Firenze
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Fig. 45. — Firenze: Tabernacolo della chiesa d'Or San Michele.
— « Quattro tipi ineffabili, non della notte nò del giorno — non del mattino ut- della sera, ma della morte e della risurrezione — il crepuscolo e l'Aurora delle anime umane ».
Della statua della \otle scrisse Giovanni Battista Strozzi la ben nota quartina:
La Nolte che Iu Te>Ji in si dolci atti Dormir, fu da ua Angeli) scolpila In qoeslo sasso e, perchè d w, ba vila : Desiala, se Dui eredi, e parlerete.
I la tradizione volle attribuire a Michelangelo la risposta :
Grato m'è il sonno e più l'esser di sasso, Mei; Ire r 11 e il danno e la vergogna dura, Non veder, non sentir, m'è (jran ventura : Però non mi destar, deli! parla basso!
Di tutte le statue quella malinconica di Lorenzo è la più lodata. Dal suo carattere di riflessione profonda fialetta il l'ensieroso; ed è infatti la personificazione del pensiero contemplativo. La testa