Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena', Gustavo Strafforello

   

Pagina (144/249)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (144/249)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   144 l'urie Terza — Italia Centi ale
   Dupré, senese, morto nel 1880 e, nella parete destra, Si rafie degli Innocenti, ili .Matteo di Ciò-vanni (14-82). Sopra l'altare di marino d'ordine dorico, bellissima e leonardesca Adorazione dei Magi, del Bazzi o Sodoma, dipinto per gli Ardnini nel 1528, notevole per disegno e colorito.
   Filolauro da Cove nel calilo X del Dialogo Amoroso in lode di una bella donna scrisse:
   Né Pullulila quel vullu ,-ilm > e rfhiuu Quantunque bello Cu'Ire M pi a\ mli l'. iilro del sacru lempiu d' \u„'iMinu Aria dijiinlu se culai licllc//-i Temila avesse seni,>reuiai dav.mli.
   La Caduto del Salvatore nell'ali,nv seguente é un ilipiulo vivissimo ed espressivo di Ventili! Saliinheni (1012) inciso ila llaiinondo l'amie.
   Il grandioso aitar maggiore. fallo costruire da Crisiofoio Chigi, è (l'ordine ionico uni colonne corililiche di lini marmi scolpile ila Fiaiiiinin del Turco. Le statili' della Colila, della Bfligione e il bassorilievo del ciborio miiio opere ili Fulvio Signorini; G. Antonio e Andrea e Annibale Mazzuoli scolpirono i due angeli ai lali del ciborio. Parecchi nomini illustri, fra cui Carlo Pati, sono sepolti presso ijiiest'allai'e.
   Nel coro due tavole ragguardevoli : iu ima di esse Matteo di Giovanni dipinte (I IN:! > la Strane (Irgli Innocenti e ucll'allia lappo .Menimi il //('«/f» Agostino AovrlJu e la suo lc>.
   Nell'attigua cappella era il Hallrsinm (Il Gesù, ili Stefano Volpi ( Ili2(i) ed oi v, è un Mnuvolo del Caìasanzio. dipinto ilei 1820 daG. Cnlignuu.
   Nella cappella successiva è il Sani' \nlnnio, di Giiisep,ir Ilibera, più noto col inune ili Sputino-letto, già a pala//n Pilli presso il grainlnca ereditario Pci'iliuaiiihi, alla cui umile nel 17GI fu i l'stitnito ai Francescani di Gì osselo che prima lo posse levano, e poi ipii trasportalo ed inciso dal Lasiiiio. L'aliare di qnt*»la cappella è di bei marini e ili scagliola quello della crociala lavoralo dai fratelli Minacci, capo-mastii della fabbrica della chiesa.
   Il deposilo di D. Agostino Chigi (1639) ha il busto, io stemma del defunlo e le slatue della Conlemploz-ionc e della Temperanui trillale in bronzo da Tommaso lledi. Seguono le lapidi ili Domenico Bargagì'i, ajo di Carlo 111 di Spagna, di Scipione e Celso Bargagli, lutti illusil i senesi. Nell'allure in lini marmi d'ordine composito, tela grandiosa di Sani'Agostino che scrive la Yila Bealo, dipinta nel 1600 ila Pietro Son i in Milano. Accaulo al Battesimo di Costantino, composizione spiritosa di Francesco Vanni(1587). è ima Convezione. di Carlo .Maratta.
   Nel convellili ili Sant'Agostino, con libreria architetlala dal Sorgardi, romano(I(i77). mori San Nicolò Albergati ( Ll iU), si tennero sei Capitoli generali e si ricoverò Pio VI (1780); esso passò poi dagli Agostiniani ai Chierici Regolari delle Scuole Pie che vi aprirono il celebre Collegio l'nluuici clic troveremo più innanzi.
   Salila (.aldina. — Chiesa con confraternila
   i neon lincia la. per deliberazione del Gran Consiglio della Repubblica del 21 aprile I 161. sulla casa medesima della Santa, e lerininala nel 1 i73(l).
   La camera ili Santa Caterina fu trasformata in piccolo oratorio; hi scala dappresso conduce a due oralorii superiori a destra e a sinislra, il secondodei (piali è {'Oratoriatifila Confraternità. lini anticamente la cucina della casa. La tavola ili Santo Catcvina all'aliare è mio ilei migliori dipinti del Fungaia 1510) e quelli male illuminali presso l'altare rappresentanti l>io l'adir, due l'vojfti. YAniiituzitizione, ecc., sono del Pie-rio (1572), genero del Sodu.na, clic mori menil e li andava iilliniamlo. Le due pilline principali nelle pareli sono, a sinislra, I'tìssrssn, ili Pietro Sull'i, saiiese, che studiò nel ITiN'.l in Venezia, e a destra il l'idnnuiiiicntn di Santa Catcvina con Gesù, del Saliinheni (1570). Nella tribuna, t'.minili:aniline tirila Salila, fresco di Francesco \.-nini (I(UHI). Le piccole immagini bilocali (Sonia Colevi ini e lo Spi vito Santo ; Saniti l'ale-
   ii no vite sia roiitempliiiiilo la llaiirlluiione di Gesù), son di Gnidio Manctti (10:55). La volta dorata fu condutla (I59.'ì-9l) ila Bastiano di Girolamo Formiclii sii disegna del Uiceio. Il pavimento invetrialo è un bel lavoro del Pina-
   fi) Caterina Belline»?». nata nel 1317 a Siena ila un tinture, vesti di buon'ora l'abito domenicano, assiste pli a ni inala ti nella pesle del LITI <•. passando dalla contemplativa alla vita attiva, indusse Gregorio XI a far ritorno da Avignone a Poma: nel 1378 ristabilì In pace fra Firenze e il papa. Nella lotta fra papa e antipapa pigliò le parti di Urbano IV, il ipiale la chiamò a Monta per inviarla ambasciatrice alla regina di Sicilia; ma le penitenze, la vita agitata e la passione verso lo Sposo celeste, con cui aveva sin da fanciulla, secondo la leggenda, fatto il cambio del cuore, la spensero nel 13s(). Fu seppellita a Itimi» in Santa Maria sopra Minerva e canonizzala nel Mtìl ila l'io II (Piccolomini) suo concittadino. La sua festa tu t'issata da Libano Vili al 31) aprile. Lasciò Hlif lettere in lìor di lingua, pubblicale, con proemio e note del Tommaseo, in -1 volumi (barbèra) e sei trattati in Ialino. Il suo concilia limi Girolamo Gigli trattò, nel J>i:iutinvio Ciilrriiiitino. la questione della preminenza del dialetto senese sul fiorentino per grazia, eleganza e purezza, di che ebbe lolle e guai.