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l'arLe Terza — Italia Centrale
TEATRI
Teatro della Percoli. — Nella via omonima, per opera e ballo, costruito nel 1052, in legno, per trenta nobili azionisti e proprietari, detto Accademia degli Immobili, capace di 2500 spettatori, ma in questi ultimi anni aperto soltanto per eccezione.
La moderna opera in musica ebbe la sua culla in Firenze sotto gli auspici del granduca Ferdinando I, e la Dafne, di Ottavio Hinuccini, rappresentata nel 1594, è il primo esempio del dramma musicato. La Pergola fu costruita primamente in legno dal Tacca
Teatro Pagliano. — In via del Fosso, uno dei più grandi d'Italia, fatto costruire, dopo il 1834, da un Pagliano, oriundo della cittaduzza di Noli nella rivièra ligure occidentale ed inventore del ben noto sciroppo Pagliano die lo arriccili.
Occupa, con l'Accademia Filarmonica, l'area delle antiche prigioni (fabbricate nel 1299) dette Le Stinche, da un castello delle Stinche dei Cavalcanti, in cui chiudevansi i debitori insolvibili e fnronvi anche rinchiusi personaggi illustri, fra gli altri Giovanni Villani, il cronista Cavalcanti, Genuino Genuini che vi scrisse nel 1481 il Libro dell'Arte, e il Machiavelli nientemeno ! Vi si vede ancora in una lunetta, entrando, un fresco grottesco rappresentante la Cacciata del Duca di Atene, con la veduta di palazzo Vecchio qual era stalo fortificato dal duca nel 1343.
Il teatro Pagliano fu fabbricato su disegno del l'architetto Telemaco Hnonaiuti. La platea è lunga m. 27.45, larga 20.43. Il palcoscenico m. 29 sopra 24, oltre la bocca d'opera lunga m. 4. Vi sono 130 palchetti e può contenere 4000 spettatori.
Teatro Nazionale. — In via de' Cerchi, fu edificato nel 1820 sull'area del palazzo dell'antica famiglia dei Cerchi, per le operette in musica e i burattini. Chiamavasi iu addietro d teatrino della Quarconia, e nel 1841 fu restaurato e ampliato si da contenere 1200 spettatori.
Teatro Alfieri — Via Pietra Piana, fu costruito nel 4740 da una società che prese il nome di Accademia dei Risoluti, e rifabbricato nel 1828. Può contenere circa 2000 persone ed è notevole per la bellezza delle interne decorazioni.
Teatro iNieeoliiii, già del Cocomero. — In via Ricasoli, era in prima una sala per spettacoli ap-
pigionata nel 10-18 all'/tavufemia Drammaturga, fondata da Don Lorenzo e protetta dal cardinale Gian Carlo De Medici: gli accademici erano già si numerosi nel 1052 che un nucleo se ne staccò col titolo di Immobili e passò come abbiain visto alla Pergola; gli altri rimasero qui col titolo di Infocati e coH'emblema d'una bomba che scoppia. Il teatro, restaurato a più riprese, prese nel 1859 d nome di teatro Niccolini in onore del fiero tragico.
La platea è lunga ni. 14,60 e larga 12, il palcoscenico è largo metri 12.54 su 16.35 di lunghezza Ila quattro ordini di palchi, e può capire 1500 spettatori II teatro non è grande ma elegantissimo ed illuminato a luce elettrica: vi si recitano commedie, drammi francesi ed operette.
Teatro Nuovo. — In via Bufalim. L'architetto Mannaioni diede, nel 1779, il disegno di questo teatro che fu fabbricato a spese i\e\\'Accademia degli Intrepidi. Le dorature son del 1840. È lungo m. 18.15 su 14 di larghezza, il palcoscenico è lungo m. 21 e largo 14. Ila cinque ordini di palchetti e può contenere 2000 persone.
Teatro Goldoni. -- In via dei Serragli, teatrino popolare, fatto edificare nel 1817 da L. Gargani su disegno di Giuseppe del Rosso. Ha ottanta palchi divisi in quattro ordini e può contenere 1500 spettatori.
Teatro Diurno od Arena. — Aggiunto al precedente e fatto edificare anch'esso dal Gargani, su disegno di A. Corazzi, sull'area del convento di Santa Chiara. Ila forma circolare con sette gradinate, un por tico dorico e puòaccogliere 1000 persone.
Teatro Diurno o Politeama. — In via Ferruccio, edificato da Telemaco Buonaiuti a spese di una società, per opera e dramma durante l'estate. E uno dei migliori teatri diurni costruiti nei tempi moderni.
Teatro Tommaso Salvini. — In vìa dei N'eri, di proprietà di questo celebre attore, costruito nel 1807 nei piani superiori dell'antica Loggia del Grano, fatto edificare da Cosimo I nel 1019 dall'architetto Parigi.
Arena Nazionale. — Informe, ma frequentatissimo locale per commedie, operette, ecc.
Spettacoli variati si danno sulle piccole scene dell Alhambra, del Trianon e dei caffè-conce iti.
l'ammalato o il ferito; indi quattro Fratelli danno di mano alla lettiera, e, preceduti dal Capo, avviatisi alla volta del paziente, lo raccolgono se ferito, lo rivestono se ammalato e lo adagiano con cura sulla lettiga per trasportarlo all'Ospedale. 1 Fratelli non possono accettar mai alcuna rimunerazione o gratificazione o rifocillazione, eccetto un bicchier d'acqua. Anticamente, quando i Fratelli della Misericordia passavano per le vie di Firenze, tutti scoprivansi il capo per riverenza, e al dì d'oggi questa costumanza non è affatto andata in disuso, come quella al passar delle processioni, del viatico e di altrettali ». — Vedi Landini, Storia della Compagnia della Misericordia; Celestino Bianchi, La Compagnia della Misericordia di Firenze.