Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena', Gustavo Strafforello

   

Pagina (202/249)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (202/249)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   198
   l'urie Terza — Italia Centi ale
   sanguinose fazioni, finche nel 1330 cercò la quiete nell'intima dipendenza dei Fiorentini : questi, al tempo di Lorenzo il Magnifico, ne accrebbero le fortificazioni. Nell'autunno del 1479 Colle oppose resistenza alle ti lippe riunite del papa, del re di Napoli e della Repubblica di Siena. Gli abitanti respinsero ben quattro assalti, salvando con ciò Firenze, la quale accordò loro in guiderdone, il 1° ottobre, la cittadinanza fiorentina; ma. non ricevendo soccorsi, la città soggiacque da ultimo, il 14 novembre, alle genti del dina di Calabria che la tenne per quattordici mesi sino alla pace fra la Repubblica fiorentina e il re di Napoli. In quell'occasione Colle rimase rovinata ni gran parte e travagliata negli anni susseguenti da carestia per la devastazione delle campagne. 11 titolo di città le fn accordato dal granduca Ferdinando 1, papa Clemente \ 111 nel 1592 vi aggiunse l'onore della sede episcopale: il primo vescovo, un Usimbardi da Colle, segretario del granduca, ingrandì la cattedrale e fondò il palazzo Vescovile.
   Uomini illustri. — Colle di Val d'Flsa va superba meritamente di aver dato i natali al sommo architetto Arnolfo di Cambio ,l2.'i2-131(i), figlio ili Cambio da Colle e non di Lapo Tedesco, che costruì palazzo Vecchio. Santa Croce, ov'è il suo ritratto dipinto da Giotto, e sopratuttu Santa .Maria del Fiore con la stupenda sua cupola in Firenze. Non che una città, basterebbero queste opere a far insuperbire una nazione.
   Vi nacquero inoltre: Bartolomeo Scala, storiografo valente e segretario della Repubblica fiorentina (secolo XV): e nel secolo successivo l'altro valente .segretario e consigliere dì Clemente A II. del duca Alessandro e di Cosimo 1, vogliamo dire Francesco Campana. 1 n anche la culla del pittore Connino Centi ini (secolo XV), autore di mi Trattato della Pittura, detto anche il Ldn-o dell'Arte (1437. ristampato dai .successori Le .Mounier), e d'i Lorenzo I appi, professore di Ielle lettere.
   l/nmanìsta \onio Palearin cui fu eretto un monumento, quegli che venne bruciato a Roma come eretico nel 1570, vi tenue una scuola celebrata.
   Coli, elei! Colle di Val d'Elsa - Dioc. Colle di Val d'Elsa — P2, T. e Slr. ferr.
   Casole d Elsa (4295 ab.). — Sorge a 4IS inetri di altezza, sull'altopiano dei poggi che separano la valle superiore dell f isa da vai di Cecina, a 15 chilometri circa da Colle, di Val d'Elsa. Mura con due porte ed un'ampia strada principale fra esse, in cui sorgono il palazzo del Connine già Pretorio, mi pubblico oratorio già dei Serviti e un altro oratorio già dei Pellegrini.
   In una piazzetta nel centro, e dirimpetto al palazzo \rrmghien del Pori ma, la cui famiglia fu un tempo signora di Casale, ergesi 1 insigne collegiata dell'Assunta, l'iodi licata ad una sola navata con dodici altari, un bel quadro all'aitar maggiore del pittore Messandro Carolano nativo del luogo e la $Ctsitasiotir, del Pacelli arotti, ad un altro altare. Due monumenti laterali, mio dei quali scolpito nel 1227 da Guido senese e l'altro con bei bassorilievi di Tommaso Andrea da C-asole, vescovo di Pistoja, morto nel 1303.
   Presso porta Volterrana è l'antico fortilizio in pietre quadrate ili travertino e, a breve distanza dal paese, trovasi l'oratorio di San Nicolò con buoni freschi del Rnsti-cliino e del C'asolano. Pio legato Lucchetti istituito nel 100)1 per doti a fanciulle povere.
   Cenni storici. — 1 Fiorentini conquistarono nel 1259 l'antico castello, ma lo perde-rono dopo la sconfitta di Monteaperti. Le nini a castellane furono rovinate principalmente noli ultima guerra contro Siena (1554) e la rocca situata nella parte superiore del poggio fu ordinata nel 1*187 dalla Repubblica senese al celebre architetto Francesco di Giorgio sebbene ridotta poi a uso di pretorio. La demolizione però dei sobborghi di Casole avvenne, sin dal 1553 per consiglio del maresciallo francese Piero Strozzi col proposito di far fronte dalla rocca di ('asole all'esercito franco-ispano sotto il coniando del marchese di Marignano a cui i (asolimi furono poi costretti a schiuder le porte e scemici e a patti che non furono poi mantenuti dal vincitore.
   Coli, elett. Colle di Val d'Elsa — Dioc. Colle di Val d'Elsa — P3 e T.