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l'arte Terza — Italia Centrale
Lungo il lato nord di Santa Croce fu di recente riaperto un perticato sotto il (piale son due sepolcri del secolo XIV- uno di Francesco da' Pani, attribuito a Nino, figliuolo di Andrea Pisano; l'altro, di più rozza fattura, i quello di Alamanni
gettate le fondamenta di una nuova Loggia. L'architetto che. diede il disegno ò sconosciuto: forse Francesco Talenti, o Belici di Cione, l'esecutore della Loggia dei Lanzi , Ne! 1340, per celebrare l'espulsione del duca d'Atene avvenuta nel 131!! il giorno di Sant'Anna, a questa santa venne decretata una cappella. Contemporaneamente. fu intrapresa sotto la stessa loggia il Tubcrnaculo, di cui diremo più innanzi, per una Madonna molto popolare. Si riconobbe iu seguilo poco conveniente che la loggia, ormai doppio santuario, restasse aperta: e come si trattava di sopraedifirarvi il nuovo granaio, la chiusura delle arcate avrebbe, for-ti fica lo l'edilizio; questa operazione fu incominciata nel 1380 da Simone Talenti, architetto dell'opera, clic praticò pure la scaletta nel corpo del pilastro nord-ovest per servizio dei piani superiori : quando nel 1509 questi furono da Cosimo I destinati all'uso di archivio notarile, fu pure costruito l'arco rampante per cui comunicano col palazzo dell'Arte della lana.
La fabbrica costò al Connine 80,000 fiorini d'oro, somma allora ingenti ssirna.
Le Corporazioni delle arti deliberarono di collocare a loro spese nei pilastri le statue dei loro santi protettori in un co' loro sterri in i rispettivi
Parecchie fra le statue di marmo e di bronzo onde va ornato l'esterno della chiesa, voglionsi annoverare fra i capolavori della scoltura fiorenti ria e sono collocate in bellissime nicchie decorate con molto gusto.
Fig. 40. — Firenze: Statua di San Giovanili Battista, Cominciando dal lato orientale
in Or San Michele (da folografìa di iìkogi). in via Calzatoli e movendo m giro
a sinistra, stanno nell'ordine se-
t/ci Cavicciuli, morto nel 1337. Si tratta di collocarvi le più importanti lapidi sepolcrali del pavimento interno per salvarle dall'ultima consumazione.
Or San Michele (fig. 37). — La chiesa d'Or San Michele, costruzione ogivale iorriforme, non era iu origine una chiesa si un granaio costruito nel 1284, in luogo di una chiesa dedicata a San Michele (in Orlo'l), sopra una Loggia ni legno pei mercanti di grano; fu distrutta da un incendio nel 1304 e nel 1330 la Signoria deliberò ornare quel centro della città con uno splendido edifizio c nel 1337 furono (comc leggiamo nel Villani)
giientc : 1° San Luca (fig. 38), di Gian Bologna, posto a spese dei giudici e notai. 2° Cristo e San Tommaso (fig. 39), di Andrea del Vcrroccliio, a spese del magistrato della .Mercanzia. 3° San Giovanni Ballista (fig. 40), del Ghibcrli, dei mercanti di panno.
Nel lato sud : 4° San Giovanni Evangelista, di Baccio da Montelupo, dei sctajoli. 5° Qui slava in addietro la Madonna, di Simone Ferrucci, ora nell'interno della chiesa, a spese dei medici e speziali. 0°Sim Giacoma, di Nanni di Banco (?), dei pellicciai e vaiai. 1 San Marco (fig. 41), di Donatello, dei linajoli, airmiiralissimo da Michelangelo, il quale gli disse: Marea, perchè non