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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Tena — Italia Centrale
   Firenze; Arturo Ugo Clou gli, Teodoro Parker, ecclesiastico e scrittore americano e altri molti.
   Nel contro ergesi un'alta colonna marmorea innalzata nel 1857 da re Federico Guglielmo di Prussia. Atterrale nel 1870 le antiche, mura e ampliata la porta della città, questo camposanto fu chiuso e circondalo da una ringhiera.
   Il Nuovo Cimitero Protestante., b, situalo alle Due Strade, circa un chilometro e mezzo fuori porta lìomana li terreno fu comperato dai Protestanti riuniti di Firenze e il Comune elargì lire 15,000 a condizione che il Gomitalo provvegga alla sepoltura dei protestanti poveri.
   Cimitero Israelitico (fig. 74).
   INDUSTRIA, COMMERCIO, ecc.
   Firenze fu nel medio evo uno dei principali mercati monetarii (l'Europa. Essa aveva già i suoi Rothscliilds, clic prestavano ai principi, nei Medici, nei Bardi, nei l'eruzzi, ecc., e di questi ultimi rimase gran debitore Edoardo re d'Inghilterra.
   Quanto all'industria Firenze fu la Manchester, per le. seterie e le Linerie, de'tempi antichi, e basti il dire che sin dal 1338 la sola arte della lana aveva aperte ben 200 fabbriche che tessevano da 70 ad 80,000 pezze di panno all'anno, del valore di oltre un milione e 201),000 fiorini, ossia L. 25,017,01-0, c davano lavoro, compresi i lanaiuoli, a più di 30,000 operai Oggidì la sua attività industriale e commerciale non è più che l'ombra dell'antica e si ristringe al traffico de'suoi prodotti territoriali, dei prodotti delle, belle arti e d'arte industriale e di qualche altro oggetto delle poche sue fabbriche.
   Firenze, tien poi sempre il primato perla treccia e i cappelli di paglia, di cui ha molte fabbriche; pei preparati in cera, arte antica della città, ì cui prodotti anatomici e litologici vanno in Allcmagna, in Inghilterra, in America in un co' dipinti e le statue. L'oreficeria si risente ancora della maestria unica ed insuperata di Benvenuto e i lavori in mosaico, in alabastro, in marino, in intagli e tarsie ricordano sempre i bei tempi dell'arte. Anche l'incisione e la tipografia sono molto in fioro e vogliam ne basti citare gli stabilimenti del Barbèra, dei successori Le Mounier, del Celimi, le cui numerose edizioni nitide ed eleganti corrono per le mani di tutti da un capo all'altro della penisola e anche all'estero.
   Primissima poi in Italia e pari oramai alle più rinomate straniere è, la fabbrica di porcellane del marchese Ginori Lisci a Doccia, a 0 chilometri da Firenze, di cui già abbiamo parlato addietro. Inoltre alcune fabbriche dì paste per minestra, di conserve alimentari e gastronomiche, di confetti e paste dolci, di cioccolatte, di liquori (alkermes di Santa Maria Novella e chartreuse della Certosa a Eina), di profumerie, di fiori, ecc. Eleganti e ben riforniti di prodotti locali ed esteri i magazzini dello vie Tornabuoni, Rondinelli, Panzoni, Cerretani, Martelli, Calzatoli e porta Rossa, Proconsolo, Vaccho-reccia, porta Santa Maria, nella piazza Vittorio Emanuele e nelle nuove vie centrali
   Numerosissime, le trattorie e i caffè nei quali si può déjeuner à la fonrehette; citeremo fra gli altri il rinomato Doney e il ristoratore Capitani, in via Tornabuoni; il Parlamento, all'angolo di via dei Leoni e in piazza San Firenze ; Parigi, in via Panzanì; Elvetico, in piazza del Duomo; Italia, in piazza Santa Maria Maggiore ; Al li ambra e Unità, m piazza Beccaria.
   L'Arno, com'è noto, divide la città in due parti di estensione assai disuguale, di qua d'Amo (sponda destra), oltrarno (sponda sinistra), la quale non comprende clic il quartiere di Santo Spirito. Il movimento ed il traffico fervono sulla sponda destra, o di qua d'Arno, ove, trovansi i tre quartieri di San Giovanni, Santa Croce e Santa Maria Novella. Su questa sponda destra, nelle strade più centrali siringo l'Arno, cominciando da ponte Vecchio, sorgono gli alberghi di prim'online, vale a dire nei Lungarni: Acciaioli, Corsini, Amerigo Vespucci, Borgognissanti, piazza Manin; alberghi assai frequentati, per la grande affluenza di forestieri, d'Inglesi principalmente, che hanno in Firenze una numerosa colonia. Quindi anche il gran numero di consolati, di pensioni, di appartamenti mobiliati, e di mezzi di comunicazione.