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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
52 l'irti Quarta — Italia Meridionale
Cenni storici. — Montoro sorgeva in addietro sopra un colle altissimo, ma fu poi per varie circostanze abbandonato e riedificato dov'è ora. Nel X secolo ebbe conti proprii. Fu poi dei Sanseverino, dei Sigimilfo, dei Della Ratta e dei Zurlo.
Coli, elett. Avellino — Dioc. Salerno — P3, T. e Str. ferr.
Montoro Inferiore (5735 ab.). — Giace a 95 metri d'altezza, alle falde del monte Salto (958 ni.) e a 3 chilometri da Montoro Superiore; è rinomato pei suoi setifici, ì cui prodotti sono ricercati sui mercati napoletani. Ebbe signori proprii.
iUomini illusivi. — Vi nacque, nel 1814, il conte Michele Pironti, patriota ed uno dei giovani iniziatori dei moti liberali contro il governo borbonico. Magistrato nel 1818, fu carcerato col Settembrini e il Poerio e, dopo compiuta l'unità d'Italia, fu deputato, ministro di grazia e giustizia nel 1869, senatore, caro a Vittorio Emanuele e morì povero a Torre del Greco il 14 ottobre 1885.
Colf elett. Avelliuo — Dioc. Salerno — 1>S e T. a Montoro Sup., Str. ferr. locale.
Mandamento di BERING (comprende 3 Comuni, popol. 9529 ab.). — Territorio montuoso, cinto dalle montagne più alte della provincia, in cui scaturisce e scorre il fiume Sabato. Boschi e buon legname, pascoli con bestiame numeroso, cereali, legumi, vino eccellente, robbia, canapa, castagne e noci.
Serìno (6181 ab.). — Siede a 415 metri d'altezza, alle falde orientali del monte Pergola (818 m.) e in vicinanza alla sponda sinistra del fiume Sabato, a circa 13 chilometri da Avellino. Edilizi notevoli e fra quelli sacri al culto contavasi una abbazia. Ospedale; e industria del ferro. Olio, vino, foglia di gelso, frutta, canapa e molto bestiame, da cui ritraggonsi ottimi latticini.
Cenni storici. — Gli avanzi ragguardevoli di mura antiche e di due grandi porte marmoree, con altri ruderi sparsi presso le sorgenti del Sabato, attestano che ivi sorgeva l'antica Sabati a, ricordata da Cluverio (Ita!., p. 1199), città degli Irpini, distrutta dai Romani per la sua defezione ad Annibale nella seconda Guerra Punica. Gli abitanti superstiti costruirono probabilmente tutti o parte dei numerosi villaggi disseminati che formano il Comune di Scrino. In lino di essi incomincia l'Acquiliotto Claudio, di costruzione romana, lungo circa 80 chilometri, il quale, superando il colle di Posilhpo, portava l'acqua a Cuma e a Miseno, lasciando il soverchio in un amplissimo serbatoio, detto Fischia mirabile. Oggi mediante grandioso acquidotto queste acque alimentano la città di Napoli,
La signoria della contea di Sermo fu concessa dai re Angioini ai Della Marra e, nel 1469, passò a Ludovico della T'olfa. Una donna di questa prosapia la portò in dote a Marino Caracciolo, prìncipe di Santo Buono. Un Caracciolo dei principi di Avellino fu l'ultimo feudatario di Serino.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Salerno — P2, T. e Str. ferr.
San Michele di Serino (159S ab.). — Nella valle del Sabato, a 360 metri d'altezza e a 4 chilometri da Serino, con chiesa parrocchiale di apparenza discreta e parecchie belle case. Cereali abbondanti, olio, vino, ogni sorta di frutta, pascoli estesi.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Salerno — P1 ad Avellino, T. e Str. ferr. locali.
Santa Lucia di Scrino (1450 ab.). — Sulla destra del Sabato, con territorio parte in piano e parte in collina, a 410 metri d'altezza, in vicinanza di un monte che lo ripara dai venti e a 3 chilometri da Serino. Parrocchiale ed alcune belle case. Cereali, olio, vino, frutta d'ogni sorta e numeroso bestiame bovino.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Salerno — P2 locale, T. e Str. ferr. a Serino.
Mandamento di SOLOFRA (comprende 2 Cornimi, popol. 6920 ab.). — Territorio parte in montagna e parte in collina. Suolo feracissimo, ben coltivato ed aria saluberrima.