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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti e Domani ilei Circondario di Avellino
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menzione la chiesa-collegiata e il castello feudale della famiglia Tocco, in cui dimorò (lue volte Carlo III di Borbone. 11 vino clic si raccoglie nei vigneti numerosi è dei più pregiati della provincia avellinese.
Cenni storici. — È di origine assai antica e dicesi costruito dai Romani. Fu feudo dei Della Leonessa, indi dei Tocco, che nel 15G7 furono fatti principi. Questi successivamente aggiunsero al cognome gli altri di Cautelino Stuard.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Benevento — P3, T. e Str. ferr.
Montefalcione (3586 ab.). — A 5G0 metri d'altitudine e a 8 chilometri da Montemi-letto, in monte e in situazione amena, con territorio ben coltivato ed abbondante particolarmente di cereali, ulivi, viti, alberi da frutta e pascoli. Fiera di tre giorni nel settembre con grande concorso dai paesi adiacenti. Giovanni Poderico fece edificare in Montefalcione una chiesa maestosa sacra alla Madonna di Montevergine, con annesso un convento di monaci Virginiani. La chiesa fu restaurata in varii tempi ed ha alcuni dipinti pregevoli, fra i quali uno attribuito a Raffaello. Vi si ammira un superbo sepolcro marmoreo del 1593 contenente le ceneri di Lucrezia Montefalcione, madre di Antonio Poderico, marchese di Montefalcione. Il suddetto convento ebbe i suoi abati e vi si ammirano belle sale, fra cui quella del refettorio.
Cenni storici. — Guerreggiando contro i Longobardi, che signoreggiavano ancora in Benevento, i Normanni edificarono a poco a poco castelli, fra cui Montefalcione, che fu per ben cinque secoli un feudo dei Montefalcione, i quali non si sa se abbiano dato o preso il nome dal paese. L'ebbero poi, fra gli altri, i Poderico, i Tocco ed ultimo Francesco Tocco-Cantelmo-Stuard.
Uomini illustri. — Assai ne conta: fra gli altri, Prospero Tirone, autore di opere teologiche; Bartolomeo Chioccarelli, storico ed autore di opere legali; Francesco Bertrano, vescovo, ecc.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Benevento — Ps e T. locali, Str. ferr. a Montefalcione.
Pratola Serra (3078 ab.). — A 290 metri d'altitudine, in situazione umidiccia e poco salubre, vicino al fiume Sabato e a 7 chilometri da Montemiletto. Territorio discretamente fertile.
Cenni storici. — Durante i tempi feudali formò parte della signoria della suddetta famiglia Tocco, principi di Montemiletto, e prima che fosse proclamato il Regno d'Italia addimandavasi semplicemente Pratola.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Avellino — P2e T. locali, Str. ferr. ad Avellino.
Torre le Nocelle (1911 ab.). — All'altitudine di 415 metri e a 2 chilometri da Montemiletto, in colle e in aria salubre con bella piazza, da cui godesi di una prospettiva che va sino alla Majella. Il fertile territorio produce principalmente cereali, vino, olio, frutta e legumi.
Cenni storici. — E di origine antica, come attcstano i ruderi e le lapidi greche che vi si scoprono e la via Appia le passava poco lontano. Non sono molti anni, presso il vicino fiume Calore, fu scoperta una conduttura d'acqua in mattoni, alta e larga un metro circa, lavoro romano di qualche città lungo il Calore verso Benevento.
Coli, elett. Mirabella Eclano — Dioc. Benevento — F2 e T. a Montemiletto, Str. ferr. a Pratola.
Mandamento di M0NT0R0 (comprende 2 Comuni, pòpol. 10,508 ab.). — Territorio in pianura e montagna, ferace di ogni sorta di cereali, di vini e di pascoli.
Montoro Superiore (4773 ab.). — Giace a 214 metri d'altitudine, in colle, a 18 chilometri da Avellino, è rinomato per le sue manifatture di tela ed è il centro di un grande mercato. In vicinanza sorge l'alta montagna di San Michele (1563 m.), donde lo sguardo trascorre sull'amena sottostante pianura seminata di borghi, sui fiumi che la solcano e sulle catene montane che la rinserrano, giungendo dall'altra parte al mare.