmente d'assalto ed ebbe molto a sotfrirne, posciachè non ne occorre più menzione nell'istoria; ma il suo territorio (ager qui Taurasniortnn fuerat) e che fu confiscato, non Ira dubbio, nell'istesso tempo, è mentovato molto tempo dopo come parte dellV/er mddicus popnli Romani, in cui furono stabiliti, per ordine del Senato, gli Apuani Liguri che erano stati rimossi dalle loro sedi (Liv., xl, 38). Codesti Liguri pare- fossero insediati