Toscana
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3. T \ Gnnvr. — Ha lo suo sorgenti più rolliate m'Ha pendice occidentale del poggio delle Stinchi1, diramazione del Chianti e. si dirigo a settentrione. Sotto la Certosa presso il Galluzzo ricove YEma, la cui vallo è prima pam lidia a quella della Greve e poi gira alle falde dei colli clic da sud fanno corona a Firenze. La Greve si scarica 111 Vino alquanto ad ovest delle Cascine dopo ini corso di :>G chilometri,
L La Pesa. — Nasce da due torrenti elio rinnisconsi alla base meridionale dei monti del Chianti ; s'inoltra quindi sempre ili direzione nord-ovest passando sotto Padda, sotto San (asciano, e rasenta Monte lupo prima di scaricarsi ivi presso in Vino, dopo aver ricevuto por via vani borri e torrenti.
5. L'Elsa. — Ila le sue scaturigini più lontane nel piano occidentale della Mon-tagnuola di Siena; va prima direttamente a nord bagnando Collo e I'oggibonsi, donde piega a nord-ovest, passa presso Certaldo e Casteltiorentino o va a versarsi in Arno sotto Kmpoli dopo un corso di 52 chilometri. Le acquo doli Elsa nel loro corso superiore hanno una proprietà incrostante già notata da Dante, il quale, nel xxxu del Paradiso, fa questo paragone :
E sfi siati non fosser acqua d'Elsa
Li pensier vani inlorno alla lua mente.
E più in disteso Fazio degli Uberti nel Ditldmondo, libro llf, c. 0 descrive:
Xon è ila trapassare e slarsi mulo Io dirò ch'io vi feci un legno porre
Dell'Elsa che da Colle a Spugna corre Lungo e sottile, e pria che fosse un mese Che senza prova non farei creduto. Gross'era e pietra, quando il venni a lòrre.
fi. L'Era. — Nasce da due rami a nord del poggio di Volterra, i quali congiutignasi alla Paso occidentale di monte Voltnijo; accoglie varii torrenti a destra e sinistra, fra i liliali la Sterza e la Cascina, finché gittasi in Vi no a Pontedera dopo 1111 corso di
00 chilometri.
Altri fiumi della Toscana. — Dalla catena elio sotto il nome ili Vlpe di Catenaja e monti di Cortona e di Chiusi va a sud separando il bacino dell'Arno da quello del Tevere staccasi, nei monti di Montepulciano, verso ovest una lunga sequenza di monti, che vanno a metter capo nel mare a sud ili Livorno.
Codesta catena racchiude, col prolungamento dì quella che cinge a ovest il Tevere, un'ampia regione percorsa da altre minori catene che formano parecchi bacini fluviali.
1 quali, montuosi in alto, spianansi alquanto lontano dal mare, lunghesso il quale sten-donsi perciò tratti di pianura, molto estesi alle volte, in cui le acque si Spagliano od impaludano viziando l'aria coi loro miasmi.
Floridissimo, e popolatissimo in addietro codeste pianure, formarono la \faremma '[omnia, la quale, 1111 tempo dalie foci della Cornia ancora da quelle della Cecina, desola, salvo poche eccezioni, il litorale del Mediterraneo sino a Civitavecchia; copiosa di pascoli e di macchie, od anche di cereali, ma relativamente spopolata; che i coltivatori, venuti d'altrove a seminare ed indi a mietere, affrettatisi ad abbandonare itti terreno od un clima micidiali.
I lavori di risanamento che vi furono fatti e. vi si vanno facendo del continuo, per sò stossi grandiosi, sono, coinè abbiamo v isto nello pallidi Pontino, ben poco por l'estensione del terreno infetto. La pianura di Grosseto è la parte più ragguardevole di queste maremme delle quali tratteremo perciò più per disteso giunti clic saremo alla provincia di Grosseto.
I fiumi che solcano tutto questo paese fra l'Arno e il Tevere sono i seguenti :
I. La Cecina. — Sgorga ad SIS ni. d'altezza nelle Coniale di Gerfalco presso il poggio di Montieri, s'ingrossa con molti torrenti a destra 0 a sinistra e dopo mi corso di 7S chilometri in un bacino di '.fM chilometri quadrati, entra nel Mediterraneo al Fitto di Cecina fra Livorno e Piombino.