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Parie Terza — Italia rientrale
che voleva fabbricarvi uu palazzo il cui disegno per Giuliano ila Sangalli) si conserva negli uffizi) appartenevano in addietro al convento della Crocetta. Senza alcun riguardo alla leggenda clic loro attribuisce un'origine miracolosa, si rifabbricò ultimamente dal lato di via del Mandorlo per collocarvi l'Istituto tecnico Galileo Galilei. Ammirasi nel cortile, un buon fresco di Gesù tridnfmité, di S. Mariti Maddalena e della fondatrice ilei convento, di Vincenzo Fei, detto del Barbiere, dello scorcio del secolo X\ I
Dal lato ili via Laura è Visti in lo delle Scienze Sociali, fondazione munifica del marchese Carlo Alfieri ili Sostegno, senatore.
•Wraileinia ilei (ìenripil'ili e Istillili! Musicale.
Dalla piazzetla degli Alfani si entra allvlcp-denuti dei GeorgofUi , promotori dell'agricoltura promossa dal canonico Ubaldo Montelatici, fondata nel 17.Vi, la prima di tal genere iu Europa e benemerita dell'economia politica e. dell'agricoltura in Toscana.
In via degli Alfani, che. sbocca nella suddetta piazzetta, trovasi f Istituto Musicale, con biblioteca speciale, formata Con la riunione della collezione Pascvi calili a ipiella di musica palatina dei Grandnchi: comprende quest'ultima tutta la musica eseguita alla Corte granducale dal secolo XVII e anche quella di data più antica.
STABILIMENTI DI PUBBLICA BENEFICENZA
Arcispedale ili Santa Maria Ninna. In via della Pergola e con facciata sulla piazza di Santa Maria Nuova, capace di 1800 letti ma non rispondente alle esigenze, dell'igiene moderna con tutto che fornito di un vasto insieme di edilìzi e di un patrimonio ragguardevole per ì lasciti e le secolarizzazioni del 1798.
Fu fondato nel 1285 da Folco di lìieovero l'orlili;u i, padre della Beatrice di Dante ; ma i successivi ampliamenti, il portico, la facciala sulla piazza per liuontaleiiti e Parigi (1571-1012) e il primo piano aggiunto nel 1708 lo hanno quasi per intiero ammodernalo.
La chiesa annessa ili Sant'Egidio è del 1418 ma anch'essa fu assai modificata. Nella lunetta sopra la porta: Incoronazione delia Vergine, terracotta di Picei di Lorenzo e nell'interno a destra sepolcro ogivale di Folco Portinari. Tabernacolo marmoreo con chiusura in bronzo (Cristo in trono) del Ghiherti; Vergine col Bombino, dei Della Bobina e, nel coro, Crocefissione, attribuita ad Andrea del Castagno.
All'estremità del portico, nel cortiletto, bassorilievo curioso del 1288 rappresentante Monna Tessa, fantesca ed ispiratrice leggendaria del Portinari, perla pia fondazione. Stupendo fresco della Cai ita, ili Giovanni da San Giovanni e tempio sepolcrale accademico del conte Galli Tassi die legò il suo avere all'ospedale.
Sotto il portico l'ingresso in mezzo, che serve all'ospedale, è fiancheggiato da due freschi ritoccati : Martino Fe il cardinale Antonio do Bologna che consacrano la chiesa nel I ! 19, di Bicci di Lorenzo (14®) e, dall'altra parte, lo stesso Papa che confermo i privilegi dell'ospedale, di Andrea di Giusto (1135).
Neil interno, beila corte a porticato e nel dormitorio delle suore infermiere la cappella degli Angeli con una Madonna di Fra Angelico (1435).
Sia dai corridoi di codesto lato, sia da via degli Alfani si pon piede nell'insieme degli edilizi ora addi-iti alle cliniche ed ai laboratori! della scuola di medicina. Era l'antico rinomato Convento di
Santa Maria degli Angeli, fondato nel 1295 dai cavalieri Candenti, sopranominati anche, pel loro vivere epicureo, Capponi di Cristo, nienti e scopo dell'istituzione quello si ora di assistere i poveri e i derelitti. Nel secolo XV il convento fu ampliato dai Camaldolesi, clic Io converlirono in focolare brillante de! Biuasciiiiento: v'insegnò Don Lorenzo Monaco e furouvi educati Cosimo il Vecchio e Leone X.
Evvi un locale per gli sludii anatomici a cui va annesso il Gabinetto patologico e fisiologico, ricco di oltre 2000 esemplari. Sono degni ili ammirazione i preparati del celebre Gerolamo Segato clic scopri e portò con sé nel sepolcro il segreto della pietrificazione del corpo umano, segreto rinnovato in parte, a'dì nostri dal Gorini. Vi si veggono un seno di donna, una capigliatura, una inailo, e, in ima vetrina, una tavoletta ovale di legno intarsiala di porzioni di visceri e di varie sostanze liquide che formano parte del corpo. Vi si legge il nome, di Segalo inciso da lui stesso sulla tavola.
Ospedale ili Buitiiazio. — In via San Gallo, dirimpetto al palazzo l'andollini, fondato nel 1370 da Bonifazio Lupi dei marchesi di Soragna, prima podestà, quindi capitano ilei popolo di Firenze, il quale l'ultimò dopo il 1387, con la spesa di 24,000 fiorini. Vi fu quindi unito l'ospedale degli Incurabili, fondato nel 1552 per gli ammalati li mal francese, rliehicnmine'tti a manifestarsi in Fi-renze nel 1190 dopo il passaggio di Carlo Vili Accresciuto da parecchi legati, fu riordinato e ricostruito quasi, la prima volta, dal granduca Gian Gastone iu Albergo dei poveri, e una seconda volta nel 1787, con la riunione di altri istituti soppressi dal granduca Pietro Leopoldo, ma destinato sopra lutto agli incurabili e ai mentecatti. Questi ultimi furono trasferiti al nuovo Ospizio di San Salvi nei dintorni e l'antico 0spedai Bonifazio fu tagliato in parte per aprire la nuova strada del corpo degli edilizi che formeranno il Quartier Calibri, impresa colossale che stcndesi da via Cavour al viale Principessa Margherita.