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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c202
   l'arLe Terza — Italia Centrale
   Amiantinus, il più antico manoscritto conosciuto della Vulgata, trascritto da Ccolfrido, abate di Wearrnouth (Norlliuuibcrlaiid), il maestro del venerabile lìeda, fondamento importantissimo di ogni edizione critica della versione di San Gerolamo, cosi dell'Antico come del Nuuvo Testamento ; I Virgilio Mediceo, il manoscritto più antico del poeta, riveduto da Terzio Rufo Asterio Aproninno, circa il 494, e contenente le opere tutte del poeta mantovano, trattone pochi fogli delle Bucoliche; il manoscritto più antico delle Pandette di Giustiniano, preso dai Pisani, (piando s'impadronirono, nel 1135, di Amalfi. « Coperà ora nota col nome di Pandevtae Florentuiae, dice Gibbon, scritta in un carattere franco e bello, si compone di due volumi in qnailo, con larghi margini sii pergamena solfile e i caratteri latini rivelano la mano di un amanuense greco » (1); due Frammenti di Tacito, il primo dei quali contenente, nel più contorto e difficile carattere longobardico, i primi cinque libri delJ7s/orfij e gli ultimi sei degli Annali e probabilmente del secolo XI ; il secondo, proveniente dal monastero di Corbey, in Vestfalia, fu comperato da Leone X dallo scopritore Arcimboldi per la somma di 500 fiorini d'oro;questo manoscritto, piti leggibile del precedente, può risalire sino al VI secolo ed è runico che contenga i primi cinque libri degli Annali,
   Altri codici importanti sono: un Quinto Curzio del X secolo, il testo più antico di codesto storico, e la Divina Commedia la cui trascrizione fu ultimata, come, rilevasi dalla nota in tino, il giorno clic. Gualtiero di Brie.mie, duca d'Atene, fu espulso da Firenze (1313), vale a dire 22 anni dopo la morte dell'Alighieri.
   Il Derameronc, trascritto nel 138 i dall'autografo dell'autore da Francesco Mannelli, suo figlioccio, consola i bibliofili della perdita dell'originale; contiene parecchie curiose note marginali e l'ortografia si differenzia assai da quella delle moderile edizioni
   11 famoso Codice, miniato e postillato delto del pindajnlo, interessantissimo per la storia economica ed edilizia di Firenze»
   Uu esemplare delle epistole Ad Fumiliares dì Cicerone ì> di mano del Petrarca di cui conser-vansi inoltre alcune lettere, e la firma autografa sulla prima pagina di un Orazio.
   Citeremo ancora uu Terenzio di mano del Poliziano; una copia della celebre Lettera con cui Dante respinse sdegnosamente le condizioni impostegli per far ritorno a I irenze; scritti inediti di Marsilio Fieiuo; una descrizione in versi della perdona del poeta divino in mi manoscritto di Dante del secolo X\ ; gli atti originali, firmati e sigillati, del Concilio dì Firenze nel 113',).
   Alcuni dei manoscritti siriaci, particolarmente dei Vangeli con la data del DOG, dal monastero dì Zagba nella Mesopotamia, contengono illustrazioni che offrono bei modelli dell'arte bisantìna. Nel Canzoniere veggonsi ì ritratti di Petrarca e di Madonna Laura del secolo XIV.
   E per ultimo: l'Fvangeliarium Aureum dalla cattedrale di Trebisonda; un Messale del sec. XIV con illustrazioni di Don Lorenzo, monaco camaldolese, e parecchi altri sacri libri illustrati di gran valore e bellezza, inclusiveun Vangelo, di Filippo Torelli (1450); un Lezionario, di Giovanni d'Antonio (1440); un Messale, di Gherardo da Monte (1485) ed un Antifonario, di Francesco d'Antonio, contenente una miniatura squisita dell'/ln-minziaiione in data 20 giugno 1471, un antico interessante Mappamondo del 1410 mostra le sorgenti del Nilo in due grandi laghi.
   Nel 1884 il Governo Italiano acquistò, per la somma di 23,000 lire sterline, la colìezionedi manoscritti Ashhurnhnm iti Inghilterra e la collocò nella Laurenziana. La collezione comprende circa 2000 codici, la maggior parte dei secoli XIV, XV e XVI risgnardanti l'istoria politica e letteraria di Italia; alcuni codici latini (ira i quali un Plinio rarissimo) dei secoli X, XI ed anche alcuni manoscritti di Napoleone I.
   Fra 1 tesori della Laurenziana non vuoisi dimenticare finalmente un manoscritto di Eschilo e Sofocle del secolo X, l'unica autorità pel testo.
   Biltliole® lìiccardiana, — Nel piano superiore del palazzo Riccardi, con ingresso da via dei Gi-nort, fu fondata nel secolo XVI da Riccardo Romolo Riccardi e comperata nel 1812 dal Comune di Firenze, il quale la cedette poi allo Stato clic la convertì in biblioteca pubblica. F specialmente importante per la storia fiorentina e per l'antica letteratura
   Contiene 30,000 volumi e circa 4000 manoscritti. Fra i codici con miniatura è notevole un Dante del secolo XIV con uno dei ritratti piti autentici del poeta; Giovanni Villani, anch'esso del secolo XIV ; Dei Rimedii della Fortuna, del Petrarca; i suoi Trionfi, ambedue del secolo XV; Virgilio, dello stesso secolo; un trattato dell /Irte delia seta ; le Gesta di Francesco Sforza, ecc.
   Fra gii autografi annoveratisi Lettori di Poliziano, Laudino, Vespucci, e scritti di Benvenuto Cellini, Leon Battista Alberti, Pico della Mirandola, Benedetto Varchi, Marsilio Fidilo; le Storie Fiorentine, del Macchiavelb, ecc.
   Fra gii incunaboli trovasi il Dante, illustrato da Sandro Botticelli.
   Fra i manoscritti, che ascendono a 4000 circa contatisi 3000 codici di autori italiani, 700 codici latini, 100 codici greci ed ebraici, oltre 500opu-scoli rarissimi.
   (1) S. E. Martini, ex ministro dell'Istruzione Pubblica, presentò non ha molto a S. M. Umberto 1 una copia fotografica di queste Pandette.