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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti <ì Comuni del Circondario di Ariano di Puglia 59
stesso secolo XVI; Marcello Passeri e Filippo Maria Pirelli, cardinali; Elziaro Po Sobramo, conte di Ariano; Giansaverio De Leone e Orso, vescovi; Fabrizio Barberio, medico di Clemente Vili; Gaetano Forte, reggente del Supremo Consiglio di Vienna (1G01-17L4); Flavio Pirelli, presidente della IL Camera della Summaria, ministro nella Repubblica Partenopea; Felice Mazza, colonnello di Filippo®! morto nel 1707 all'entrata degli Austriaci nel Pegno; Giuseppe Mazza, regio governatore, morto a l'arietta nel 1700; Tommaso Mazza, vescovo di Castellammare di Stabia, cavaliere di Malta, prefetto dei IL Studi, presidente del Tribunale misto, ministro ed elemosiniere della Suprema Giunta degli Abusi, regio cappellano maggiore: ricevè il giuramento di ligio omaggio prestato dai baroni del Regno al nuovo re Ferdinando IV (minorenne sotto la reggenza), godette il privilegio di poter far indossare alla sua servitù la livrea di Corte: inori in Napoli nel 1787; Nicolò Intontì, ministro dell'interno, destituito e carcerato da Ferdinando II perchè sospetto liberale; Rodolfo marchese d'Afflitto senatore del Regno, morto prefetto di Napoli nella villa di Capodimonte; i fratelli Tommaso Vitale, erudito autore della Storia patria, e Francescantonio, insigne scrittore di opere legali, liturgiche, diplomatiche, storiche ed erudite; Francesco Anzani, legista valente; Giovanni Angelo Anzani, vescovo eruditissimo di Campagna del secolo XVIII; Nicolò Ciccarelli, teologo e valente poeta latino del nostro secolo; Vito Porcaro, condannato all'ergastolo sotto il governo di Ferdinando II, per aver amato la libertà e finalmente Pietro Paolo Parzanese, nato nel 1809, morto a Napoli nel 1852, il poeta più soave non ha dubbio ed uno dei più popolari dei tempi nostri, sì che non v'ha giovanetto che non ne abbia imparato a memoria qualche canto.
Dei viventi uomini illustri di Ariano inerita particolare menzione Riagio De Bene-dictis, nato nel 1832, maggior generale, attuale direttore dell'Istituto geografico militare in Firenze, che segnalossi agli assedi di Capua e di Messina e fece anche le campagne del 18GG e del 1870. — Recentemente il P. FI a in mi a pubblicò una nuova storia di Ariano.
Coli, elett. e Dioc. Ariano di Puglia — P2, T. c Str. ferr.
Villanova del Battista (2022 ab.). — All'altezza di 742 metri e a 14 chilometri di Ariano, in vetta ad un colle. Il territorio, parte in collina e parte in pianura, produce cereali, frutta d'ogni sorta e vini abbondanti; fieno rinomato di sulla e lupinella; ottimo bestiame da macello e capretti, squisiti salami affumicati. Gesso, arenaria, sabbia e argilla. Nella cosidetta Macchia di Faratro sgorga un'acqua solforoso-ferrugi-nosa, che si adopera per bevanda e per bagni. Per rendere facile l'uso di quest'acqua scavansi dei fossi nei quali gli ammalati pigliano i bagni. Pel diritto contrastato di pascolo gli abitanti di Villanova ebbero con quelli di Flumeri una grave e lunga lite.
Cenni storici. — Villanova del Battista chiamavasi anticamente Polcarino e la sua origine sniarriscesi nella notte dei tempi. V'ha chi lo vuole sorto sulle rovine di una antica città irpina; ma l'odierna Villanova è di origine recente, perchè, distrutto Poi-carino dai terremoti e dalla peste, Pietro del Balzo, che l'aveva in feudo, chiamò, per rialzarlo, una colonia di Scliiavoni dalla Dalmazia.
Era appena risorto dalle sue rovine allorché, nel 1G94, un orrendo terremoto vi cagionò danni immensi, ina a grado a grado si rialzò ripopolandosi ed ampliandosi. Sotto gli Svevi era stato un feudo dei Mascanibruno e passò poi successivamente ai Del Balzo, ai Consalvo di Cordova, ai Calla, ai Gonzaga, ecc., e per ultimo, nel 1641, a Giovanni Ossorio, i cui discendenti l'ebbero sempre in feudo col titolo di marchesi.
Coli, elett. e Dioc, Ariano di Puglia — P2 locale, T. e Str. fere, ad Ariano di Puglia.
Zungoli (22G5 ab.). — Trovasi a G80 metri «li altezza dal livello del mare. Di antica origine ed egualmente distante dai due mari, giace presso la valle della Fiumarella di Calabrone, a 14 chilometri da Ariano e non molto lungi dalla via traiana, percorsa da Orazio (Sai., v, 1. 1). Sorge in vetta e sulle falde di una piccola collina e con istrado