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l'arte Terza. — Italia Centrale
dei quali della fabbrica di Gobelins rappresentano le allegorie della Tetra, delfina e del Fuoco (sec. XVII). Gli altri quattro, di fabbrica italiana, hanno pure soggetti allegorici (secolo XYI), Questi arazzi provengono dai palazzi già Medicei.
Sulla porta d'ingresso: Giudizio di Salomone, tela ad olio di Luca Giordano (secolo X\ II). Intorno a questa tela sono i busti in marmo ili illustri personaggi italiani e di benemeriti senesi. Sono dello scultore prof. Tito Sarrocclii quelli del conte di Cavour, del barone Bettino Iti casali, di Giovanni Ihiprc, della Maria liulini-Bourche, di Giovanni Caselli, di Giuseppe Lazzaretti e del cornili. Luciano Banchi. Il ritrailo di Giuseppe Pianigiani è opera di buca licelieroni, e quello del P. Tommaso Pendola delle. Scuole l'ie e di Giovanni Magi.
Sala dei Pilastri . Questa sala non ha alcun pregio di decorazione artistica o di tradizioni storielle. Si elice dei Pilastri perchè la sua vecchia travatura é rinforzala da quadro pilastri di muramento. Solo clic sulle pareli di quella sala si vede riunita una completa collezione di ritmili dei pontefici e cardinali nati in Siena o da famiglia senese Vi è pure un armadio a spuntili di elegante disegno e ornalo con lame, opera del cadere del secolo \ \
S.vuv ni iwss.vcuio in.v oim.lk iu Bvli.v e nix CoNCisioiio. — Li decorazione delle pareli di questa sala, tordi ina a stelle, fu rinnovala imitando l'aulica, cui era sialo dalo il bianco. Sulla porla della sala di Italia è uu affresco qui trasportalo clic rappreseli la Saul \uibrogio, Sant'Agnese, mi altro Santo e imi tienilo inginocchialo, opera del secolo \ 1 % Nella parete di contro ditersi affreschi dei secoli XIV I XV. Nelle altre pareli si ammirano i quadri seguenti : I'.l/i/iunziazione e sopra uu Stailo iu mezza li-gura, tavola tifila maniera di Ambrogio Lorenzetli ; Madonna con Gesù lìumbi un e ijiiallro Angeli, di Matteo di Giovanni (bis 1); San Bernardino che predica sulla jnibllica piazza e una indemoniala liberala toccando il Santo stesso morto; tavola iu Ire seoiiiparliiueuli con i Sunti Stefano, Maria Maddalena ed in Ionio abate-, nelle cuspidi Ire pezze ligure del scroio \l\
Nel corridoio clic dà accesso alla sala Vittorio Emanuele, ovvi da un lato una graziosa immagine della Vergine con il Bambino, affresco del secolo \V1 sullo siile della scuola umbra, e forse opera di Malico Ballinoci di (atta della Pieve.
Sala \ u i onio Lm \mti.i. o Moni mintali — Questa sala, la cui vòlta dà indizio di essere stala costruita probabilmente nel secolo XVI, sino a pochi anni or sono restò divisi in divei>e stanze, ilcstltfiji alla sua forma ed ampiezza, fu dal Comune destinala ad essere decorala da moderni artisti senesi con affreschi allusivi alle gesta del re Vittorio Emanuele II a niouuuienio di sua gloria, e ad attestare la gratitudine di Siena verso
il Padre della patria. Fu inaugurata questa sala solennemente il 16 agosto 1891. L'insieme artistico di questa sala magnifica, dalle grandiose lìnestre trifore, ogivali, a piccoli diselli di distailo di Venezia, è un complesso abbagliante, clic veduto cosi a colpo d'occhio, produce un bellissimo elleno, gaio, stupendo, e, maravigliati da tanlo splendore, ci sembra di assistere a un vero trionfo dell'arte moderna. Magnifica e splendida é la decorazione della vòlta, a stucchi ed oro, condotta a lunette con magistrale fattura, sul più puro siile del Cinquecento. Questa medesima vòlta, di per se stessa bella, e sfarzosamente abbellita anche negli ornali delle voltieine e degli spazi triangolari, o peducci, con una varietà brillante di sagome a filetti d'oro, di stelle, di fasce e di fregi elegantissimi; e ludo questo è stalo eseguilo con molla accuratezza dal bravo ornatista senese Giorgio Bandini.
Nella prima parete sopra le due porle d'ingresso, Amos ('.assioli dipinse la Battaglia di San Martino; dello slesso autore ò l'altra Battaglia dì Palcstro, che si vede nella parete a destra di chi pi tra nella sala. In questa slessa parete Pietro Aldi dipinse il Convegno d, Vittorio Emanuele col maresciallo inistriaco lìadelzlig per la sottoscrizione dell'armistizio, fu -malo ventiquattro ore dopo la disfalla di Novara. Lo slesso Aldi fresco sulla parole a sinistra I7zi-contro del re Vittorio Emanuele con Garibaldi al ponte di Teano presso Capua. Le due pilline murali, die seguono e clic superano senza confronto tulle le altre, sono del celebro freschista Cesare Maceari, gloria vivente dell'arte italiana, lustro odecoro della cillà di Siena e della scuola senese. Una di queste pilline rappresenta il Trasporlo della salma o meglio i Funerali del re Vittorio Emanuele al Pantheon; l'altra l'appreseli la il Ite 1 il Iorio E man \iele in allo di ricevere nella sala ilei trono del palazzo Pilli a /• irciize, per le munì ili Michele Cuclatii, duca di Scrmo-nctu, il documento contenente il Plebiscito dì lìoma. Peccalo, che uu lavoro di tallio valore artistico, il migliore dilla sala, si trovi mal collocalo, fuori di posto, in mezzo allo spaccalo di due finestre. Le Ire belle figure di donna, che si vedono quasi ni isrorcio, nel tondo, al centro della vòlta, furono dipinte dal celebre prof. Alessandro Franchi, il pittore più ispirato clic vanii la scuola senese. La maestosa figura di mezzo, dall'aria regale, simboleggia Yllalia (%. 50); le figure ai lati rappresentano la Libertà e VUipen-denui, bellissimo il Genio alalo del Trionfo. Nelle voltieine clic incorniciano le pareli quad ri I un glie della sala, effigiali in lauti medaglioni, vediamo tredici illustri personaggi, die dall'età di mozzo fino ai nostri giorni, vagheggiarono il subbine ideale dell'Unità italiana. Le figure allegoriche, di donna, pen nel loggia te a buon fresco, in fondo d'oro, nei dieci spazi triangolari o peducci,