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predetta venerabile Crogi. Il picciol tondo con la Veronica è del cav. Ottavio (lori e i due Stendardi nella cappellina sopra la sacrestia eoli Annunziala e la Visitazione son del Ventura. La Madonna dell'altare ha molto del fare di Simone di Martino.
Sant'Andrea. — Anch'essa fn parrocchia sin dal 1175; quindi la Canonica fu dimora degli studenti universitari e nel 1708 dei Filippini che l'abbandonarono nel 1759. La Madonna e il Ballistii nella facciata son di Giuseppe Tra-baliosi (1758), e di Giuseppe Nasini il B. Alberto da (Jhia-lina, già parroco della chiesa. Il fresco della Beala Aldo-hrandesca Bronzi e il dicontro sono opere di Apollonio Nasini (1750).
Nella sagrestia trovansi tre tavole di ( invaimi di Paolo (1445) colla Incoronazione della Vergine, Saitf Andrea e San Pietro. Nel pavimento vi sono parecchie lapidi d'illustri defunti.
San Martino. — In piazza Pieeolomini, consacrata nel 1400 da Pio II eoli intento rinnovato nel 1537 dal P e lori e con facciata di Giovanni Fontana, comasco, del 1013. L'interno è un po' buio. Nel muro d'ingresso, a destra: Allegoria della vittoria dei Senesi a l'urla CanioUia ( 1520), di Giovanni di Lorenzo Cini Nel primo altare a destra, in alabastro, tavola con Santi, di Crescenzio Gambarelh e, nel secondo, Cuconci-sione, opera stupenda di Guido Peni che fu pagata 1500 scudi ed incisa dal Traballesi. Nel terzo altare, Martirio di San Bartolomeo, dipinto nel 4630; al prezzo di 800 ducatoni dal Guerrino che la ripetè per la chiesa di Marino presso Ito ma. Era a Pitti e fu guasto dai ritocchi del Franchini. A sinistra, Natività di Cristo con angeli, bellissimi, del Eeeeafumi (1535).
L'altare maggiore è ricco di marini, su disegno bizzarro ili G. Mazzuoli che vi scolpì gli Angeli e per un altro altare la statua della Concezione (16771 Quella di San Tommaso è di G.Antonio Mazzuolisuo fratello. In questa chiesa son parecchi depositi. La stupenda decorazione in marmo che adorna i due altari (terzo a destra e a sinistra) è opera del Manina. Le statue di legno dorato che sono nel coro vengono attribuite a Giacomo della Quercia. Il Sanlo Ivonc è un buon quadro di Raffaello Vanni La Storia dei Quaranta Mar-
Uri, fu, in gran parte, colorita dal Casolani. Il Gesù in Croce e le due statue de\V Addolorata e dall'Evangelista nona lavori del secolo XV; molto pregiata èia figura del (Cristo. Il busto in bronzo ìli Giulio Mancini è del secolo XVII. I due monumenti a Camillo e Virgilio dei Vecchi, le pitture della cupola e del coro sono del Mazzuoli. Degno ali resi di nota è il bel chiostro (lig. 45).
Fig. m.
Siena. Chiostro della chiesa di San Martino.
Chiesa di Lmlequisla. — In via CanioUia, cosi detta da un'antica prossima fonte, detta ancora Fonie Maliz-iii. F aperta sol nei di di l'està ; fu costruita (1479-82) da Francesco Fedeli e Giovanni di Giacomo, Comaschi, con nove vòlte a croce su Quattro svelte colonne composite e colonne murali corrispondenti, e battezzata col nome di Santa Maria in Portico.
La chiesa fu edificala in commemorazione della vittoria dei Senesi sui fiorettimi nel 1842. La porta a nord con intagli è di Neroccio di Oartiiloineo (1489). Nel muro a ovest una finestra tonda con dipinti sui vetri, probabilmente (la un cartone di Matteo di Giovanni, rappresenta la Madonna fi a San Bernardino, Santa Caterina e, sotto, spada, elmo ed ossa di balena, dono del grande Cristoforo Colombo elle studiò per qualche tempo a Siena.
Ali ingresso a destra: 1° Visitazione, del-l'Aiiselmi, discepolo del Riccio; 2° Siena cui
G'J — il.a D'aHria, voi. Iti, parte 2».