Firenze
(14) Stanza da letto del Savonarola con una copia ilei suo rogo in piazza della Signoria dal-l'originale nel palazzo Corsini (1).
Santo Spirila. — Nel presente suo stalo, basilica a tre navate e ini trasversale a colonne, edificata (1471 1 i8f)sul disegno di Filippo l'.ru-nellesehi, la più bella chiesa lioivnlina de! Iiiuasci-niento e l'esempio più puro dell'applicazione alle chiese moderne dell'aulici stile basilicale romano ; ammirabile l'elegante semplicità nel complesso dell'edilìzio.
Nel 1292 avevano gli Agostiniani fallo costruire una chiesa ornala di freschi da Ci inabile, Giotto, Simone Martini e Giovanni Caddi Nel 1471 codesta chiesa fu distrutta, da un incendio durante la rappresentazione di un mistero della discesa dello Spirito Santo in onore di Giovanni Galeazzo Sforza, duca di Milano, e fu restaurata pel servizio divino sino al compimento della nuova chiesa pel Brunelleschi ; gli avanzi dell'aulica servono ora di magazzino pel dazio consumo.
La nuova chiesa di cui lìrunellesrhi aveva fatto nel 1433 un piccolo modello in legno, era andata innanzi lentamente sino al predetto incendio, ina andò poi rattamente sotto la direzione di varii altri architetti (poiché Brunelleschi era morto nel 1440) sì che nel 1482 era compiuta; il muro della facciala e l'ingresso alla sagristia furono però compiuti (1487-1490) secondo il modello di Salvi d'Andrea.
1mer.no. — E in forma di croce latina e la navata di mezzo ha il soffitto piatto in legname. Secondo le misurazioni del I'autozzi, ha una lunghezza di m. 97.33 e uua larghezza di in. 30.30 e conliene 38 cappelle. La facciata è rimasta incompiuta. Le navate sono forniate da eleganti colonne composite da cui spicca usi archi circolari. La decorazione interna delle tre porle del davanti è nuova e ricca. La finestra tonda sopra I ingresso ha una velriera colorala rappresentante la Discesa dello Spirilo Santo.
Il Coro é chiuso da magnifiche balaustrate di marmo e bronzo; a ciascuno dei sei angoli è collocala una statua in marmo di un angelo, con
statue nei due rimanenti dì San Giovanili e della W'riiine. Codesto coro fu jiirnmiiicialo nel 1599 ila Ciò. Rallista Miehrlozzi ed ultimato uri 10(18 con la spesa ili 100,000 scudi. Il ciborio è di un bel lavoro in pietra dura.
I 38 altari, cominciando a destra dell'entrata principale, eouleuguuo i seguenti capi d'arte :
I. Maria con quattro Santi e sullo Adamo, di l'icr Francesco Toschi, nello siile di Piero ili Cosimo. 2. Kimtia copia od imitazione della l'ietti di Michelangelo in San Pietro di Roma (la testa del Cristo in ispccie ili rara bellezza) eseguita, al dir del Vasari, da Nanni di Ilacciobigio pel mercante Luigi del Riccio ed ivi posta nel 1549. Le belle incrostazioni marmoree secondo il disegno del Fanlozzi son del 1832. 3. Statua iu legno di San Nicolò da Tolentino in una nicchia, secondo il modella di Jacopo Saiisovino e i due angeli ai lati l'uroii dipinti dal Franciabigio circa il 1512. 0. Martino di Santo Stefano, di Domenico Passionano, maestro di Lodovico Caracci, del 1000. 7. Gruppo manierato in inalino i\e\\' Arcangelo Raffaello con Tobia, di Giovanni Baratta, 1098. 9. Santa Monica in trono e dodici monache Agostiniane in ginocchio (ritratti della famiglia Capponi) attribuito a Fra Filippo Lippi. 10. ila-donna della Cintola, scolpita in legno allribuita a Donatello in un tabernacolo che non si scopre se non durante la prima settimana di settembre.
II. Altare del Buoiitalenti e Crocifìsso miracoloso, che scampò solo al suddetto incendio, della Compagnia dei Bianchi così faualica nel secolo XIV. 12. Cappella dei Netii Madonna col Bambino con San Martino e Santa Caterina che le presentano ognuno i coniugi Xcrli, nemici del Savonarola ; nel paesaggio in fonilo veduta della porta San Frediano e alcune piccole figure: pesto bel dipinto è ili Filippino Lippi. 13. Buona copia della Visione della Madonna per San liei-nardo, del Perugino, già in questa eappella ed ora a Monaco di Baviera ; fu eseguita dal Fichcrelli. 11. Due monumenti dell'illustre famiglia Capponi (quello di Neri di Gino Capponi e il medaglione del cardinale Luigi CappnnidO.V.)), ili Simone di l'etto).
(1) Gerolamo Savonarola era superiore del convento di San Marco quando la sede pontificia era contaminata da papa Borgia (Alessandro VI). Il Savonarola predicava con grande ardore la riforma della Chiesa, invitando i fedeli ad abbandonare la mistica Babilonia. Né si mostrò meno tenace contro i vizi e le scostumatezze de' suoi concittadini; i mucchi di volumi di autori profani furono dali per suo incitamento alle fiamme — donde la scarsezza delle edizioni primitive.
Papa Borgia era naturalmente il suo nemico implacabile; inoltre il suo zelo, non ìncn politico che religioso, gli suscitò un gran numero di avversarli. La domenica dello Paline del ti'JS il convento di San Marco fu da essi assalito e, dopo una lunga e fiera difesa, il Savonarola con alttì due frati, Fra Domenico e Fra Silvestro, fu tratto fuori e rinchiuso nella torre di palazzo Vecchio. Accusato di eresia, fu messo più volte alla tortura e il 23 inaggio 1498 fu impiccato co' suoi compagni ed arso in piazza della Signoria e quindi gittate in Arno le ceneri. Prima del supplizio fu sconsacrato: Io ti aepuro finita Chiesa militante, dissegli l'Inquisitore. Ma tu non puoi sejmrarmi dalla Chiesa trionfante.' rispos'egli con fierezza indomabile.