l(l() Parte Terza — Italia Centrale
III. — Fiumi e Laghi.
Il lumie prineinalo della Toscana ed uno dei ,»Hftrarii d'Italia è l'Amo,
Un tiumicel che nasce in Katlerona E cento fmglia di corso noi sazia.
Così fu definito, stupendamente al Suo solito, dall'Alighieri, l'Anto che sorge ila due fonti zampillanti fra massi di macigno sotto la vetta della Falterona, a 1356 metri dal livello del mare e dopo un corso totale ingrossato da molti a lì Urenti, di 248 chilometri, ai un bacino complessivo di 8114 chilometri quadrati, dopo percorso le provincie di Arezzo, Firenze e Fisa, scaricasi nel mare Mediterraneo a libeccio di Pisa.
Corso oku,'Armo. — Si può dividere in tre sezioni di estensione disuguali'. Percorre ili prima da nord-ovest a sud-est una valle alpestre nella parte superiore, ma più fertile in basso e ben coltivata il Casentino - rinchiusa fra il Prato Magno a destra e l'alpe di Catenaja a sinistra e clic si va ampliando verso sud, finché sellili desi in un piano esteso a nord di Arezzo.
In questo primi tratto 1 Vino lambì1 Stia, Pratoveccliio, l'oppi e l'ilibiena; giunto poi alcuni chilometri a nord di V rezzo, piega in prima a sud-ovest indi ad ovest girando intorno ali estremità dui monte Prato Magno, le cui falde vanno a metter capo stilla destra del fluiste, mentre sulla sinistra espandesi l'ampia vai di Chiana.
Poco appresso però anche dalla sinistra scendono all'Afflo le ramificazioni dei colli che collegano quelli del Chianti a quelli di Cotona e rinserrano la valle contro le ramificazioni occidentali del Prato Magno formando lo stretto di Rondine o delVlmbtdo ove il filimi? s'incassa fra dirupi di macigno.
Qui ha principio la sezione centrale dell'Arno, la quale assume più propriamente il nome di Valliamo superiore e va dal continente dell'Ambra sino a l'ontassievc. In questo tratto il fintili corre verso nord-ovest parallelo ma in direzione opposta al suo corso superiore ; traversa un breve piano presso Eaterina e torna quindi ad essere rinchiuso in ini canale profondo e tortuoso detto vaile dell' Inferno; sbocca quindi in una pianura che devastava con frequenti inondazioni, tanto che fu mestieri rinserrarlo fra alte arginature rettilinee che lo conducono da Montevarchi sino ad Incisa, donde ripiglia un corso pili ripido entro una valle più ristretta sino a l'onta ssievB
Qui incomincia la terza sezione, assai più estesa come quella che comprende il Voltiamo Fiorentino e il Valdavitn l'isano, con tutte le valli laterali che scendono da destra e da sinistra nell'Arno; il quale corre per tutto questo tratto in direzione generale di ovest. A 17 chilometri da Pontassieve entra in Firenze, che attraversa cavalcato da parecchi ponti e formando i Lungarni, e n'esce proseguendo ancora verso ovest con corso diretto, fiancheggiato a sinistra da poggi amenissiml, mentre sulla destra si stende la bella pianura clic va da Firenze sino alle falde dei monti di Pistoia.
Fra Signa e Montehipo la valle si restringe di bel nuovo, prima fra monte Albano e le propaggini dei monti del Chianti, in un canale angusto e lungo circa 12 chilometri detto il passo della Gonfolina, poi fra le diramazioni (lei monti di Volterra e la catena di monte Pisano. Quindi il suo corso, sebbene serbi sempre la direzione generale verso ovest, diviene assai tortuoso per il secondare che fa le varie sporgenze di codeste catene fra cui scorre incassato. In questo tratto bagna Empoli e Pontedera ed accoglie tutti (piasi i suoi tributarli di sinistra, la Fesa, l'Elsa e VEra ; ma dopo Pontedera non riceve più alcun affluente per la ragione che lungo la sua destra continuano vicinissime le alture del monte Pisano, e sulla sinistra stendesi tra il fiume e ! monti livornesi sino al mare una pianura la cui bassura vieta alle acque il defluire al fiume, così che la si voile sparsa di stagni paludosi e di maresi che scolano al mare per una rete di fossi e di canali intersecante tutto quel piano.