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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Toscana
   81
   calcola a 1111 dipresso di altri 7 milioni di lire. — Carmiguani, Vinci e Barberino da Mugello sono i centri principali dell'industria.
   Seta. — V 103 sommano le filande di seta in Toscana, di cui 14 nella provincia dì Lucca, 35 in quella di Firenze, 19 in quella di Uè zzo, 3 iu quella di Pisa e 1 in ciascuna delle provineie di Massa-Carrara e di Siena. Fra tutte tengono in azione 1255 bacinelle a vapore e 91-5 a fuoco diretto ed occupano 4046 operai.
   3. Lana. Sviluppata discretamente è l'industria della filatura e tessitura della lana per la quale esistono stabdimenti sparsi per tutta la Toscana. Sono importanti quelli di Stia, Pratoveccliio e Socci nell'alto Casentino i quali acquistano la lana prodotta sui luoghi, molta ne importano e fabbricano panni paragonabili a quelli di Schio e'di Biella. I Prato e dintorni son molti piccoli lanifici nei quali si fa grand'uso della cosidetta hnm meccanica, o lana derivata da vecchi stracci sottoposti a manipolazioni speciali.
   4. Salatura e insaccatura delle carni suine. — È un industria che ha una mediocre importanza nelle Provincie di \rezzo (Casentino) e di Firenze, particolarmente pei prosciutti, i lardoni e lo strutto. La produzione non basta al consumo, e alla deficienza provvede l'importazione dall'Alta Italia e particolarmente da Milano, da Bologna e da Modena.
   5. Cuoi. — Numerose e parecchie anche di qualche importanza le concerie, particolarmente a Santa Croce sull'Arno e a Livorno; delle pelli se ne importano greggio da altre provincie e anche dall'estero e molte se ne esportano lavorate.
   G. Cartiere. — Fra granili e piccole liavvene circa una cinquantina. A Pescia e a San Marcello si fabbrica carta in quantità e per l'esportazione.
   7. Alabastro gessoso e marmo. — Grande è il numero delle officine di alabastro gessoso nel Volterrano, dove lavora più di un quarto della popolazione; in Firenze, a Carrara e in altri luoghi si eseguiscono molte opere di scultura in marino.
   S. Porcellane e maioliche. La gran fabbrica del marchese Ginori-Lisci a Doccia presso Firenze è una delle più importanti, complete e perfette del mondo; le forti maioliche artistiche del Cantagalli a Firenze si sono pure procacciate una riputazione ben meritata.
   9. Lavori in metalli. La piccola coltelleria dà ottimi prodotti a Scarperia di Mugello; la ferreria in genere a Pistoja; la ferreria artistica e da mobili a Siena. Una discreta quantità di ghisa, ottenuta con minerali dell'Elba, negli alti forni governativi di Follonica, frazione di Massa Marittima, smerciasi in tutto il Regno.
   La fonderia in bronzo e la galvanoplastica hanno stabilimenti ragguardevoli a Firenze; (love pure fioriscono parecchie altre industrie di carattere artistico.
   Queste le industrie principali della Toscana: ne tratteremo partitamente nelle statistiche particolari in line alle singole provincie.
   XI. — Cenni storici sulla Toscana.
   Dell'istoria antica della Toscana fu già discorso ampiamente sotto Etmria a cui rimandiamo i lettori: aggiungiamo qui qualche cenno sui momenti capitali dell'istoria
   posteriore.
   Sotto il dominio romano l'Etfiiria aveva innestato la civiltà latina sull'etnisca, e al pari di Roma aveva un po' alla volta accettato la nuova religione cristiana.
   Preludio alla caduta dell'impero romano, nel 406 di C. un'accozzaglia di barbari, sotto il comando di Radagasio, varcò l'Apennino, invase la Toscana ed aveva già condotto a dure strette Firenze, quando, assalita da Stilicene, tutore dell imperatore Onorio, fu presa in mezzo tra Fiesole e il Mugello, sgominata e dispersa. L'impresa, diventata sempre più facile di rovesciare l'impero, riuscì invece nel 476 ad Odoacre, che diventò padrone e re d'Italia: ina questa gli fn tolta, in quattro anni di guerra
   11 — I » l'Hlriii voi III, parte 5\