Firenze 1-125
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qua. sala del Capitolo e compi, nel 133 i , la sagrestia; Giovanni Ltracchetti innalzò il pittoresco campanile allo 08 metri con loggia romanizzanti e comignolo quadrilatero.
Martino V, dopo di essere slato riconosciuto papa dal Concilio di Costanza, dimorò a Santi Maria Novella dal febbraio del 1419 al settembre del 1420 quale ospite della Repubblica in un magnifico alloggio preparatogli vicino al convento; ìii questo dimorò pure Kugenio IV (1431-1139) presiedendovi le riunioni del Concilio di Firenze.
Facciata. — Venne incominciata in islile ogivale (Turino di Baldese area: lasciato per testa mento del 1348 una somma per la costruzione della porta principale); nel 1418 Giovanni di Paolo Buccellati si assunse di compierla : Leon Ballista Alberti ne diede il disegno collegamlovi con molla arte Io siile del Rinascimento all'ogivale: la fabbrica, diretta da Giovanni di Berlino, fu compiuta nel 1470.
La facciala ò rivestita di marmi bianco e rosso
e di serpentino come leggesi nel poema latino Thétttocon del domenicano Fra Giovanni da Corolla : F.vornat lahulis varw de mannoresectis — Fi frontispicium perfidi ipse novum. Un poderoso frontone incorona la facciala ; la porta maggiore, vagamente ornala, sta dentro una nicchia profonda fra svelti pilastri corinzii e con sopra mi arco a cassettoni.
Sopra è un grand'occ/iio o finestra tonda (ordinata per testamento da Tebaldino de' Ricci). V iscrizione nel fregio dice die la facciata fu eseguita per lascito di Juunnes Oricellarius Pmilì filìus 1170. Il quadrante eoi meridiano fu eseguito nel 1572 dal domenicano Ignazio Danti.
I.xtkhno. — La chiesa ha una lunghezza di meli i 99.18 e una larghezza nella croce di 01.54 e nelle tre navate di metri 28.33. È da notare una singolarità di costruzione per cui gli archi delle navate laterali vanno diminuendo di dimensione coti avvicinarsi all'altare maggiore e di tal modo cresce la lunghezza apparente della navata.
1G — l.ii filtrili, voi. Iti, parie 2».