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a spese della contessa d'Alleni) nel 1810. Č del Canova e presso ad esso furoii poste le ossa di ftyo I oscoh. trasportale, non ha gran tempo, dal cimitero di Chisvvick a Londra.
Fra i! quarto e il quinto altare, monumento di Nicolo Machiavelli (morto nel 1527) innalzato, nel 1187, da Innocenzo Spinazzi, con la nota iscrizione: Tanto nomini nullum par elogium, per sottoscrizione iniziala dal conte Cowper.
Fra il ouinto e il sesto aliare, sepolcro con medaglione di Litigi Lanzi, abate (morto nel 1810), autore della celebre Storia della Pittura, eseguito da Giuseppe Belli.
In vicinanza, lapide a Benedetto Cavalcanti, monaco di Santa Croce, con sopra il fresco di Andrea del Castagno, rappresentante San Giovanni Battista e San Francesco, unico avanzo dei dipinti clic ornavano in addietro le pareti laterali della chiesa. Attigua, ė'Annunziazione del Donatello in pietra serena, uno dei suoi primi lavori, circa il 1100. Segue il monumento elegante dell'umanista e segretario di Stalo Lionardo Bruni, soprannominalo VAretino dalla sua patria Arezzo, favorito di Cosimo de' Medici e cosi famoso che la genie, al dire di Vespasiano da Bisticci, traeva a vederlo ed uno Spagnuolo gli si buttō persino innanzi in ginocchio. Oltre lo Vile di Dante, di Petrarca c i Commentarli, scrisse la Storia di Firenze, clic gli fu posta sul petto nel suo funerale quando il suo cadavere fu incoronalo in Santa Croce, da Gianozzo Manetti. Mori vecchio nel 1414, e il monumento č di Bernardo' Gamberelli, con sopra una lunetta del Ycrrocchio con in Madonna e il Bambino del medesimo stile del monumento. 11 quale č ammirabile non solo nella figura principaledel Brunė esprimente l'idea di una grande potenza intellettuale, ma anche per gli ornali laterali, pel sarcofago e le due aquile con ali stese che lo sorreggono, il tutto conciono non solo col gusto pių squisito, ma anche col brio di un'immaginazione poetica.
Segue la sepoltura di Bossini, trasferito da Parigi nel 1880.
Pių innanzi, il sepolcro del botanico Micheli, morto nel 1737 e quindi quello del tėsico Nobili, eretto da Leopoldo li che lo protesse nel suo esilio.
Al principio della navata trasversale destra, monumento del principe Corsini Neri, morto nel 1859, a Londra, posto dal Municipio.
A destra della porta nord-ovest, la lapide in memoria di Giovanni Taruioni-Tuzzetti, uno dei
§ių celebri naturalisti del secolo scorso, autore i opere pregiatissime anche per la lingua; e a sinistra la tomba del poeta Filicaja, trasportato dalla chiesa di San Pier Maggiore.
Fra la prima e la seconda cappella, monumento a Galileo Galilei (lig. 35), del Foggiai e del Ticciati, innalzato a spese degli eredi del suo allievo prediletto Vincenzo Viviani, nel 1737, un secolo quasi dopo la morte di quel grande. 11 quale
fu seppellito in prima in un ridotto della cappella Medici dei Ss. Cosma e Damiano entro il convento, quantunque avesse espresso morendo il desiderio di esser posto accanto al suo discepolo Viviani; e nonostante gli sforzi della famiglia ėli quest'ultimo per soddisfarlo, l'odio del clero e della Corte di Corna contro la memoria di lui era cosi tenace che non si potč ottenere il permesso di traslocare leossa nella cappella se non nel 1731 quando fu assunto al trono pontificio Clemente XII, della famiglia Corsini.
A questa fanatica persecuzione non pare partecipasse il clero fiorentino; quantunque l'Inquisizione nsiodesse nel convento stesso di Sanla Croce, un frate francescano, il cui nome inerita di esser ricordato, Fra Gabriele Pierozzi, pose un busto del grande astronomo con un'iscrizione onorifica sulla sua prima sepoltura.
All'estremila della navata noi troviamo il sepolcro di Daffucllo Morghcn, celebre incisore, noto principalmente perTiucisioiiedclla Vena del Vinci, nato nel 1758 a Firenze e ivi morto nel 1833, scolpito dal l'alitaceliiotti ed cretto nel 1854 dai suoi allievi ed amici. Tornando indietro, segue quello del medico Antonio Cocchi, autore dei Discorsi e Consulti medici assai lodati, con un bel busto.
Uno dei pių bei monumenti del Biiiasciineiilo iu Toscana č quello di (Ātrio Marzuppim, segretario di papa Eugenio IV, umanista rinomato per le sue lezioni sulla letteratura classica, successore di Lionardo Bruni, come segretario di Firenze, e morto nel 1455. E un'opera incomparabile con statua giacente, gemi ed ornati perfettissimi: opera di quel Desiderio da Scltiguaiiof ili cui Giovanni Santi, padre di Palladio, lasciō scritto: // bravo Desider sė dolce e bello.
Il monumento fatto innalzare dal granduca Leopoldo 11 al suo buon ministro conte Fossom-broni (morto nel 1841) č mediocre e il busto č indegno dell'autore, lėartoliiii, comedel soggetto.
Meritano ancor menzione i monumenti del letterato Angelo Taranti, morto nel 1781, di Spinazzi; del dotto giurista Pompeo Signorini, morto nel 1812, di Stefano Ricci; dello storico Giovanni Lami; quello dell'erudito Antonio Cocchi; e quello finalmente del compositoi' musicale Cherubini, nato nel 1700 in Firenze e molto nel 1842 a Parigi, scolpito nel 1809 dal Fan-taccliiotli con ritratto in medaglione e due figure allegoriche.
Fra i monumenti recenti č notabile quello a sinistra dell'ingresso principale del cieco venerando marchese Gino Capponi, storico insigne, ultimo e degno discendente di questa illustre famiglia storica : l'opera eccellente č del Bortone. Fu pure messo a posto il modello d'un monumento a Donatello.
Cappelle della nave traversa. Incominciando dalla crociata a nord: