Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Firenze', Gustavo Strafforello

   

Pagina (143/411)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (143/411)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Firenze
   1-139
   il Tabernacolo va fregialo ili belli rilievi fra cui
   Sul davanti dell'aliare Ire bassorilievi: lo Sposalizio della Vergine e YAnnunziazione, con uno più piccolo della Speranza nel centro. Nell'an-
   mi parli? c soggiunse, che « nessuno poteva non credere al vangelo predicalo da un nonio di si onesto aspetto ».
   Nella facciala ovest, dove ò l'ingresso : Ain-t'litigio, dei maniscalchi, ili Nanni di Italico (?), « il primo passo ardito nei nuovi tempi » secondo il l'ode, con sotto la ferratura dei cavalli in rilievo. '.)' Santo Stefano, dei lanajoli, del l'ihibcrli, « mia delle onere più pure e insieme più sciolte della ••coltura cristiana ». U>'6'    Nel lato nord : 11° San Giorgio dig. 13), degli spadai e corazzai ; ima copia in bronzo ha opportunamente sostituito il troppo prezioso originale in marmo di Donatello (ora al .Museo Nazionale), che ivi cominciava a deperire. 12° Gruppo ili Quattro Santi incoronati, martirizzali sotto Diocleziano, di Nanni di Banco, dei fabbri, legnaiuoli e maestri di pietra. 13° San Filippo, dei conciapelli, dello stesso Nanni di Banco. I iSan Pietro (fig. 11), di Donatello, dei beccai.
   Dello antiche larghe circolari in terracotta dei Della lìobbia, con le insegne delle varie arti murale di    L'interno d'Or San Michele non ha, com'è naturale, per la sua destinazione primitiva, la solila strut- _____
   tura arcliilettonica delle chiese.
   I pilustri massicci, che lo dividono — Firenze: Statua di San Marco, in Or San Michele
   in due corridoi od ale adatte a un (da fotografia di Brogi).
   merealo, erano destinale a sostenere il granaio. Numerosi freschi del secolo XIV, di Jacopo di Casentino ed altri, furono scoperti nei lati dei pilastri sotto uno strato di bianco.
   Ma il gioiello di Or San Michele è il famoso, superbo Tabernacolo (fig. 43), per la Madonna miracolosa dipinta da Bernardo Daddi, eretto da Andrea Orgagna, fra il 1335 e il 1350. K sor-monlato da una statua di San Michele che arriva
   golo sud-ovest del tabernacolo, sul basamento del pilastro, due leste di profeti e tre virtù, Pazienza, Fortezza e Perseveranza.
   Nel lato sud bassorilievi della Natività ed Of-fertu dei Magi. Fra questi un altro bassorilievo della Carità od Amor divino, e nell'angolo sud-est bòrni//li e la Castità con altre tesle di profeti. Nel lato est Presentazione al Tempio con Si-quasi siilo alla vòlta e la cupola è tutta ornata di mone ed Amiti e Y Angelo che annunzia alla Ve l'eleganti musaici di finissimi marini su fondo gine la sua prossima morte. Nell'angolo nord-est bianco. Oltre le statuette dei dodici Apostoli in la Docilità (bella figura), la Prudenza e la So-alto presso l'arco ed una quantità di mezze figure lerzia.
   d'angeli, santi, profeti nel fregio enei basamento, Nel lato nord Nane ita della Vergine e presso