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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Firenze 1-51
   od incompiuto lavoro di Donatello, in parte proseguito dal sito allievo l'erloldo e completato eoo imitazioni in legno quando i pulpiti furono eretti, un secolo dopo la morte dell'autore, che ò pure sepolto in San Lorenzo. Nel mitro di destra,
   del roro, della nave traversa ed in parlo anche del chiostro annesso Molto il lìrnuclleselii nel I liti, gli successe come architene Antonio Maltolti, il quale modificò il disegno, ma come precisamente si ignora.
   La chiesa di San Lorenzo è una croce latina in forma di nn T a Ire navale separate ila sette Colonne monolitiche di pietra serena non scanalale, mentre sono scanalali pilastri nei muri. La navata di mezzo ha una vòlta in legname con rosette. La lunghezza totale del braccio maggiore misura ni. 75.50; la larghezza delle navate, comprese lo cappelle, 3-2.1-1; il braccio più corto è lungo 111. 52.00 e largo ni. 24.70. L'altezza della navata di mezzo è due volte la sua larghezza. I particolari, i profili del pari clic le proporzioni dell'intiero edilizio sono della massima armonia e bellezza.
   La decorazione della facciata, secondo il disegno di Brunellcsclii, non fu mai intrapresa. Nel 1510 Leone X, che voleva una facciata di marino ornala di sculture, ai disegni di Giuliano da San gallo, dei due Sansovino e di Baccio d'Agnolo, preferì quello di Michelangelo, il quale non fu però eseguito per discordie sopravvenute fra il papa e l'artista; dei marmi scavali con grande dispendio a Serravezza, a Fietrn santa e a Carrara non era arrivata sul posto che una colonna: invece sui disegni di Michelangelo furono esegnili l'inlerno della facciala, la nuova sagrestia e porzione della lìibholeca /.amenliana. Le
   livcrse successive idee di Miche- _ _ _ _ _____
   (angelo circa la facciala si possono
   vedere nei suoi disegni alla Galleria Fig. 43. — Firenze: Statua ili San Giorgio, in Or San Michele legli L'Ilizi, alla Galleria Buonarroti (da fotografìa di Broui).
   e liei modello in legno all'Accu-leuiia di Belle Arti.
   .Nel pavimento davanti l'aitar maggior si vede dirimpetto al pulpito destro, luuflUiliCiHo del pit-
   apide di Cosimo il Vecchio, mortoli I agosto tore Pietro lieti retili ti (morto nel 1844) elle di-lel i 104, col lilulodi Pater Patriae— conferito pin.se la grande cappella Medicea, disegnalo dal
   li di nostri con miglior diritto a re \ ittorio Knia-iiin le 11 — concessogli per pubblico decreto anno dopo la sua morte. Comprende uno spazio circolare lastricato di porfido rosso e verde e dì marmi che segnano il luogo ove giaciono le sue ceneri.
   Il moderno aitar maggiore è un lavoro ricco ina monotono in pietra dura. .Nella navata di mezzo dopo la settima colonna sorgono ai due lati i due
   1 liorvvaldsen, eseguito da Costoli nel 1852. Nell'ampia cappella del Sacramento, altare in marino scolpito elegantemente da Desiderio daSettignano (I kit)), e a destra graiid'urna sepolcrale di por-lido iosso in memoria della granduchessa .Maria Anna Carolina, prima moglie di Leopoldo 11, moria nel 1832. Nella cappella a sinistra del coro: monumento alla contessa llciiu Moltke. (nei Ferrari Corbelli; di Giovanili Duprè, di Siena celebri pulpiti a rilievi in bronzo(fig. 40;, ultimo (180i;. Nella cappella Ginori il monumento del