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l'arLe Terza — Italia Centrale
Anche nella chiesa gotica ili Santa Maria Novella, architettata dai inoliaci domenicani Fra Sisto e Fra Ristoro, l'archi tetti ira espaudesi in vaste superficie. La chiesa conventuale colossale di Santa Croce, edificata dal predetto Arnolfo, potè persino trasformarsi in seguito in tempio monumentale delle glorie nazionali. Ancor più libero è lo stile gotico del borghese Or San Michele di Andrea Orgagna (1340), costruito, a dir vero, in origine per mercato del grano, con cappelle.
Più delle chiese sono fedeli produzioni artistiche dell'epoca gotica la formidabile cittadella del popolo, palazzo Vecchio, incominciato dopo il 1298 e l'anche più antico Bargello. F assai notabile per contro che il Bìgallo, costruito con pii intenti, mostra la massima grazia e finezza e che la gran Loggia dei Lanzi, sala popolare aperta, smentisce, davanti al palazzo del Governo, quasi per intiero la tendenza gotica e tende alla forma antica.
Le porte di Firenze risalgono in gran parte al secolo XIII e la loro costruzione ne porge testimonianza della potenza della Repubblica.
Ed eccoci giunti ora al Rrunelleschi, al massimo fiore dell'architettura fiorentina. Fallitogli d concorso col Ghiberti per le porte in bronzo del Battistero, il Brunelleschi si diede tutto all'architettura e, venduto un suo poderetto a Settignano, se ne andò col Donatello a studiare in Roma. Fra gli studii che vi fece s'ha a porre quello sulle vòlte e le cupole con la mira di trovare un modo solido e poco dispendioso di voltar hi cupola di Santa Maria del Fiore ili Firenze, non rivelando però inai la sua segreta intenzione, Videa fissa di tutta la sua vita, ne a Donatello uè ad anima viva.
Nel 1407 tornò a Firenze, ove si fece una ragunata di architettori e d'ingegneri del paese sopra il modo di voltare la cupola di Santa Maria del Fmre, nella quale egli espose e sostenne le sue idee in proposito contro il parere di tutti. Le discussioni durarono lungo tempo, finché nel 1420 ebbe vinta la partita.; per ben ventisei anni sino alla sua morte, nel 144G, il valentuomo si affaticò intorno all'opera gigantesca, e l'eccellenza della costruzione, la leggerezza e la bellezza di questa cupola — la più grande del mondo e costruita senza centina — eccitano sempre l'ammirazione universale.
Mentre attendeva alla grand'opera, Brunelleschi diresse anche altre fabbriche e di altre diede il disegno. Suo primo lavoro fra i minori, nel quale die prova di grande abilità nell'ornamentazione architettonica e la scienza costruttiva, fu la Cappella dei Pazzi nella prima corte del chiostro di Santa Croce. Nel 1525 disegnò sopra un tipo originale ma veramente classico e notevole per sobrietà e correttezza la Basilica di San Lorenzo applicando quanto aveva appreso fra le rovine di Roma. Al Brunelleschi devesi eziandio il disegno di un'altra basilica grandiosa e più ricca ancora, quella vale a dire, di Santo Spirito, la quale non fu però ultimata che molti anni dopo la sua morte. Altro suo lavoro memorabile fu il palazzo eretto per Luca Pitti, acquistato poi dai Granduclli e ora Ileggia, il palazzo più grandioso che vanti l'evo moderno.
Di minor mole, ma non inferiore di merito, è il palazzo ora Quaratesi, in via del Proconsolo, costruito per la famiglia de'Pazzi, allora ricca e potente quanto quella de' Medici, cospicuo pel colonnato che ne adorna la corte e per le delicate finestre bifore.
Per Cosimo de' Medici edificò, in un luogo incantevole, l'abbazia dì Fiesole ed inoltre fece il disegno della fortezza di Vicopisano; della cittadella vecchia e d'altri forti a Pisa; della fortezza del porto a Pesaro e di un'altra fortezza pel duca di Milano. Francesco Sforza, che sperimentò in Pisa le sue fortificazioni, ebbe a dire che se ogni Stato avesse un uomo simile al Brunelleschi si potrebbe tener sicuro senz'armi; e Cosimo, richiesto da papa Eugenio IV di un architetto, gli mandò il Rrunelleschi scrivendogli che inviava a S. Santità un uomo cui bastava l'animo di rivolgere il mondo. 11 duca Gonzaga di Mantova, finalmente, disse, del Brunelleschi che Firenze era degna di un uomo come Filippo e Filippo di ima città come Firenze. 1 palazzi fiorentini del primitivo Rinascimento sono, come quei gotici edilizi pubblici, il più fido riflesso de' tempi