152 l'urie Terza — Italia Centi ale
Nell'altare a sinistra, la Madonna coi Bambino in collo, assisa in Irono fra i Ss. Luca e Momttaldo, di Girolamo de] Pacchia o Pacchia-rotto, dipinto insigne inciso da Filippo Tomma-sini e da Marco Zi guani. « 11 colorito non fu mai meglio trattato in Siena cosi per la forza della luce e la pienezza del tono come per la tecnica perfetta clic si approssima alla veneziana j>.
Nel muro, a destra della crociera. San Cristoforo su fondo d'oro, tavola clic sembra un frammento di li litico, attribuita a .Martino di Mariano del secolo XIV. Nell'altare a destra,, Cristo in Croce, lavoro in cuoio del secolo Xl\ Dello stesso secolo e pure la figura modellata in terracotta, rappresentante il famoso penitente di Chiusoli no, San Cahjano. La scultura, sull'altare maggiore, del Transito del Be ilo Bernardo Tolomei, morto nel Dì 18, fu trasportala in (presta chiesa nel 1821 dal convento dei Minori Olivetani, fuori la porla Tufi, soppresso al tempo di Napoleoni I nel 1810. La bella tavola aulica del secolo XIII, colorita da Salvauelb, rappresentante San Giorgio in allo dì uccidere un dragone, la (piale, anni indietro, trova va si in sagrestia, oggi non si trova pio uè qui uè hi chiesa : è lui quadro scomparso, forse venduto ali estero; ma e dove e collie e quando e da chi, s'ignora.
Ss. (Onirico e Inulina — Già tempio sacro a Oiiiriun, indi parrocchia nel I 107 e canonica nel 1270. Nel l.vjs fu fatta rifabbricare d'ordine toscano ed arricchir ili dipinti pregevoli d i Ottavio Preziani parroco e nel D>8 I fn consacrata.
Nel piccolo pronao della furiala vi sono la yiudtHMii, il Ballista ( i due Snuli titolari, ilei Saliuibcni. Il lledenlorc inrurouato di spine,
laterale alla porta, e la sua Caduta nella salita al Calvario, al destro altare, son di Pietro Sorri; nell'ornato Stefano Volpi dipinse nel 1000 i due Bollori della Chiesa. Il Gesù morto in grembo alla Madre è un superbo dipinto di grande espressione del valente Casolani (1580), inciso da Andrea Mantovano e da Marcantonio Crocchi, pi Kore senese.
Il Sahnibciii dipinse nel 1003, nel coro, il Sogno di San Pietro, Santa Chiara, il Mariti lo dei Santi titolari, la Cadala di San Paolo (Salilo), Sonia Caterina ed Angioletti di si vaghe forme che al dir di uno scrittore, « sembrano piovuti dal cieli phitlosloche usciti da pennello umano ».
Il Ce sii nell'Orlo e del C,'isolani e di Pietro Sorri li Caduta di Lucifero nella cupolctta, incisa da Francesco Haveiiel per 1 htruria Pittorica. ]4'hiconbv di Gesù con Maria, a sinistra dell'altare maggiori1, vuoisi annoverare fra le più belle pitture (li Francesco Vanni ; il volto del Salvatore clic muove a tenerezza, le vive carni del pello c ogni altra parte di quest'opera sol cosi perfette clic fu incisa sin dal 10-10 ila Pietro ile lode e da altri in segnilo.
Non meno stupenda la tela seguente in cui lo stesso Vanni effigiò la Fuga in Egitto, imitata da Francesco Albano nella chiesa della Madonna di Galiera in Bologna ed incisa da Gaetano \ usccl-tei la suddetta Flruria Pìtlorica. I freschi late ni li son di Stefano Volpi e nel -i tela del Saliniheiii (1010) è un bellissimo \ngelo sul sepolcro di Crisia, inciso anch'esso per la suddetta iJraria Pittorica da Cosimo Colombini. In questo tempio in antico si aduna , vano gli nomini d'arnie.
Sono ni Siena alcune altre chiese minori ed oratorìi clic contengono pregevoli opere d'arte; cesi le chiese #i Provenza no. ij Kefngio, lo storico campanile di San tliorgio, San Girolamo, Santa Maria della Scala. San Prelio alle Scale, San \ igilio, ecc., ecc.
P A LAZZI
l'alano Pubblico (fig 17). già l'uluiio dello Ptepu bbl ira (nel lato sud di piazza Vii torio I Mia-mole). — Fililiziri grandioso in pietra sino alle privile line^tre e il rimanente in mattoni, con archiacuti, incili e un'alta e svelta torri nel lato sinistro, rassomigliante a palazzo Vecchio iu Firenze e sede ora dei pubblici nIlici, del tribunale e delle pi igioni.
Fin dal secolo XII nell'arpa, ora occupala dal palazzo, esistevano magazzini per dogana del sale e dell'olio, il cui piano superiore fu abitalo, in progresso di tempo, dai inonelieri e dal podestà D il 1280 divenne il palazzo della Signoria finche ebbe nel 1300 la sua forma presente : a tre piani nel me'./o e a due nelle ale.
Voglioiisi ne ari hitclti \ a: iri Agnolo di Ventura ed Agostino ili Maestro Giovanni, ma iiiuiiiWu-incnto locoufcrjuaf la paite verso via di Malbor-
ghclto fu costruita nel 1307 10. Vedesi a destra lo stemma della città, una Lupa, di bronzo dorato, sopra una colonna, ili Giovanili l'urini (1420): a sinistra, presso l'ultima finestra del terzo piano, ergesi la torre detta del Mangia, iir-comifliala nel 1325 e terminala nel 1:515, tanto lodala ila Leonardo da Vinci die si reni a visitarla nel 15(1-2: fu archilellala e costruita ila Minuceio e Francesco dì RinslMo, perugino» ma ildisegnodcl coronainenlofii domandato nel 134 I a Filippo Menimi, pittore. Ila in veita un rampa-none fuso nel 1005 ila Giovanni Sa Ivi ni e sosle-unto ila nn'ingegnosa armatiti! in ferro, in una specie di cupola fallavi erigere dal principe Mattia dei Medici. Più non esiste l'aulico orologio, memorabili perche di prima invenzione, fabbricalo nel 13 17 da Berlino Pietro di Itoiien e in attività sino al 1801: Paulonia clic batteva Icore