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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'irti Quarta — Italia Meridionale
   quale si fanno duo fiere annuali. Cereali, vino e frutta squisite. Fu assai popolato in addietro; ma al dire dello storiografo Molitorio, per la natura del suolo che richiede molto lavoro, molti degli abitanti trasferironsi altrove.
   Circotid. Sant'Angelo de'Lombardi — Coli, elett. Mirabella Eclano — Dioc. Nusco P2 e T. locali, Str. ferr. ad Avellino.
   Lapio (2109 ab.). - Sorge in colle e in aria buona, a 485 metri d'altezza e a 8 chilometri da Chiosano, a cui è congiunto da un'amena strada rotabile. A mi chilometro a est scorre il fiume Calore. Oltre il mercato settimanale, si fa ogni anno, il 13 giugno, una fiera frequentatissima detta di Snnt'AhIoiiìo. Il territorio produce vini squisiti, castagne, cereali, patate, olio, frutta; buoni prati artificiali e bestiame. Molini, fabbriche di spiriti, di armi e commercio di legname di castagno.
   Cenni storici. — Fu mi feudo «lei Filangieri principi di Vrianello, dei (piali esiste tuttora mi antico palazzo baronale, ornato di dipinti di autori rinomati e vi si veggono i ruderi di nu antico castello. Nel 1056 fu devastato dalla peste.
   Uomini illustri. — Nacquero iti La pio : Stefano Forte, matematico e filosofo di gran vaglia, e lo scienziato Tommaso Troise, autore di varie opere.
   Colf elett. Atripalda - Dioc. Benevento — P3 T. e Str. ferr.
   Manocalzati (1929 ab.). — A 455 metri d'altezza, in amena situazione, a 6 chilometri da Cbiusano di San Domenico e altrettanti da Avellino, con territorio prodncente cereali, vino e pascoli
   Coli, elett. Atripalda — Dioc. Avellino — P2 locale, T. ad Atripalda, Str. ferr. ad Avellino.
   Montemarano (2852 ab.). — Territorio di Una discreta fertilità in cereali e buoni vini con pascoli e bestiame. Siede all'altezza di 835 metri dal livello del mare, presso la cima di un monticello alto 858 metri e contiene parecchi edilizi sacri e civili.
   Cenni storici. — Dicesi fondato dai Sanniti e Gregorio VII ne fece mia sede vescovile, che fu poi soppressa ed aggregata a quella di Nusco. Il re Ruggiero la mise, nel 1138, a ferro e a fuoco.
   Circond. Sant'Angelo de'Lombardi — Coli, elett. Mirabella Eclano — Dioc. Nusco P2 e T. locali, Str. ferr. ad Avellino.
   Parolise (940 ali.). — A 564 metri di altezza e a 3 chilometri da Cbiusano San Domenico, in situazione alpestre e ridente, con territorio ferace di cereali, olio e vino. La chiesa parrocchiale è di architettura assai bella e gli abitanti, d'ingegno svegliato, (làmio opera a piccole industrie.
   Cenni storici. — La memoria più antica di questo paesello si ha da una Bolla di papa Celestino III del 1197. Incerta è la sua origine e vuoisi edificato dagli Avellinesi nei confini del gastaldato come una delle tante fortezze che. lo munivano. Fu un feudo successivo dei Filangieri, della famiglia San Barbato, degli Albertino, dei Posellis, degli Strainbone, principi di Volturala, e per ultimo dei Berio.
   Uomini illustri. — Vi nacque, nel 1749, Domenico Sarno, dotto giureconsulto, consigliere di Stato e professore all'Università di Napoli.
   Coli, elett. Atripalda — Dioc. Avellino — P2, T. e Str. ferr.
   San Potito Ultra (1281 ab.). — Sorge a 517 metri d'altezza, in situazione salubre e in territorio assai fertile, parte ili colle e parte in piano, coltivato a granaglie, viti, olivi e alberi da frutta; non mancano i pascoli con allevamento di bestiame. Vi si va in vettura da Avellino che dista 7 chilometri.
   Cenni storici. — Fu già in fendo di molte famiglie, ultima la famiglia Cala dei marchesi di Vili a uova.
   Coli, elett. Atripalda — Dioc. Avellino — P2 locale, T. a Parolise, Str. ferr. a Salba Irpina.