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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   54 l'irti Quarta — Italia Meridionale
   Cenni glorici. — Gli storici, fra cui il Di Meo, concordano nell'assegnare a Volturala Irpina, in un con Montella, Serino, Bagnoli, ecc., un'origine comune in Sabazia, antica città degli Irpini sui monti soprastanti, abbattuta verso il 200 av. C. dai Romani
   dopo la seconda Guerra Punica. Distrutta, fu ordinata dal Senato la dispersione degli abitanti, e questi costruirono varii abitini disseminati per l'ampio territorio, t quali, a grado a grado ampliati, presero forma e nome di paesi separati e distinti.
   Le prime notizie di Volturerà rinvengonsi in un documento dei-ranno 797. Fu un feudo successivo dei Balbano, conti di Conza; dei D'Aquino, dei De Calmili (uno dei quali, per aver preso parte all'assassinio di Andrea, marito della regina Giovanna I, fu giustiziato nel 1345), dei Della Marra, baroni di Serino, ora estinti (i quali tennero il feudo di Voltnrara per quasi 200 anni); dei Garlon, conti di Alife; dei Cavaniglia; dei Ca-rafa. principi di Stigliano; degli Strainbone che furono principi di Volturara, ecc. Ultimo feudatario fu Francesco Berio, morto nel 1819. Tutti questi signori, sempre assenti, non recarono vantaggi a Volturara, trattone gli Stram-bone, clie vi innalzarono un bel palazzo, e i Carafa, che vi fecero costruire la chiesetta di San Michele su di una vicina altura (873 m.). Ai dì nostri non pochi abitanti di Volturara presero parte attiva ai moti liberali del 1820 e più (l'uno fu condannato, come Carbonaro, alla prigione ed alla morte.
   Uomini illustri. — Molti ne vanta Volturara e primo fra tutti Alessandro De Meo, nato il 3 novembre 172G, autore degli Annali critico-diplomatici del Regno, in 12 grossi volumi, molto apprezzati e ricercati: lasciò due nipoti, scrittori anch'essi. Nel 1G18 vi nacque Antonio Mas uccio da Decio, barone di Volturara, autore di molti e vani scritti; Antonio Tonnetti fu medico insigne degli Incurabili a Napoli, e professore, e Pasquale Savino, un celebre oratore sacro. Nò vuoisi dimenticare un Giuseppe Permetti, illustratore benemerito della provincia di Avellino.
   Coli, elett. Atrijialda — Dioc. Nusco — F* e T. locali, Str. ferr. a Serino ed a Salza Irpina,
   Salza Irpina (1725 ab.). — A 520 metri d'altezza, alle falde del monte Faggiano (1012 ni.) e presso un piccolo influente del Sabato, a 7 chilometri da Volturata Irpina, con parrocchiale moderna; alcune belle ville, fra cui la Capozzi; due fontane e grandioso orologio pubblico; Biblioteca, Monte frmnentario;. Cassa di risparmio, Istituto di beneficenza. I prodotti principali consistono in vino prelibato, frutta e castagne.
   Cenni storici. — Salza è di origine antica e segui le sorti di Avellino, del cui contado fece parte, finché, dopo essere passata sotto il dominio di varii signori feudali,
   Fig, 14. — Volturara Irpina: La Bocca del Dragone (da fotografia Pennetti).