Siena
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4 chilometri trovasi Bel caro (ora Camaiori), anticamente fortezza mentovata già sin dal 1199, comesi vede in mia carta-pecora che si conserva nell'Archivio della Metropolitana. Lo storico Sigismondo Tizio narra che nel 12G3 questo castello apparteneva ai Marescot.fi, e nel 1374 ai Salinibeni. Nei secoli XIII e XIV, per ordine della Repubblica, fu fatto diroccare, perchè molto erano da temersi questi nobili e ricchissimi banchieri, scaltri adescatoli delle plebi ed amici segreti delle monarchie straniere. Nel 1482 fu pure diroccato, allorché divenne proprie® dei Bellanti. Fu comperato, nel 1525, dal ricco banchiere Crescenzio Turamini senese, il quale fece edificare palazzo, loggia e cappella su bel disegno di Baldassarre reruzzi, ora negli Uffizi.
Nel soffitto della, sala d'ingresso Baldassarre Peruzzi dipinse nel 1535 il Giudizio di Paride e nella cappella, sopra l'altare, la Madonna col Puito e un libro in cui sta leggendo circondata da Santi; in alto figure più piccole e nella volta i quattro Evangelisti. Assai più belle nell'attiguo corridoio le pitture decorative: uccelli, insetti, fiori, frutta in leggiadro alternare; men bello nel mezzo il dipinto (V Europa, ecc., tutte le pitture furono mal restaurate nel 1870.
Nel 1554 vi tenne il suo quartier generale il marchese di Malignano, Gian Giacomo dei Medici, condottiero degli Imperiali e dei Cosinieschi. I Camaiori. proprietari della villa, le fecero dar la sua forma odierna da Serafino Belli. Superba veduta di Siena.
CENNI STORICI
Soavoe, Sena. Siena, città dell'antica Etruria, fu detta dai latini anche Sena Julia per distinguerla dalla città omonima Sena Galliae o Sinigaglia, sull'Adriatico. È situata presso al cuor dell'Etruria, a circa 45 chilometri a est da Volterra e circa 64 a sud da Firenze. Dalla necropoli e da altri avanzi è dimostrata la sua origine etnisca, sebbene 11011 trovisi negli storici antichi allusione alla sua esistenza prima dello stabilimento della colonia romana. Anche la data di questa non è nota accuratamente; ma dall'epiteto di Julia è probabile che fosse fondata o da Cesare stesso o dal Triumvirato in onore di lui. È singolare che il suo nome non trovasi nel Liber Coloniarum; ma il suo grado coloniale è attestato da Plinio, che la chiama Colonia Senensis, del pari che da Tacito (Plin., m, 5, s. 8; Tacito, Tlist, iv, 45).
È mentovata in seguito da Strabene e da Tolomeo, del pari che nella Tabula Peu-tingeriana, che la pone sulla linea stradale da Firenze a Chiusi. Ma par non occupasse mai un posto importante nei tempi antichi. Non mancano però 111 Siena avanzi di scoltura greco-romana, fra i quali citansi per primi il gruppo delle Tre Grazie, imitato dal Canova (vedi pag. 134), un candelabro, 1111 capitello in marmo ed un'arca di marmo con figure mitologiche ad alto rilievo, lavoro rlei tempi degli Antonini, dissotterrata presso l'Opera del Duomo, nel cui vestibolo fu collocata a guisa di architrave. La Lupa l'ornava che allatta i gemelli, arme della città di Siena, e la sigla S. P. Q. S. attestano la sua origine dì colonia romana.
Al tempo dei Longobardi era Siena ima città ragguardevole perchè era governata da due Gastaldi od amministratori diversi, uno dei quali per la politica e la giustizia e l'altro per l'amministrazione dei beni e delle entrate dovute alia Corona, Il documento più antico relativo a Siena sotto 1 Longobardi 11011 è anteriore al 078 quando la città era governata politi carri enti dal gastaldo Willerat, quel desso che restaurò la chiesa di Sant'Ansano a Dofana.
Sotto 1 Carolingi Siena ebbe i suoi Conti 0 governatori, il primo dei quali fu, secondo le antiche memorie, un Adelrico 11 eli'833. Sul principio del secolo XII l'autorità di codesti conti era cessata affatto e i vescovi, sia per concessione imperiale, sia per volontà del popolo, incominciarono a governare. Ma dentro la città il potere del vescovo