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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c202
   l'arLe Terza — Italia Centrale
   fiorentini Benedetto Squilli (eon opificio in via de' Servi) e Giovanili Sconditi (in via del Cocomero), quindi Guasparri Rapini. Disegnatori dei cartoni a que' tempi furono i pittori Stradano, Alessandro Allori, lìutteri e Bernardino l'occctti.
   Nel secolo XVII Ferdinando I ebbe maggior vaghezza pei lavori iu pietra dura; Ferdinando II per contro ravvivò la fabbricazione degli arazzi facendo venir da Parigi Pierre Fevòre, sotto il quale l'arazzerla fiorentina giunse al massimo splendore e si segnalò principalmente per 1 imitazione dei dipinti a olio negli arazzi. In luogo dell'ordito alto sottentrò il basso sotto la direzione del Termini e l'esecuzione di Leonardo Bernini e Vittorio Demigott. I cartoni furori fatti dal Sagrestani (valente nell'arte decorativa), dal Castner (pei paesaggi), da Lorenzo del Moro, Vincenzo Meticci e óiuseppe Grisone. Nel 4737, dopo la morte dell'ultimo dei Medici, il Governo chiusela manifattura degli arazzi.
   Collezione delle Stom-e antiche. — Venne fondata nel 1884 e contiene, nelle prime cinque sale, più di 1000 stolte con ricchi disegni dal XIV al XIX secolo; stole, piviali ed altri siffatti abbigliamenti ecclesiastici, vesti per uomini e donne (lei secoli XVII e XVI11, ecc.
   Musco di Storia Naturale. — Trovasi in via porla Romana e comunica col palazzo l'itti per mezzo di un corridoio costruito su disegno di Pasquale Poccianti. GiuseppeMartellidiedeildisegno della celebre Tribuna dedicata a Galileo ed inaugurata nel 1841 in occasione del solenne Congresso degli scienziati in Firenze.
   Nel cortile d'ingresso, restaurato dall'architetto Martelli, è un globo terrestre di grandi dimensioni e sul pianerottolo della prima scala una sfera armillare costruita secondo il sistema di Tolomeo. Nei vestiboli del primo e secondo piano furono posti busti in marmo e medaglioni eoi ritratti dei più celebri fisici, naturalisti e matematici.
   Le. collezioni messe insieme dai Medici furono ampliale dal granduca Pietro Leopoldo e molto fu aggiunto da quelle del 'l'argioni 'Pozzetti, naturalista di grido ed autore di opere insigni. Il Museo contiene molti oggetti di grande importanza scientifica esposti nel secondo piano.
   La serie mineralogica e ricca di minerali e di pietre preziose d'ogni fatta In un corridoio elevato di pochi gradini vedesi classificata per ordine scientifico una ricchissima collezione di minerali anch'essa, fra cui gli acidi liberi, lo zolfo e le sostanze metallurgiche.
   La collezione ornitologica è ben disposta; quella dei fossili scoperti in Val d'Arno di sopra, è particolarmente meritevole dell'attenzione del naturalista, rome quella che contiene avanzi del mastodonte, dell'elefante, del rinoceronte, dell'ippopotamo, della tigre, della iena, del cervo gigantesco, ecc.
   Estesissima la sezione botanica, particolarmente
   l'erbario, la maggior parte, del quale, in un con una copiosa libreria, fu legato, non ha gran tempo, al granduca dall inglese Bai ko.r Web'h, autore, di un'opera voluminosa sulle isole Canarie.
   La galleria dei prodotti vegetali è non meno interessanti; che bene ordinata. Lezioni di geologia, fisica, anatomia comparata, zoologia, chimica e botanica sono impartite dai professori addetti al Museo. I modelli in cera dell'anatomia vegetale illustranti la struttura delle piante furono preparati jiriiicipalmente sotto la direzione del celebre Amici. Grandemente interessanti, oggidì in ispecie, sono le rappresentazioni ingrandite dei parassiti microscopici che producono od accompagnano la malattia delia vite.
   Tornando nel primo vestibolo si entra nelle stanze in cui sono collocale le collezioni del regno animale. Nelle due prime sale vi sono i zooliti e nelle cinque susseguenti è riunito tutto ciò clic si riferisce al sistema degli esseri articolati, classificati per ordine scientifico. Nell'attigua galleria sono i molluschi viventi ed i fossili, non che varii disegni a colori di conchiglie univalvi, attribuiti a Jacopo Li gozzi. La collezione dei pesci fu collocata nelle due camere seguenli ; nella terza i rettili e nelle due ultime la serie ornitologica, in questi ultimi tempi arricchita di specie rarissime. Vengono quindi le preparazioni d'anatomia comparata ed alcuni saggi di anatomia animale. Vi si vedono infatti ; lo sviluppo progressivo delle uova e la loro trasformazione ; gli organi della fecondità prodotta dal maschio; la struttura dell'occhio e del cervello in questi stessi animali; gli organi cireolatori!', digestivi o riproduttori nei chelorìri; l'organizzazione dei pesci; l'organo elettrico delle torpedini; la storia dei crostacei, dei moli liscili cefalopodi e dei gasteropodi polmonari; lo svi-luppodel baco da seta, della mignatta ed un saggio della struttura della vipera. Questi oggetti furono plasmati in cera dal rinomato Clemente Susini e dai suoi non meno illustri successori padre e figlio Calenzuoli e Calamai.
   Ma la collezione di fama mondiale nel Musco di Storia Naturale di Firenze é quella dell'zlnn-tomia Umana, di cui giova dar qui l'elenco.
   la Sala. Collezione delle ossa che compongono lo scheletro dell'uomo. Sezione orizzontale e verticale del cranio. Sezione comprendente le ossa, rappresentate in modo da poterne comprendere l'organizzazione interna. Il bacino della donna eon misure graduate, secondo ì diametri di questo canale osseo.
   Sala. Due scheletrì modellati in cera, uno de'(piali rappresenta le ossa spolpate, insieme unite e combinanti le diverse articolazioni.
   3' Sala Preparazioni osteologiche. Modelli rappresentanti parti elementari dell'organizzazione umana.
   4« Sala. Esposizione muscolare della parte capelluta della testa, della faccia, dell'organo