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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   c202
   l'arLe Terza — Italia Centrale
   la Vergine e il lìumbino, un l.orenio di Credi in marino ed ima statuetta del Ilultisla, del Kos-sellino; la Croci/iasione di S. Pietro e S. Pietro scarceralo, ili Luca Della Robbia; uu busto di Piero de' Medici, detto il Gottoso, e un altro di liinaldo della Luna, di Mino da Fiesole.
   Sala dei sigilli, collezione di 33 sigilli dei tempi romani e di 2318 dal XII al XVII secolo, divisi in ecclesiastici e civili; i primi dei papi, cardinali, patriarchi, arcivescovi, vescovi, capitoli, chiese, confraternite, ospedali, abbazie, ordini monastici, ecc.; i secondi dei Comuni, città, castelli, corporazioni, partili guelfo e ghibellino, arti e mestieri, magistrature, università, professori, dottori, famiglie cospicue dinastiche, inagnatizie, paesane, ecc. Una terza divisione comprende i sigilli esteri.
   In altre vetrine, monete e medaglie della zecca fiorentina, fra le altre il conio della medaglia di Cosimo Pater Patriae, di Vittore Pisano; quello della medaglia di Lorenzo il Magnifico; quello della medaglia di Clemente VII, di Benvenuto Gel-lini e quello della medaglia di Pietro Rombo, inciso nel 1032 da Valerio Pelli. In altra vetrina, monete toscane dal 1182 al 1000. Alle pareti, arazzi delle fabbriche fiorentine e dei Gobelins sotto Luigi XV.
   Musco Archeologico. — In via Colonna; comprende il Museo Egizio, il Musco EIrusco e i bronzi antichi; più la Galleria degli Arazzi e la Collezione delle Stoffe antiche.
   Museo Ecizio. — Dividesi nelle seguenti sei sale: Sala delle divinità, 2a Sala delle staine, bassorilievi e iscrizioni, 3a Sala delle mummie,    Noi non possiamo naturalmente enumerare neppure i 7000 oggetti esposti iu queste sei sale e ci staremo paghi ai brevi cenni seguenti.
   Il Museo Egizio si compone di una collezione doviziosa di antichità egiziane, formata dal Ro-scllini nella spedizione Franco-Toscana iu Egitto nel 1828-29. Questa collezione fu trasportata nel 1853 dal convento ili Santa Caterina — trasformato allora in caserma dei carabinieri — nel convento secolarizzato di Sant'Onofrio, clic ritroveremo più oltre. Gli oggetti raccolti in quella spedizione furono ordinati con molta cura dal prof. Migliarini che ne stampò un catalogo particolareggiato nel 1859: la collezione fu notevolmente aumentata dallo Schiaparelli dopo il 1809.
   Nel vestibolo è un quadro in cui sono effigiati i componenti la spedizione, Champollion, Rosolimi, il botanico Raddi, ecc., dal pittore Angelelli che ne faceva parte anch'esso. Champollion ò vestito alla turca, con alla destra il Rosolimi ed ambedue stanno porgendo ascolto alle parole di uno sceicco, mentre il botanico Raddi stringe in mano alcune piante. Vi si veggono pure alcuni sarcofaghi, un capitello o triglifo rappresentante
   la testa della Dea Ator dalle orecchie di vacca ed una iscrizione in geroglifici composta da Gliam-pollion il Giovane, in cui è detto che Leopoldo 11 i'oudò quel museo per la sua munificenza.
   In una sala contengonsi sarcofaghi, bassorilievi, una grande quantità di Stelced alcune Mummie; il Monolilc di granito grigio fu rinvenuto a File (Pliilae, isola del Nilo con magnificile rovine) ed apparteneva al gran tempio d'Iside innalzato da Tolomeo Evergete li e dalla regina Cleopatra, dei quali si leggono i nomi sopra la cavità media iu forma di porta. Nella base sono scolpiti il ciclo superiore e inferiore, con allato il simbolo della beneficenza. La Stela di n. 1510 porta effigiato il Dio Moni che trascina seco quattro provincie, e sta di fronte a Scsostri armato di asta e di clava, questa pietra di un'antichità remotissima fu raccolta da Rosellini in Ouadi-IIalfa, nella estrema Nubia.
   E notevole porzione di parete interna di un Ipogeo scolpita e colorala, ove si vede la ccre-nionia di una offerta al nobile capo, scriba reale del tempio Patii. In una Stólti isterica è rappresentato il re Kcnephta 11 iu atto di tenere per i capelli un prigioniero asiatico per sacrificarlo al Dio Palli.
   Le Mummie sono contenute in sei nicchie con cristalli. Nella quarta nicchia la cassa di platano orientale che contiene la Mummia porta in caratteri greci questa iscrizione: « Tclesforo, chiamato Mikkos, uomo da bene ed eloquente, ha vissuto sotto Marco Aurelio, Antonino e Lucio Aurelio Vero imperatori ». Nell'interno della cassa è dipinto il suo ritratto col eoslume del suo tempo assai barbaro. Statua di Faraone Thuhnosis 111 della XVIII dinastia, scolpita in granilo nero, trovata nei pressi di Tebe.
   Negli Armadii si conservano vasi funebri e di uso domestico; {strumenti musicali ed utensili domestici ; pitture all'encausto, in pietra ed in legno; frammenti di casse da Mummie e d'iscrizioni ; animali imbalsamati ; cofanetti e ccnotafii; maschere; amuleti e oggetti di vestiario.
   In un'altra sala : Immagini di divinità egizie, in bronzo, in pietra, in terra smaltata e legno; animali simbolici e del cullo, scolpili in diverse materie; emblemi, figurine funebri e scarabei; gioielli ed ornamenti diversi. E da notarsi nel mezzo della sala un carro da guerra formato di più qualità di legni; le parti rettilinee sono di quercia, le curve di frassino. Il giogo è di carpino orientale. Le commettiture sono fasciate di scorza d'albero e gli ornamenti di osso fossile. Sembra che abbia appartenuto ad un guerriero Scita. Nel Corridore si conservano alcuni manoscritti egizii in papiro ed in tela.
   Museo Etrusco. —Si coninone principalmente della collezione clic stava in addietro nella Galleria degli Uffizi ed è distribuita in dieci sale al primo piano, delle quali descriveremo succintamente gli