Firenze
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abbia inai prodotto im'oprra rosi perfetta per bellezza e colorilo » (Ilio).
Rosso Fiorentini). Angelo clic suona la chitarra,
Rubens. Ritrailo d'Isabella Brandi, sua prima moglie; il Piacere e il Dovere; Venere e Adone; Schizzo delle Tre Grazie a .Madrid.
Rugsdael. Paesaggio dopo la pioggia, sotto vetro.
Salvator Rosa. Marina con sfondo roccioso.
Santi di Tito. Testa di una giovinetta.
Sarohìo. Trasfigurazione. « Bel colorito, ma mal resa l'azione degli apostoli » (Kuf.len).
Schalken. Giovinetta con una candela accesa; Giovinetta iu rosso clic sta cucendo al lume ili mia candela.
Schàufeìein. Cinque quadri con scene dalla vita dei Ss. Pietro e Paolo.
Schidoac. Sacra famiglia ; Ritratto di 1111 Guerriero (detto Sebastiano del Piombo).
Seghers, Fiori.
Simone Martini e Lippo Ilemmi 1, Annunziata, tenera e bella, al dire di Kugler. Il secondo, Menimi, aggiunse probabilmente gli ornali
Stingetemi. Fanciullo che sia soffiando bolle di sapone.
Siujdcrs. Caccia all'orso.
Sodoma. S. Sebastiano legato ad 1111 albero e colpito da tre freccio che leva il volto al cielo con espressione perfettamente divina. Serviva in prima di stendardo nelle processioni. Secondo Jameson è il più liei quadro di S. Sebastiano dei tanti che esistono, non eccettuato il recente del vecchio Rodesti nella cattedrale di Porlo Maurizio. Dietro una bella Sacra Famiglia.
Sogliani. La Vergine e Fanciulli.
Steen. Colazione in un giardino.
Sustermans. Ritratto di Galileo.
Teniers. Pentimento di S. Pietro.
Tmtoretto. Divoli davanti Sant'Agostino; Ritratto di un vecchio seduto; l'architetto Sanso-vino nella sua vecchiezza.
Tiziano. Anche di lui come di Raffaello abbiam parlato sotto Tribuna descrivendo la famosa Venere d'Urbino; aggiungeremo ora gli altri suoi dipinti, fra i (inali un'altra Venere, inferiore alla precedente e dipinta insieme ad essa per Francesco Maria, duca di Urbino. Ritratto di Francesco della Rovere, duca di Urbino, e ritratto della moglie di lui; Schizzo di una battaglia a Cadore per ini dipinto distrutto, nel 1570, da un incendio nel palazzo ducale; Giovanni de' Medici delle Bande'.Nere, padre di Cosimo I, dipinto dopo la sua morte a soli 20 anni. Il volto esprime severità, Istrema sagacia ed acume; l'elmetto e la corazza rifulgono come riflettenti la luce del sole; Flora, ritratto di una signora clic alza con la sinistra una tenda di damasco ed olire delle rose con la destra; Versine e Bambino, schizzo perla Madonna detta di Pesaro a Venezia; Madonna con fanciulli e Sant'Antonio l'Eremita, sotto vetro ;
Caterina Coruaro, regina di Cipro, in abbigliamento greco e con corona gemmata sui capelli castagni, con la ruota, strumento del martirio della Santa omonima, sua patrona. Ritratto di Beccadelli, arcivescovo di Pisa, tutore del giovane cardinale Ferdinando de' Medici e nunzio a Venezia nel 1552 ove Tiziano lo dipinse: bella testa, semplice, espressiva, con berretto quadrato ed un breve iu mano di papa Giulio 111.
Van Aelst, Passeri morti.
Vun dei llegiìeii. Sala municipale d'Amsterdam.
Van Ihjek. Ritratto della principessa Marghc-1 ita di Lorena; Vergine e Bambino con angeli (in tjrisaiUe).
Van der Weijden Sepoltura di Cristo, con particolari di precisione maravigliosa.
Fon llegek. Adorazione dei Magi.
Vasari. Lorenzo de' Medici, con molti acces-soi'ii allegorici malagevoli a spiegare; Ritratto di Alessandro ile' Medici, primo duca di Firenze, anch'esso con illusioni recondite. La nera carnagione, le labbra tumide e i capelli neri indicano il sangue moro della madre, di Alessandro.
Vecchietta di Siena. Adorazione dei Magi con cinque Santi
Velasipicz. Filippo IV di Spagna a cavallo; dubbia è l'autenticità dì questo dipinto, ma vuoisi fosse il ritratto inviato a Pietro Tacca, dal quale egli esegui in Firenze la statua in bronzo nella l'Iaza del Oriente a Madrid.
Walteau. Scampagnata, sotto vetro.
WuMwenmun. Cacciatori a cavallo.
Museo Nazionale. — Trovasi nel palazzo del Podestà, 0 Bargello, che abbiamo già descritto al capitolo Palazzi, e che fu convertito, nel 1805, in Museo Nazionale per allogarvi particolarmente gli antichi oggetti che illustrano l'istoria, le arti, le industrie e i costumi della Nazione.
Presentemente il Museo è ricco principalmente di scolture, iu marmo e 111 bronzo del Rinascimento, ad esempio, di Michelangelo, Donatello, Luca, Andrea e Giovanni Della Robbia, Pol-lajuolo, Mino da Fiesole, Benedetto da Majano, Benedetto da Rovezzano, Antonio Roselline, Ci-vitali, Andrea del Verroccliio, Gioberti, Brunel-leschi e Gian Bologna. Contiene anche freschi importanti di Giotto (?) e Andrea del Castagno, la collezione di rarità artistiche legata dal francese Carraml ed una ricca collezione di maioliche delle fabbriche rinomate di Urbino, Castel Durante, Gubbio e Faenza.
S'entra per la porta principale in via del Proconsolo e si pon piede a pian terreno nella
Piuma sai.a della collezione delle aiimi, in cui adunavansi anticamente i giudici e 1 notai del Capitano del Popolo; i dipinti decorativi sono moderili, di mano del prof. Bianchi, nello stile del secolo XIIr, con l'arme del podestà dei secoli XIII e Xl\. La collezione delle armi è piccola, perché