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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   lnvori    Neil istesso tempo fu demolita una porzione delle mura sulla sponda sinistra per sanare i Camalli olì di San Frediano; fu continuata la irete di canalizzazione e delle fogne ora compiuta; si studiano i mezzi di migliorare la qualità delle acque potabili e il sistema d'illuminazione: la viabilità e la fabbricazione contano anche importanti imprese private alle quali deresi la rete dei trams.
   Viene ora intrapresa la costruzione di una nuova stazione ferroviaria al Campo di Marte, resa necessaria dall'aumento del traffico.
   Di tal guisa, quantunque 11011 sia ini centro industriale, Firenze va acquistando ogni di più un carattere moderno senza perdere intieramente la sua impronta storica : le innovazioni del piano regolatore lasciano fuori i gruppi di antiche strade fra via Calzatoli e Santa Croce, fra gli Uffizi e Santa Trinità, fra via Tornalmom piazza S. Maria Novella e via del Fosso, e sulla sinistra dell'Arno tutto ciò clic sta di là del lungarno. Coloro clic vogliono formarsi un'idra della città antica, percorrendo codesti gruppi rannodati dal ponte Vecchio non abbisogneranno di grandi sforzi d immaginazione.
   L'esportazione degli oggetti dell'arte antica inai frenata dallo restrizioni delle leggi proibitive, ha, da un secolo, grandemente impoverito il patrimonio artistico dell Italia a profitto (lidie collezioni pubbliche e private dell'estero.
   La Toscana e Firenze non andarono immuni da quest'esodo : per bisogno o per cupidigia di danaro, chiese, conventi, palazzi, biblioteche hanno venduto (come a Roma, sebbene in proporzioni assai minori) quadri, marini, bronzi rari, cimelii preziosi, documenti storici, ecc., e nel novero anche qualche capolavoro.
   Ciò non di meno, Firenze, anche ammodernata ed impoverita, rimane sempre m complesso uno de' più grandi libri squadernati dell istoria e dell'arte.
   MURA. PORTE, FORTEZZE
   Le mura del terzo cerchio di Firenze, come si è detto, durarono quasi per a secoli intiere ed ininterrotte in tutta la loro estensione salvo che dove furonvi innestatele cittadelle medicee del Belvedere e della Fortezza ; ma le torri che innalzavaiisi sopra di esse furono generalmente demolite o troncate. < Codeste torri, dice il Vasari, cingevano la città come una ghirlanda ».
   Furono demolite nei primi anni del secolo XVI, durante il governo (li papa Clemente VII, per consiglio di Pietro Navarro e di altri militari, considerando che il crescente impiego tattico dell'artiglieri» le rendeva piti pericolose all'assediato che all'assediarne.
   Nel ltìGÓ poi si riconobbe che per riguardi daziari ed edilizi bisognava demolire 1 intera cinta delle mura.
   Il loro luogo è ora occupato dai nuovi ampli viali sul tipo francese dei bonlcvards sulla destra dell'Arno: e pochi brani restano ancora in piedi oltr'Arno.
   Alcune delle porti quali furono modificate al principio del secolo XVI sussistono tuttora a titolo di memorie monumentali ; sono pressoché uniformi — una torre con tetto a eappello, perforata da un arco circolare. La porta San Niccolò è la sola che conservi la sua altezza e forma originale: quasi tutte hanno all'interno nello limette affreschi di santi, alcune del XIV, altre del XV secolo e iscrizioni storiche o edilizie.