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l'arte Terza — Italia Centrale
plausibili. La memoria più antica (li Magli a no si ha da un istrumento del maggio 1097, scritto appunto in Magliano ove sin da quel tempo signoreggiavano i conti Ahlobran-descili di Suana, confermati in quella signoria da un diploma dell'imperatore Federico li del maggio 1221. I discendenti di quella famiglia concessero, nel 1358, in enfiteusi, per la somma di 4000 fiorini d'oro annui, il castello e il distretto di Magliano alla Repubblica (li Siena di cui divennero cittadini coll'obbligo d'inviare ogni anno a Siena, alla festa di Santa Maria nell'agosto, un palio del valore di 10 fiorini d'oro.
D'allora in poi appartenne alia Repubblica senese, la quale vi manḍ un podestà sin verso il 1558; nel (piai anno, caduta quella Repubblica in potere degli Spaglinoli, Magliano fu ceduta a Cosimo 1 dei Medici che lo diede, il 14 agosto del 1559. a titolo di signoria, al luogotenente generale Cornelia Bentivoglio, il cui discendente Fu/io, marchese di Magliano, vendè il feudo, pei' atto del 20 luglio 1035, al senatore Scipione di Pier Capponi per la somma di 110.000 scudi. Mediante nuove transazioni il fendo torṇ nel 1001 alla Corona granducale e Ferdinando li neinvesti di bel nuovo Cornelio Bentivoglio figliuolo del suddetto marchese Fnzio. La medesima concessione fendalo fu finalmente rinnovata nel 1738 dal prilli granduca austro-lorenese a favore del marchese Luigi Bentivoglio, il quale lo tenne sino all'abolizione dei feudi granducali.
Cidi, elett. Scansano — Oioc. Pitigliano — 1,J e T.