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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c202
   l'arLe Terza — Italia Centrale
   detta degli Allocchi, tutta in rettilineo, lunga inetri 3779, in ascesa nel versante Adriatico col É per mille nel versante Mediterraneo. La costruzione di detta galleria incontrò serie difficoltà, specialmente per lo sviluppo di gas infiammabile. 11 costo di questo tronco fu di lire 10,700,000, corrispondente a circa lire 1,380,549 per chilometro.
   Il tratto da Fosso Ganecchi a Borgo San Lorenzo misura circa 13 chilometri. Si hanno inoltre sette gallerie, la più notevole delle quali è la galleria di Monzagnano, clic misura la lunghezza di metri 2051.51 in discesa del 20 per mille.
   L'intera linea Faenza-Firenze misura la lunghezza di chilometri 101 e serve le stazioni di lìrisighella, Fognano, San C'asciano, San Martino, Marradi, Fantino, Crespino, Fornello, Bontà, l'anigaglia, Borgo San Lorenzo, San Piero a Sieve, Vaglia, Montorsoli, Le Caldine. Il punto culminante della linea raggiunge l'altezza di 878 metri dal mare, nel tratto Crespino-Ronta. La pendenza massima è del 25 per nulle nel tratto Marradi-Borgo San Lorenzo.
   LE BELLE ARTI IN TOSCANA E A FIRENZE
   Ben più di Roma si può Firenze chiamar la madre delle Belle Arti nel Rinascimento tanto numerosa e gloriosa è la schiera degli artisti che siam venuti registrando nella rapida descrizione della Regina dell'Arno.
   Il perchè, ragion vuole che, prima di toglier da essa commiato e passare ai dintorni, noi rechiamo qui un sunto delle origini e dello sviluppo meraviglioso dell'arte iu Firenze, i cui miracoli formano sempre l'ammirazione del inondo.
   1 Pittura. — Alla rinascenza della pittura ili Toscana nell'evo medio gli artisti erano artefici nel senso più stretto del termine. Studiavano l'arte, non nelle accademie, sì nelle officine. L'arte degli orafi era la scinda principale da cui vennero fuori i migliori artisti nei tre rami della architettura, scoltura e pittura.
   Brunellesolii, Ghtbertl, Orgagna, Luca della Robbia, Masolino, Ghirlandajo, i Pol-lajuolo, Botticelli, Verrocchio, Francia, Finiguerra, Andrea del Sarto, Bandinelli, Celimi, Vasari ed un gran numero d'astri minori si tirarono su in quest'arte, esercitata da alcuni sino al termine della loro vita.
   I pittori diedero opera principalmente a decorare chiese, palazzi ed edilizi pubblici non solo, ina anche oggetti domestici assai più minuti e di minor conto, come, ad esempio, i cosidetti cassoni, iu cui chiudevansi i corredi delle spose od i cittadini opulenti serbavano le loro vestimenti! di seta, velluto o broccato, porzione 11011 picciola con gli arredi delle loro ricchezze.
   Anche sotto i primi Medici, quando la pittura divenne una professione, rimase pur sempre un mestiere. Non nello studio, come al dì d'oggi, ma il pittore lavorava nella bottega. Gli statuti della Compagnia di San Luca, ovvero (MYArte. de'Dipintori in Firenze, nel 1386, attestano ch'essa era una mera associazione 0 corporazione di artigiani. Erano come le confraternite di Bologna e Venezia ed ammettevano nel loro grembo stipettai, sellai, coltellinai, doratori, verniciatori, ecc., tutti in una parola i lavoranti in legname, in ferro, in cuoio, ecc., il cui mestiere, qual che si fosse, aveva qualche attinenza, comecché remota, col disegno e col dipingere.
   Gli è sol deviando dalle strade maestre che pennesi apprezzare le opere di molti dei primitivi pittori. In Orvieto, a cagion d'esempio, si ha il destro di studiare i bei dipinti di Gentile da Fabriano, di Fra Angelico da Fiesole, di Benozzo Gozzoli e di Luca Signorelli. In Assisi ci si trova in mezzo a quelle opere ili Giotto immortalate dall'Alighieri, e che si possono paragonare a quelle del suo grande predecessore e maestro Cimabue e del costui contemporaneo Giunta da Pisa.
   Fra le città lungo le spiaggie dell'Adriatico non ve n'ha quasi alcuna che non contenga qualche opera che è 1111 episodio nell'istoria generale della pittura — 1111 anello