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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Firenzi
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   Fi;.'. 13. — Firenze : Fontana dell'Annunziata, nella piazza omonima (da fotografia),
   cipollino orientale per segnare il luogo ove, giusta una pia leggenda, rifiorì un olmo secco al passaggio della cassa contenente le ceneri di S. Za-nobi che dalla chiesa di San Lorenzo trasl'erivansi in Santa Heparata.
   Piatta San Firenze. — Dietro il Bargello, fra il palazzo (ìoudi architettura del Sangallo, l'angolo di palazzo Vecchio e la chiesi, con annesso un tempio-oratorio e casa dei Filippini, ora occupato dai Tribunali.
   L compresa in questa piazza l'antica piazzetta di Sant'Apollinare, ove nel I25S fu decapitato Tesauro l'eccaria, cardinal legato e generale dell'Ordine Valloiuhrosano : Dante lo pone nell7/i-ferno fra i traditori insieme ad Ugolino :
   Se foisi domandalo allri clii v'era Tu Liai dallaUi «iucl di lìcccherij Di cui sv^.i Fiorenza la gorgiera.
   Piatte del tirano, e dei Castellani o dei (ìiu-diri. - Sulla prima la loggia pel mercato del giano fu costruita nel Itili) da Cosimo II, il cui
   busto ne orna la facciata; e da essa unn viuzza conduce all'altra piazza dei Castellani o dei Giudici, ove sorgeva il castello d'AltalVonte. rovinato dall'inondazione del L533 ; i Castellani fabbricarono il palazzo, dove nel 151 i furono installati i giudici della Huula.
   Piatta dell'Indipendenza. — Nuova e vasta piazza alberata, a cui si accede dalla stazione centrale lungo la via Nazionale, fu così chiamala perchè nel 185',) i Fiorentini vi proclamarono la loro indipendenza dal granducato.
   Piatta Sa» Lorenzo.— Cosi detta dalla chiesa di questo santo clic la fronteggia. In un angolo della piazza è la statua di Giovanni delle Banda Nere, il padre di Cosimo I, il gran guerriero di casa .Medici ; la base è conosciuta col nome di irt.se di San Lorenzo, perche dapprima era posta nella chiesa: l'architettura e i bassorilievi souo del P.andinelli, che, per invito di Cosimo I, la decorò con sobrietà architettonica lo levulissima e con due sceuc guerresche in bassorilievo. La