Firenze
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Biblioteca Marucelliaiia. — In via Cavour, fn fondata ne! 1103 dall'abate Francesco .Manicelli, morto ne! 1713, ina non fn aperta al pubblico clic nel 1752. Contiene circa 150,000 volumi. Il manoscritto più importante è il Mare \fuijmm, catalogo generale in 1(1 volumi iu-f', composto dal Manierili, di tutti i libri pubblicati sino al 1700 e continuato tino al 175 fila suo fratello Alessandro, llavvi nuche una collezione di incisioni e molti libri relativi alle belle arti.
biblioteca del contento di San Marco. — E una bella sala (architettura di .Michelozzo) sorretta da pilastri e contenente una collezione curiosa di libri corali qui trasportati da varii conventi soppressi. Quattordici di essi, appartenenti iu origine a San Marco, furono alluminati da diversi scolari dell'Angelico.
l'i 1)1 l'olerà dell ((.spellale di Santa Maria \nova. — L'antica chiesa, in cui fu seppellito il ^ archi, ora ammodernata contiene la biblioteca fondata tal matematico Yiviani, discepolo del Galileo, verso n 1079. Si conservano in essa 5000 volumi stampati; le memorie storielle di Firenze dal 1501 al 1540, manoscritto di Fra Giuliano Ughi; la Storia degli tirreni menti d'Italia dal 1525 il 154(3, di .Migliore Cresci; t'autografo dell'Ammirato; le opere del Crescenzio e il Trattato dell'agricoltura, ecc.
biblioteche private. — Citeremo frale principali: la biblioteca Capponi, in via San Sebastiano; ilartelli, in via della Forca, e il già ricordalo Gabinetto Yieitsseu.v.
lrcliiui ili Slato. — Nel 1778, dice la pregiata fjf/ù/e-vSow!wii>del dott. G. Marconi, il granduca Pietro Leopoldo formò l'Archivio Diplomatico, collezione ui 142,000 pergamene del medio evo che risalgono al secolo Vili ; nel 1852 furonvi aggiunti gli sechivii Medicei, delle Itifonnutjimd, dei magistrati ed uffizi della Repubblica e del Grand a rato e quelli delle corporazioni religiose soppresse.
L'ordinanicntodiquest'immenso materiale, che ha reso e renderà grandi servizi all'istoria, è dovuto alle cure diligenti dell'archivista Bonaini, di Cesare Guasti, suo continuatore (che pubblicò lina monografia per guidare gli studiosi iu quel mondo di documenti), e presentemente a Gaetano Milanesi coadiuvato da parecchi ottimi allievi : IJel Badia, Paoli, Cherardi, Saltini, ecc. La classificazione è perfetta; il lavoro colossale deli Indice, inolio avanzato, eia biblioteca storica speciale, la scuola di paleografia e le sale di studio ben disposte coadiuvano gli studiosi.
L'Archivio è distribuito in 01 stanze delle quali 10 nel lalo longitudinale degli uffizi.
La prona sezione (Archino Diplomatico) contiene più di I 12,000 documenti, dei quali il più antico è nn diploma sul papiro dell'anno Iti I a seconda divisione (Archiviò della liepubblieu) contiene gli Statuti dei Comuni soggetti alla re-
libidica fiorentina (più di 000) in un con le, deli-orazioni della Signorie, le relazioni degli ambasciatori (ad esempio, gli autografi del Machiavelli), ecc. La terza (Archivio del Principato) racchiude i documenti Medicei (1532-1713), gh ariiiivii delle varie arti, delle corporazioni religiose, dei duchi ili Urbino, dei principi di Piombino, ecc. Vi si conservano lettere ili Macchiavetli, Guicciardini, Galilei, Ariosto, Tasso, Savonarola, Michelangelo, Tiziano, Celimi, ecc.
I curiosi vi possono veder manoscritti su scorze d'alberi e tavolette incerate, l'atto originale dcl-l'nnione delle Chiese greca e latina nel Concilio di Firenze del 1139, ecc. Vi è poi ancora la stamperia
Archino dell'Opera del liuoiuo. — Molti codici pregevoli di codesto archivio furoii distrutti da un incendio; esso è però sempre mollo importante come quello che contiene i documenti ri-sguardanti la costruzione del duomo, del campanile e anche di San Giovanni (la cui opera speciale fu soppressa nel 1818) e per la ragione clic dal 1502 vi si depositavano i testamenti. Recentemente vi fu ordinato ed aperto al pubblico il museo di Santa Maria del Fiore.
.lrclihii Notarili, — Con facciata nello stile del secolo XIV, in via dell'Orinolo, comprendono gli atti che trovavansi in addietro in Or San Michele e iu Mercato Nuovo e racchiudono perciò un materiale importantissimo anche per gli studiì storici. Fra gli impiegati ve n'ha di quelli capaci di leggere e copiare documenti paleografici.
Sono ancora iti Firenze altri archivii minori fra cui l/L'r/ii'Wo dell' Arcivescovado nel palazzo arcivescovile con collezione pregevolissima di pergamene risgnardanti la Mensa episcopale.
Istituto l'niuTsitario superiore defili slmili. — In piazza San Marco e formante angolo a sinistra con via della Sapienza. Già nel 1429 Nicolò daUzzano (capodel partito conservatore fiorentino nella prima metà del secolo XIV, morto nel 1433 e che ha nn busto in terracotta colorata nel Museo Nazionale)aveva tolto a fondare l'università; ma la costruzione restò a mezzo dopo la sua morte e la Repubblica ne volse ad altro uso la ricca dotazione. Nel 1515 Lorenzo De Medici duca d'Urbino vi pose le sue scuderie. Cosimo 1 vi allogò i leoni della città che lo incomodavano a palazzo Vecchio e vi apri nn maneggio ancora visibile pei cavalli della gioventù patrizia. Oggidì la scienza vi ha ripigliato i suoi diritti e riaperto le varie sue sedi e al primo piano vi si vede il già descritto Musco Indiano del conte Angelo De Gidieruatis.
Istituto Tecnico Galileo e Istituto di Scienze Sociali. — (ili edilìzi fra le due vie taciturne del Mandorlo e Laura (aperta da Lorenzo il Magnifico