Firenze
•99
incendio del I.'ÌOI- e la via diede alla sua volta ti proprio nomo all' tvie della seta.
Via dello Studio. —intatti nel Ili 18 vi In aperto lo Studio fiorentino, ossia l'Università, elle non ebbe mai vita Immiti' e veni® soppresso nel 15 12.
\ia Tornatami. — ('.osi detta dalla granile famiglia, ili cui una tighiiola, Camilla Lucrezia, fu la madre ili Lorenzo il Ungnijico ; è la via la più bella e più pia di Firenze, la pili frequentata dai forestieri e dalla cittadinama nelle medi sitasse.
la testa e portala alla Cibo, la (piale la ofì'ri al marito per strenna di tapi) d'anno.
Bartolomeo fu decapitato; alla Cibo non toccò altro che lasciare Firtrar.
\ia l'iir (l'ol la) Santa Maria. lira una delle più importanti di Firenze aulica ed è ancora delle più frei,iieiitale, da piazza della Signoria al ponte Vecchio : ebbe i! nome (latta chiesta ili Saula Maria sopra porta dove si custodiva ta bellicosa campana l.a ìlarlinella : la chiesa bruciò nel memorabile
Soggiungeremo sommariamente :
Che ai granili viali di circonvallazione furono dati i nomi augusti della regnante famiglia reale: a moltissime strade aperte oltre I antica cinta, o nei nuovi quartieri dentro questa, nomi di illustri personaggi detti storia politica, intellettuale ed artistica fiorentina e nazionale. I benemeriti della politica contemporanea sono ricordati dal nome di Cavour all'antica ria Larga, una delle principali e più signorili arterie urbane, dal corno I iti or io Emanuele, dalla via Lumarmara, dalla via Ricusali.
1 nomi di molte strade hanno un significato puramente itinerario (L'omana, Faenza, dì Finto, da un'antica porta demolita), dei Servio di parecchi santi (por via delle chiese rispetthe), da antiche circostanze topografiche (del Fosso e dei l ussi), da antiche arti e mestieri (Tintori), da famiglie illustri o nobili (Cerretani, Pimsani, Martelli, Neri, Canori, Puitdolfìiti, Albizi, Pucci, Serragli, Strozzi, ecc.), da antiche magistrature (del Proconsolo). Del resto, lo spiegare minutamente l'origine e le vicende di tutta la onomastica topografica di una grande città esigerebbe un opera voluminosa a ciò esclusivamente destinata.
PIAZZE e MONUMENTI PRINCIPALI
l'tazza (lidia Ss \mtiui/.i;iln. — t'ita delle più belle e la più euritmica della città, renandolo di 7tjSH metri quadrati di superficie. A nord la celebre chiesa dell Annunziata; a est lo spedale ilei Lì citateli! od Innocenti, bell'edilizio del Rhiasci-uieiito, disegno ili Rriincllescln ; dirimpetto il porticato analogo di lutonio San Callo; e, a sud il palazzo Grifoni, edilicato dopo il l.Villda Ugolino Grifoni con architettura dell Aimuamiali, con ornali nel terrazzo, probabilmente lavoro giovanile di Gian l'okfpa.
In mezzo alla piazza e la -tatua equestre rli Wwi'mmdu l (lìg. II), modellata, nel 1001, dal suddetto Gian llskgua, ottantenne, e fusa da l'ietro Tacca coi cannoni tolti ai Tinelli a Bona dai cavalieri di Santo Stefano. Verso la chiesa vi sono anche due Lidie lontane in marino e bronzo (fi-. P>), modellato dal detto l'ietro Tacca e fu-c, nel Iti ili, ila Salviti l'andini.
Pia/./.a il kwjlifl. — Sognila rido per poco la via della Colonna, si arriva alla nuova piazza die fu onorata col nome ili >! tssiiuo d'Azeglio, abbellita con mio sqimi'覻 li presso, in via Fari ni, la nnova, ricca o bella Sinagoga.
Piana Salila Croce. — Rettangolo di 8800 mq. di superficie, vi si tennero durante la repubblica grandi riunioni popolari,politiche, religiosee pubbliche feste d'ogni sorta: il giuoco del calci», famoso nei costumi antichi di Firenze, vi si teneva ri-i;olariiie/ile.
Vi sorgono intorno i palazzi Scrristori, altri-buito a Baccio d'Agnolo; iJcll'Antclla, tutto decorato di affreschi ideati da Giulio Parigi ed rt>egniti da Giovanni da San Giovanni e scolari.
Sei 1805 vi fu collocata la Statua di Dante, del Pazzi, in occasione delle feste nazionali pel sesto centenario della sua nascila (lig. 15). Appiè del poeta veggonsi un'aquila, conforme a quel verso di lui
Che sovra gli .iliri, mm'aquila vola,
e tuia corona di quercie e una ghirlanda d'alloro in capo; ticn nella destra la Divina Commedia, e ai quatti angoli posanoipialtro leoni con isciuli, suvvi inscritti i titoli delle altre sue opere: verso la facciala della chiesa. a sinistra, la Mia A nova. a destra Ile vulgati Elogimi dall'altra parte: a sinistra He Monarchia, a destra II Convito. Sotto, gli stellimi delle città italiane.
Piazza lieniidoil. — Di là del ponte alle Grazie, sul lungarno Scrristori, con monumento al benefico principe russo .Vico/ri llemuìo/f, innalzatogli dal figlio Aualolio e scolpito dal lìartoliui, dopo la cui morte fu ultimato dal Romanelli (1871).
In alto il Ilemiiloff abbraccia il tiglio Aliatoli*» mentre la Gratitudine gli offre una ghirlanda ili fiorii A sinistra la Carità che allatta un fanciullo ammalato e a destra la Siberia, ove trovatisi le ricche miniere argentifero dei Deinidolf. Altre due belle figure donnesche dall'altro lato e i bassorilievi.