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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Siena.
   m
   catevi nel 1081 dopo di essere state tolte dalle colonne della navata maggiore. Furono scolpite da Lorenzo di Pietro del Vecchietto, detto il Vecchietta: ultimamente fu provveduto a ricoverarle nel Museo dell'Opera.
   Sin dal principio del secolo XV tutta la chiesa fu coperta di grandi lamine di piombo e la cupola di zinco nel 1698 : fu spesa ingente il restauro dopo l'incendio del 1893 e la cupola fu rinvestita di una callotta di materiale e ricoperta di piombo.
   Sulla porta laterale è una Madonna col Putto, bassorilievo della scuola del suddetto Della Quercia. Il campanile quadrato, già torre antica dei Bisdontini, è ancora di carattere romano, a tre piani con finestre tonde, ornato di marmi, con disegni di Agostino d'Agnolo nell'alba del secoloXIV, fu restaurato nel 1389 e nel 1798. Fra le varie campane ve n'ha una in forma di barile fusa sin dal 1148.
   Notevolissimi i lavori marmorei dei due finestroni della gran facciata della nuova aggiunta e quelli della porta che doveva essere la laterale della suddetta gran fabbrica abbandonata, del pari che il prospetto del nord-est sulla piazza di San Giovanni il cui stupendo disegno si conserva, come dicemmo, nell'Opera del Duomo.
   La lunghezza totale del Duomo di Siena misura ni. 89.40; la maggior larghezza ni. 51.48; la minore ni. 24.51 ; la larghezza della navata centrale ni. 9 e quella delle tre navate sul davanti m. 22. Oltre un'iscrizione del giubileo, si leggesullasoglia:
   Castissimac Virginis templum
   Caste memento ingredi.
   Interno (fig. 30). — Incominciando la rapida descrizione dell'interno di questo tempio maraviglioso ripeteremo col Cicognara che il suo aspetto venerando, incrostato qual è di marmi bianchi e neri, con la sua vòlta colorita in azzurro e seminata di stelle raffiguranti il firmamento e slanciata con grande eleganza a mirabile altezza, concilia subito nei credenti la riverenza e la divozione.
   All'ingresso le due belle concile dell'Acqua Santa (figg. 31-32) con decorazioni fantastiche ed attraenti, cosi per l'insieme della composizione come pei particolari, sono di A. Federighi ( 1462).
   Il piedestallo della conca a destra è antico e bellissimo, e si dice che sia prezioso lavoro di scalpello pagano; ed infatti nelle figure e negli emblemi simbolici, che lo adornano, alcuni credono ravvisarvi un frammento di altare dedicato a Nettuno.
   Fig. 30.
   Siena: Interno del Duomo.
   Ventisei pilastri con quattro colonne addossate a ciascuno tutti di ugual grossezza (trattone i sei sorreggenti la cupola che son maggiori) a striscie bianche e nere, con solo plinto e toro e capitelli fioritissimi di bassorilievi formano le separazioni delle navate. Cinque intcrcolunnii compongono la porzione lunga della navata e due la corta. I sei pilastri in esagono clie sorreggono la cupola occupano due arcale dei bracci ; la terza ha sei pilastri in linea e quattro l'ultima, produccnti effetti di vedute le più pittoresche in ogni parte