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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   64 l'arie -Quarta — Italia Meridionale
   Itinerari sotto questo nome, circostanza che cagionò molta confusione nella topografia di questa parte d'Italia. Non vi può essere dubbio che l'antico Trivieum occupava prossimamente, se non precisamente, il luogo dell'odierno Tre vico; la strada antica pare passasse lungo la valle appiè del colle su cui era situato. Là era la villa a cui allude Orazio ed alcuni avanzi di costruzioni romane, del pari che del lastricato dell'antica strada, sempre visibili al tempo di Petrilli, segnano più accuratamente il luogo (Petrilli» Via Appia, ìv, 10, p. 507; Romanelli, voi. 11, p. 350). Trevicum probabilmente 11011 fu mai città municipale, (lacchè il suo nome 11011 è ricordato da alcuno degli antichi geografi. Ei pare che fino alla metà del medioevo Trevico si appellasse semplicemente Vico, posciachò nelle carte di quel tempo il suo vescovo è detto vicano. Ripigliò il nome primitivo quando divenne uii feudo di Consalvo di Cordova; lo cambio una seconda volta con quello di Vico Baronia per poi riprendere per la seconda volta l'antico. I Loffredo furono i suoi ultimi feudatari.
   Coli, elett. e Dioc. Laeedunia — Pa e T. locali, Str. ferr. ad Ariano di Puglia.
   Vallata (3771 ab.). — Sorge ad 840 metri d'altezza, sopra un colle sotto Trevico, da cui non è lontana clic 3 chilometri e G da Castel Paroma, in aria salubre, con ameno ed ampio orizzonte sì che a levante lo sguardo spazia sulla Puglia e porzione del mare Adriatico. Possiede parecchie chiese, belle case e una pubblica fontana di ottima acqua potabile, che mette poi in moto alcuni molini adiacenti. Cereali, frutta, poco vino, ma molto bestiame e molte ortaglie.
   Coli, elett. Lacedoma — Dioc. S. Angelo de' Lonib. — I'2 e T. locali, Str. ferr. ad Ariano di Puglia.
   Mandamento di GROTTAMINARDA (comprende 3 Comuni, popol. 10,677 ab.). — Territorio in collina, ferace di cereali, vino, erbaggi e copioso di ottimi pascoli.
   Grottaminarda (5071 ab.). — Siede a 393 metri d'altezza, a 12 chilometri da Ariano di Puglia, capoluogo di circondario, sulla strada da Napoli a Foggia. Scuole pei due sessi; Monte frumentario, fondato nel 1775 e commercio dei prodotti del suolo in mercati settimanali e in annua fiera nel luglio. Da Grottaminarda, a cui si arriva passando il fiume Utìta, si va per una strada campestre di circa 11 chilometri, che puossi percorrere a cavallo, al classico e celebre Lago d'Ansanto.
   Cenni storici. — Era anticamente un feudo della famiglia Coscia e il tremendo terremoto del 1694 lo atterrò quasi intieramente.
   Coli, elett. Mirabella Eclano —. Dioc. Avellino — P2 e T. locali, Str. ferr. ad Ariano di Puglia,
   Bonito (3812 ab.). — Sorge a 515 metri d'altezza, sul dorso di un colle ameno e in aria saluberrima, ali chilometri da Grottaminarda per la strada rotabile, e vanta un ricco Musco ed un Gabinetto di storia saturale con annessa Biblioteca della famiglia Cassitto. Nel territorio ubertoso si fanno copiose raccolte di granaglie, vino, olio e frutta e 11011 mancano 1 pascoli.
   Cenni storici. — Nel secolo N fu un castello dei Normanni, fra la contea d'Ariano e il ducato di Benevento, e fu quindi ili possesso di Giordano conte di Ariano, di Ruggiero di Mottafalcone, di Michele da Cantone, dei D'Acquaviva. di Gerolamo l'isa-nelli e di Giulio Cesare Bonito. Nel 1125 e 1456 fu devastato dal terremoto, nel 1536 dalla peste e nel 1648 dalle fazioni popolari durante l'insurrezione di Masaniello a Napoli; come ciò non bastasse il terremoto lo sconquassò di bel nuovo nel 1688.
   Uomini illustri. — Ve ne nacquero parecchi, fra cui i seguenti: Gerolamo Tisa-nelli, vescovo dì Volturara; Giuseppe Flumeri, latinista; Mario Gemma, generale dell'imperatore d'Alleinagna nel secolo XVI; G. A. Cassitto, filosofo, economista, giurista e poeta del principio del secolo nostro; L. V. Cassitto, domenicano, teologo, filosofo, oratore, professore all'Università di Napoli, autore di varie opere, morto nel 1822; 1111 terzo F. P. Cassitto, avvocato, patriota e martire politico nel 1821, e finalmente Gregorio