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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Firenze
   1-181
   servì un frammento del così detto Tempio del Soie di Aureliano, in IUinn.
   Palazzo Bartolomiiiei. — In via Lunbertesca, ha lina bella quadreria in cui amniiransi fra gli altri dipinti: la Deposizione, del I laniccio ; Teli e Xelluno, del cav. d'Arpino; la Cariti), ili Carlo Dolci ; una delle tante vedute di Venerili, ilei Canaletto; un l'omo e una Donna, del (ìnereino; Due Battaglie, del Borgognone ; ma sopratntto un leonardesco ritratto di Pier Sederini, ecc.
   Palazzo limi tu ri ina, già Virroliiii. — In via dei Servi, cominciato nel 1550 da Domenico, figlinolo minore di Iìaccio d'Agnolo, con elegante cortile ornato ili 12 colonne. I moderni e belli ornati a fresco e sgraffito furono eseguiti da l'amlinelli e Sarti nel 1855.
   Palazzo Piiioiiilfliiiiniti. — Nella piazzetta ili Santa Trinila, costruito nel secolo XIII. Appartenne agli Scali e inerita menzione perchè nel 1830 Gian Pietro Vieussenx, già mercante d'olio in Porto Maurizio, apri in esso un Gabinelto letterario copiosamente fornito di libri e giornali e ritrovo dei più illustri letterati di Firenze e d'Italia.
   Palazzo Caniliiani. — Non lungi dal palazzo Capponi, costruito dove era in addietro l'ospedale di Santa Lucia Vi nacque Fletta dei Cani-giani, madre del Petrarca. Bel cortile di stile antico, decorato anche da una Madonna del Della Bobbia.
   Palazzo f.a,>,ioiii. — In via de' Bardi, ricostruito da Lorenzo di l'icvi (?). Fu residenza di Nicolò d'lizzano (1350-1433), tre volte Gonfaloniere e capo del partilo degli Albizzi, avversario di Cosimo ile' Medici. Sua figlia ed erede Ginevra sposò un Capponi, donde il nome e la proprietà del palazzo.
   Altro Palazzo ('.apponi. — In via Gino Capponi, dimora dell'illustre storico e letterato di questo nome, fu costruito su disegno dell'architetto Fontana nel 1701, sotto la direzione degli architetti Buggeri e Cecchini che vi incorporarono la casa del pittore Stradano. La vòlta della sala grande, coni'a nco varie altre sale, furon dipinte a fresco dal l'oneriti.
   .Merita una visita la bella e ricca galleria di quadri divisa in cinque sale contenenti dipinti ilei Borgognone, ili Salvator Itosa, Bronzino (ritratto del fiero Pier Capponi), Carlo Dolci, Filippino Lippi (Comunione di San Girolamo)-, Maratta, Gnercino, Marone, Franciabigio (suo ritratto); lìezztioli (Gino Capponi); Monti (Ij) studio di Michelangelo); Sabati-Ili (Il conte
   Ugolino), ecc., sopratntto lina Madonna, di Francesco Brini.
   Palazzo Ceppari'llo. — In via del Corso, appartenuto ai Salviati, fu condotto alla presente sua forma nel 1505 da Bramante Lazzeri. In quei pressi avevano le loro case i Portinol i dai quali nacque la Beatrice di Dante.
   In questo palazzo albergò anche Giovanni delle
   Fig. G4. — Firenze : Palazzo Bartolini.
   passò la fanciullezza Cosimo madre Maria Salviati.
   Bande Nere e custodito dalla
   Case dei Cerchi. — Fra il gruppo fra la via e il vicolo dello stesso nome: si notano ancora alcuni avanzi incorporati in costruzioni moderne.
   Palazzo Corsi. — Nell'allargamento della via Tornabnoui pel Buonajnti nel 18f>7, ricevè la forma presente in luogo della primitiva attribuita a Michelozzo Giovanni Tornabuoni. La loggetta a nord è del Cigoli. La prima Accademia Filarmonica in Italia tenne qui le sue radunanze musicali e qui fu eseguita la prima opera in musica, la Dafne del Peri, in occasione delle nozze di Maria de'Medici con Enrico IV di Francia.
   Palazzo Corsini. — In via Parione, dietro il Lungarno Corsini, lira in origine un Casino della famiglia Ardinghelli, dato in dono, dopo la confisca pel Comune, all'arcivescovo Scarampi che , lo vendè alla famiglia Altoviti. Nel 1554, dopo