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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Grosseto
   i i 103
   Pitigliano (4500 ab.). — Sorge a 835 metri di altezza dal livello del mare, situato pittorescamente, come Civita Castellana, sopra una lingua di terreno tufaceo ed isolato da tre lati dai letti profondi dei tre suddetti torrenti. Fuori, vicino alla cosidetta Porta di Sotto, è un bel frammento delle antiche mura in otto ordini sovrapposti di grossi massi di tufo. I borri adiacenti sono ameni in sommo grado segnatamente presso La Gascatella. L'altura, detta poggio Strozzarvi, era occupata in addietro da un castello degli Orsini conti di Pitigliano, il quale andò, dicesi, in rovina dopo che l'ultimo conte in un accesso di gelosia gittò la moglie al basso dall'alto del ponte sopra la suddetta cascatella. Vi si veggono due strane ligure scolpite nella roccia che i contadini chiamano Orlando e ma moglie, macho altro non sono che avanzi di ornati della villa Orsini del Cinquecento.
   lì paese ha tre porte e tre strade parallele con palazzo già de' conti Orsini ed ora vescovile. La chiesa già plebana di San Pietro in Pitigliano fu eretta in collegiata nel settembre del 1500 e rifatta nove anni dopo dal conte Nicolò III degli Orsini sotto la invocazione dei Ss. Pietro e Paolo, eretta quindi in cattedrale nel 1845 e fatta parrocchia l'anno susseguente l'altra chiesa di Santa Maria. La fontana pubblica nella piazza davanti il palazzo ducale o castello è opera eseguita sotto il conte Giovanni Francesco Orsini il quale vi fece condur l'acqua nel 1543 dal poggio di Sant'Angelo lontano 4 miglia.
   In Pitigliano havvi un Monte Pio, per tenere a freno le usure degli ebrei che vi hanno una sinagoga; un Ospedale, ecc. Prodotti del suolo: grano, olio, vino bianco prelibato, pascoli, ecc. Venendo da nord incominciasi a veder qui quella tenera e insieme salda pietra tufacea, proveniente dai vulcani vulsinii e che adoperasi nella costruzione in tutti quei dintorni
   Presso Pitigliano, da un terreno di tufa vulcanica scaturisce un'acqua minerale nota sotto il nome di Bagno del ProccMm Ha la temperatura di gradi 39, è inodora ed ha un sapore acidulo astringente. Adoperata per bagno quest'acqua è un rimedio eccellente contro i reumi. le artritidi e le paralisi, coin'anco negli edemi, nella atonia generale e nelle piaghe inveterate delle estremità inferióri.
   Cenni storici. — Sembra che Pitigliano appartenesse sin dall'809 agli Aldobran-desclii. Nel 1293 Anastasia, figliuola di Margherita, unica erede del conte Ildebrandino di Soana, s'impalmò al conte Romano di Gentile Orsini di Roma il quale portò la residenza in Pitigliano, sede della sua nuova contea. La storia di codesta famiglia dopo la morte del conte Guido Orsini, figliuolo del suddetto Romano e della contessa Anastasia, uon olire che violenze deplorabili di quei conti contro i loro vassalli, fatti crudeli di padri contro i figli, di fratelli contro i fratelli sì che dovette intervenire la repubblica di Siena, e rendersi i conti tributari sino al tempo del suo ultimo assedio allorché il re di Francia concesse in feudo la terra di Pitigliano al suo maresciallo Piero Strozzi comandante le genti senesi e francesi. Caduta la repubblica di Siena, Pitigliano tornò agli Orsini, se non che tanti e sì cattivi furono i trattamenti del crudele Nicolò III dopo avere spogliato barbaramente il proprio padre Gio. Francesco Orsini della sua contea, che il popolo di Pitigliano, ribellatosi ai proprii conti, l'il gennaio 1561, diedesi a Cosimo I de' Medici che lo restituì agli Orsini: questi nel 1601 cedettero con permuta la contea di Pitigliano a Ferdinando I, ed estinta la loro linea nel 1640 per morte del conte Alessando, figlio del conte Bertoldo, senza discendenti, il granduca Ferdinando II diede Pitigliano ai principi cadetti di Casa Medici che v'inviarono un loro rappresentante
   col titolo di vicario. _ .. . it I(. , „,
   Coli, elett. Scansano — Dioc. Pitigliano — PJ e T.
   Sorano (6138 ab.). —- Nella vai di Fiora, a 374 inetri di altezza, sulla vetta pianeggiante d'un dirupato colle tufaceo da cui si gode di una stupenda prospettiva sino al monte Annata. Fortezza diruta, costruita nel secolo XIV dal conte Nicolò Orsini, accresciuta e munita di bastioni e cortine da Ferdinando I, che l'acquistò nel 1608 e