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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Firenze m
   oggetti più rilevanti, (ièna premettere clic il Mnseosiarrifclii recentemente di un gran numero di oggetti scoperti in questi ulti itti anni negli scavi eseguiti dal cav Falchi nella necropoli di Velli-Ionia e di altri luoghi; questi oggetti l'irrori» disposti in mia serie di sale al piano terreno con distribuzione geografica. I.e, prime Ire sono di Vetmlmia e di l'opuhmia: fra gli oggetti vettrlo-niesi priineggiauo le provenienze della tomba detta ilei duce; la laiti Visentin, di Liceità (superbo vaso nero), di Orrido (armatura completa evasi panatennici antieljissiiiiifj la di Eartonn; la (V1 e 7' di Chiusi (interessante serie di canopi funebri); l'S'la galleria Iniiensecon bassorilievi architettonici della massima importanza.
   I1 Sul a. Contiene un'ampia collezione, ili vasi neri di varie formo, f jgicrinente
   eotta. 1 più imperlanti furoii trovati nei dintorni di Chiusi, Cortona e nella necropoli ili Sarleano. Molti di codesti vasi sono di forma elegantissima ed alcuni coperti di bassorilievi stiacciati. I vasi antichi di tal l'alta rinvengonsi pi mcipalineiite in quelle parti dell'Etra ria centrale die conti nano con vai di Chiana. Giare canopichc, quasi particolari a Chiusi, e consistenti in vasi ovali oblunghi in terracotta, col coperchio formato di una testa umana che puossi supporre l'etligie della persona di cui conteneva le ceneri.
   2J Sala. Superbi vasi neri con rilievi e disegni neri principalmente di Chiusi e di Orvieto. liueeheri, o vasi ili terra sigillarla, con decorazione figurata più sviluppata ed ultimi prodotti delle fabbriche di detti buccheri a Chiusi.
   3a Sala. Vasi con figure nere su l'ondo rosso; vasi rossi senza figure : vasi, sedili e tavolini di bronzo e bei vasi gialli e scuri con ligure d'animali incise e figure nere.
   -ia Sala. Lampe e candelabri in bronzo e parecchi figurati; elmi, corazze, schinieri, serrature, pugnali, ascie, punte di lancie, arnesi da cavalli, scudi figurati, sitale, sproni, anelli, orecchini, arnesi domestici, ecc. Lavori in avorio, fra cui statuette d; \jiollo e un Satiro (trovati a Tarquinia), di Giove e Semele, di Teseo e il Minotauro, ecc. In mezzo vetrina con figure in bronzo, candelabri, vasi dipinti e lavori in alabastro.
   51 Sala. Coi bronzi più rinomati e in mezzo la celebre Chimera etnisca (.00 av. C.), trovata nel lfAO in Arezzo, animale favoloso, davanti leone, in mezzo capra con coda di serpente ed un'iscrizione etnisca sulla gamba anteriore. Le ferito nel fianco sinistro e nel collo della capra suggeriscono « he il bronzo formava parte di un gruppo di lìellerofontc che ttedile la Chimera. Statua dell'O/f/Zore, ni bronzo, cun iscrizione etnisca sul lembo della veste, rinvenuta ilei 1050 liei letto del Sangninetlo presso il lago Trasimeno e restaurata nel 1505. Ilall'iscrizione si raccoglie che la stallia rapprrseuta eerto Aulo Metello, liglinolo di Velie e di Vezia. Statua iu
   bronzo di Pali aie Atene (Minerva) del secolo III av. C,, danneggiata dal fuoco, trovata presso Arezzo nel 1511. Collezione ili specchi in bronzo greci ed etruschi, alcuni dei quali con disegni bellissimi. Silvia (secchia od urna) filmala iu bronzo, sotto vetro, proveniente ila Volsi uhm (lìolsena), già dorata, con rilievi
   0-1 Sala. Con iu mezzo il bello e rinomato vaso Francois, trovato nel I8Ì5 ila A. Fi'an i;ois in tuia tomba a Dolciano nella vai ili Chiana, forse il più liei v iso greco esisleule. E tutto ornato ili dipinti rappresentanti la Cacciti del cinghiale Cah'donio, Ili tomo di l'esco e de' suoi compagni dopo l'uccisione del Minotauro a Creta; Combattimento dei Centauri e dei Lìpiti ; CU liei che ranno alle nozze di l'eleo e Veti vestita da sposa; Funerali di Patroclo; Slortedì Trailo, ecc. eoi nomi ilei personaggi in caratteri greci, circa del 550 av. C., in uu con quelli degli artisti Er-gotiino, che fece il vaso, e Clizia, che lo dipinse. Anche il piede del vaso va ornato ila uno dei pigmei con la gru II vaso fu rinvenuto in frammenti, alcuni dei quali mancano sempre.
   1* Sala. Con vasi neri non dipinti, statuette, teste, frammenti, urne cinerarie in pietra e in l'urina di tombe o case, ecc.
   8J Sala. Con ornamenti d'oro, anelli-sigilli, eaiuniei, gemme, medaglie in rame; bellissimi vasi in vetro, alcuni con rilievi.
   0' Stila. Sarcofaghi con ligure giacenti e sedute dei defunti e in mezzo un bellissimo granile sarcofago in terracotta da Chiusi (1878), sollo vetro, con donila giacente ed ornala, avanzi di colori ed iscrizione etnisca.
   IO3 Stila. Gino cinerarie, con rilievi principalmente di l'ili funebri. In mezzo il celebre sarcofago ili alabastro da Curiicto (1870) con combattimenti delle Amazzoni dipinti a tempera ed assai ben conservati in parie, del secolo III avanti Cristo.
   lìronù greci e romani, già alla Galleria degli Uffizi ; comprendono il celebre Idtdiiw scoperto a Pesaro net I5IÌ0 e portalo ai Medici dal mairi inolilo di Vittoria della Povere ; una lesta di cav allo e numerosi piccoli bronzi, alcuni di eccellentissimo lavoro.
   G.vij.ebia degù Arazzi. — Aperta nel 188:! e la prima di tal fatta in Italia, espone princtyal-ineiite lo sviluppo della fabbricazione degli arazzi in Toscana e comprende 12 S- esemplari ili artisti nazionali e stranieri. Le prime sale contengono indumenti e ricami ecclesiastici, uno fra ! quali del secolo XIV con I Incoronatone della Vergine fra angeli, i dodici apostoli, molti santi e scenette del Nuovo Testamento.
   Gli arazzi nelle altre sale appartengono in gran parie agli artisti fiamminghi chiamali da Cosimo I a Firenze, i quali lavorarono sui cartoni allestiti dal Pranzino, dal Sai viali, dal Ponloniio, dal Uacchiacca, ecc. Ai tiaiiuninglii tennero dietro i
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