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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Grosseto
   i i 105
   tifosa, i Romani tagliarono a pezzi circa 40,000 Galli e ne fecero prigioni 10,000, non ìi essendo posta in salvo chela cavalleria. Codesta vittoria a Talamone fu una delle più itrepitose di quante ne riportarono i Romani a quo' tempi.
   La seconda menzione di Talamone occorre nell'87 av. C. quando vi sbarcò Cajo da rio di ritorno dall'Africa ; le plebi rustiche e i servi gli si strinsero attorno e con ^sso prese poi Ostia e Roma. Non v'ha dubbio che Talamone continuò ad esistere come ittà derivante una certa importanza dal suo porto durante il periodo del dominio ornano. Il suo nome, rinviensi così in Mela come in Plinio, che lo chiama Portus Telamon, mentre Tolomeo parla soltanto del promontorio omonimo (Mel., ii, § 4, § 9; 'lin., m, 5, s. 8; Tol., ih, 1, § 4). Gli Itinerari-i attestano ch'esso esisteva sempre nel 71 secolo e VItiner. Marif. lo chiama Portus Talamonis; ma da quel tempo in poi ne comparisce ogni traccia sino al secolo XIV in cui fu costruito il prementovato castello lai Sanesi, ai quali i monaci di San Salvatore avevano venduto il possesso nel 1811.
   Nei secoli delle repubbliche di Siena e di Firenze Talamone doveva essere in condi-ioni economiche ben diverse dalle presenti, dacché la Repubblica fiorentina conchiuse lei 1357 un trattato di commercio con quella di Siena per frequentare d porto di Paiamone invece di quello di Pisa; ne pagavano per fitto 7000 fiorini d'oro l'anno e vi Itirarono fino al 1369. Talamone fu il punto più meridionale degli acquisti fatti da ìiaii Galeazzo Visconti duca di Milano quando ambiva diventare poi anche re d'Italia.
   L'abate Lanzi, nel 2° volume del suo Saggio di lingua etnisca, opina che il nome fi Talamone fosse derivato dall'incurvatura del suo porto.
   Vi si vedono gli avanzi di antiche Terme. Alla torre di Talamonaccio alla foce del-'Osa rimangono ancora i moncherini dei pilastri che sostenevano il ponte romano della Tia Aurelia, detto ponte di Virgilio.
   Monte Argentario (5811 ab.). — Il Comune ò costituito dall'intiero Monte Argen-ario di cui già si è detto in principio (alto 634 metri e con un circuito di (piasi 39 chilo-netri e due vette), riunito al continente per mezzo di due cordoni litorali e per una liga artificiale che attraversa lo stagno di Orbetello. Consta di due terre: Porto Santo Stefano, che è il capoluogo, e Porto Ercole; questo soggetto a miasmi paludosi, quello lerfettamente salubre.
   Porto Santo Stefano {il portus lauretanus di Livio) è di recente fondazione, costruito ìel punto più salubre del promontorio e le case che vi sorgono son quasi tutte nuove. Joule rilevasi da un'iscrizione marmorea in essa murata, la più antica risale al 1607 e u fondata da certo Egidio Nunez Origon, evidentemente spaglinolo; la parrocchiale di Santo Stefano fu eretta nel 1730.11 capoluogo fu creato nel 1842, staccandolo dall'antica aia comunità di Orbetello. Giace in riva al Tirreno a maestro del promontorio Arginar io ed è munito da un bel forte di costruzione spagnuola vòlto a tramontana. Porto spazioso battuto dalla sola traversia di tramontana e greco-tramontana; non è spiaggia n'a lido, il cui fondo è tale da potervi gettar l'àncora poco lungi da terra un gran numero li navi. Ivi si trattenne e si imbarcò per Gaeta il granduca Leopoldo II fuggiasco ìel 1849 e vi sbarcò rientrando in Toscana nel 1850. Vi furono progettate opere marittime importanti. Vi sono bagni di mare ben frequentati, un ospizio marino. Pesca ibbondante, specialmente di tonni e di sardine che vengono preparate ad uso di Nantes, insieme ad altre conservo alimentari
   Porto Ercole (il signatus ab Hercule portus (li Rutilio), con cittadella, forte e faro, così rinserrato fra il porto è la montagna che le anguste vie salgono su a guisa di cale fra case ammonticchiate a piramide. 11 forte più antico in rovina, la lìocca, dei émpi della repubblica, sopraggiudica il paese ch'esso racchiude con le sue mura che condono sino alla spiaggia, dove è il basso Borgo della Grotta. I forti spaglinoli sulle