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l'arte Terza. — Italia Centrale
demonio dalle mura del convento, è risuscitato dal Santo. — 6. Il demonio siede sopra una pietra che copre un idolo e che alcuni monaci tentano indarno sollevar con le leve. San Benedetto esorcizza il demonio. — 7. San Benedetto predica al popolo di Monte-cassino assistito da due monaci uno dei quali tiene in mano una clessidra. Altri monaci atterrano il tempio di Apollo che occupava anticamente il sito di Montecassino. — S. Un giovane ucciso mentre i demonii stanno atterrando le mura di Montecassino è risuscitato da San Benedetto.
Dei freschi del Sodoma troppo lungo sarebbe trattare a parte. Ne basti il dire che, secondo il Vasari, ei si lagnò, mentre lì andava dipingendo, della lentezza del pagamento, ma, ricevuta una anticipazione, esegui con maggior diligenza le ultime tre scene: San Benedetto fanciullo che abbandona il padre e la madre; Mauro e Placido due giovani patrizi! (santificati in seguito anch'essi) presentati in tutela a San Benedetto e l'incendio di Montecassino pei Longobardi, Oltre la Leggenda di San Benedetto il Sodoma dipinse ancora altre storie a Monte Oliveto.
Tutti i suddetti freschi hanno assai sofferto per gli anni e l'incuria, ma non furono guasti dai restauri.
Rapolano (4202 ab.). — In vai d'Ombrone, sopra una collina marnosa sparsa di banchi estesissimi di travertino, a 334 metri di altezza e a 10 chilometri circa da Asciano. La ferrovia che da Siena va a Chiusi vi ha la sua stazione. Mura antiche ed antica parrocchiale di San Vittore a tre navate a piò della collina e fuori dell'abitato esistente già sin dal secolo Vili. Nella odierna parrocchiale entro il paese fu, nel secolo scorso, trasferita l'antica, congiungeiido, il 3 aprile 1770, al titolare San Vittore il nome dell'Assunta già Badia Olivetana. Fu restaurata nel 1S30. Piccolo teatro; ulivi e vigne.
Rapolano va rinomato principalmente per l'abbondanza di acque minerali, alcune delle quali presso il paese ed altre presso il castello di Armaiuolo.
1. liugni calili di La palano. A circa 2 chilometri dal paese, riputatissimi da secoli. Alcune sorgenti di questi Bagni incontra usi nel luogo detto la Montagna ma la polla principale è nel bagno medesimo. Le tre sorgenti analizzate danno in 24 ore 141,ói>0 litri d'acqua della temperatura di gradi 10. Le acque solfuree dei Bagni di Kapolano usate per immersione erano in fama sin dal 1300 per vincere le sordide malattie cutanee, le piaghe inveterate e parecchi antichi scrittori le raccomandarono per guarire la rogna. Riescono anche vantaggiose nelle affezioni reumatiche ed artritiche croniche, nell'ischiade, nei rigonfiamenti delle articolazioni, nei tumori bianchi, nelle paralisi non inveterate, ecc. Quasi tutte le affezioni cutanee trattate coll'acqua sulfurea di questi Bagni, dove non siano soverchiamente inveterate, guariscono perfettamente dopo una cura regolare e le inveterate son grandemente attenuate. Per albergare gli ammalati eravi presso i Bagni una locanda capace di ventiquattro persone, tua il proprietario fece costruire in seguito imo stabilimento con belle camere, sala di riunione, caffè, biliardo. Accolgonsi anche infermi nelle case adiacenti e in Rapolano.
2. Bagni di San Giacomo a 1'elucane. Presso il torrente, detto il Borro di Pelo-cane, sgorga con due sorgenti un'acqua solforosa, limpida, di una temperatura costante di gradi 30 analizzata nel 1S5S dal prof. E. Buonamici. Quest'acqua è utilissima nella cura delle varie specie d'erpeti e altre malattie cutanee, nelle artriti, nelle ischiadi, ecc.
3. Acqua acid ala fredda di San Giacomo a Pclacane. Fu scoperta dal suddetto prof. Buonamici in vicinanza della precedente. Ha una temperatura di gradi 20; riesce leggiermente purgativa ed è raccomandata contro le dispepsie, i calcoli biliari, la renella. Presso la sorgente è uno stabilimento balneario della famiglia Atticciati, assai frequentato.
4. Acqua di Santa Maria delle Neri. Due sono queste sorgenti minerali: Acqua solfurea che dà 120,330 litri in 24 ore ed ha la temperatura di gradi 30; ed Acqua